Il
mio filosofo preferito, Forrest Gump, diceva che la vita è come una scatola di
cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. È una frase geniale, perché il
suo senso viene stabilito da chi legge: gli ottimisti sono elettrizzati, i
pessimisti atterriti e i cosiddetti realisti ci vedono la conferma che tutto è
stabilito dal caso. C’è sempre però un margine di indefinito che in un modo o
nell’altro attira. Mi sa però che Forrest non è mai stato a Solbiate Olona e
non si è mai intrattenuto con i nostri notabili e con le loro chiacchiere
scontate e ripetute, i loro autoincensamenti, la loro indefessa volontà di
attaccare l’avversario, possibilmente sul piano personale. Faccio ammenda su
quest’ultima parte, l’ho fatto anche io un paio di volte e ho utilizzato dei
termini forti. A mia discolpa posso dire che non erano rivolti alle persone ma
alle loro decisioni, in ogni caso è una cosa che credo non farò mai più. Rende
antipatici e soprattutto annoia.
Difatti,
quando ho letto l’ultimo numero della “Voce solbiatese” la mia impressione è
stata proprio questa: “che palle!”. Un numero stampato apposta per attaccare
l’avversario politico, spesso sul piano personale, e per incensare la figura
mitologica del nostro sindaco, cui manca solo di essere elevato agli altari
quando è ancora in vita, tipo Padre Pio o Madre Teresa. Apro una piccola
parentesi: la personalizzazione della politica e la sua centralizzazione è già
passata di moda e ha lasciato dietro di sé i disastri che conosciamo, lasciate perdere
e guardate avanti.
Non
entro nel dettaglio delle critiche rivolte alla minoranza in consiglio, saranno
loro a farlo se lo ritengono opportuno. Posso dire che spesso ci siamo uniti
alle critiche o le abbiamo provocate: la nostra posizione riguardo al CAG e
alla piscina è nota, crediamo che la vicenda che ha riguardato Yacine Sall si
poteva gestire meglio e in generale siamo stati sempre contrari alla volontà
della nostra amministrazione di assecondare i privati a scapito della
collettività. Se adesso vi sentite sfuggire dalle mani il consenso della
associazioni forse un motivo ci sarà. Direte, nel migliore dei casi, che la
congiuntura internazionale, il patto di stabilità e la stretta economica
complessiva non lasciava altra scelta, mentre nel peggiore dei casi ci darete
nuovamente degli idioti oppure dei falliti, come avete recentemente fatto con
la minoranza in consiglio. Una cosa è certa, la vostra capacità dialettica è
molto povera, perché quando passi all’insulto vuol dire che hai finito gli
argomenti.
Ci
sono alcune cose però su cui volevo soffermarmi, soprattutto il tentativo,
peraltro non nuovo (ripeto, non c’è niente che possa sorprendere), di far
passare come una vostra vittoria qualcosa che evidentemente non lo è: la
piscina secondo voi doveva riaprire dopo nove giorni e non dopo nove mesi; il
CAG è stato chiuso per far posto ai privati e non per salvaguardare l’integrità
educativa dei nostri ragazzi; la difesa dell’acqua pubblica non è certo una
cosa che vi siete inventati voi, anzi. Volevo ricordare all’editorialista della
Voce, chiunque esso sia, che alla riunione a Varese per organizzare la raccolta
firme per il referendum di abrogazione della legge c’eravamo io e Antonello
Colombo di Progetto Solbiate, che più di tutti si è prodigato per far andare in
porto questo tentativo. Non c’erano altri esponenti della vita politica
solbiatese, men che meno qualcuno del gruppo amministrativo in carica. Di più,
avevamo chiesto una presa di posizione ufficiale da parte dei nostri
amministratori contro la privatizzazione dell’acqua ma ovviamente non siamo
stati ascoltati.
Vogliamo
poi parlare di partiti? C’è già qualcuno a Solbiate che considera criminale
chiunque abbia una tessera di partito, neanche fossimo affiliati alla malavita
organizzata, ci mancava anche (nemmeno questa è una novità) di essere accusati
delle malefatte vere o presunte dei nostri partiti di riferimento, come se
fossimo dei decerebrati senza volontà che possono solo obbedire. Il PD è stato
troppo timido nel difendere l’acqua pubblica, mentre altri partiti, tra cui il
PdL, erano invece sostanzialmente a favore della privatizzazione. Questo però
non ha impedito che ci fosse una mobilitazione trasversale ai partiti contro la
privatizzazione dell’acqua. Dire: “voi siete a favore della privatizzazione
perché i vostri partiti lo sono, mentre noi siamo contrari perché non abbiamo
partiti sopra la testa” è una stupidaggine, smentita clamorosamente dalla
realtà dei fatti. Senza contare che almeno un paio di assessori sono del PdL,
anche se il simbolo del partito alle ultime elezioni è andato ad altri. Ricordo
benissimo la lettera scritta ai loro referenti territoriali dalla sezione solbiatese
del PdL, di cui facevano parte i suddetti assessori, che criticava pesantemente
(e giustamente) la scelta dell’assegnazione del simbolo. Quindi neanche
l’amministrazione è “immune” dal riconoscersi in qualche partito, pertanto se
fosse vera (ma non lo è) la vostra teoria vorrebbe dire che anche un paio di
assessori sono dei decerebrati che prendono ordini da altri, ma non è così.
L’ultima
cosa, questa davvero strana, riguarda la totale assenza nella vostra filippica
di qualsiasi cosa riguardi il PGT, che evidentemente non è tra le cose di cui
vi vantate. In questo caso non posso che darvi ragione, non c’è proprio niente
di cui vantarsi.
Ma
veniamo al succo di tutta la questione, perché questo attacco al grido “siete
dei bugiardi falliti”? Per avere consenso, evidentemente. Pensate che la ragione
sia di chi grida più forte, di chi mostra più muscoli, di chi possiede le armi
della propaganda. Tra queste senza dubbio c’è l’azzeramento dell’IMU: chi se ne
frega se il comune rischia di andare in difficoltà per le mancate entrate,
l’importante è che ci rivotino. Vogliamo poi parlare delle opere di
compensazione di Pedemontana? Meglio di no.
Sono
un idiota fallito, ecco, me lo dico da solo, così vi risparmiate la fatica e
non rischiate di annoiare la gente. Il vostro prossimo cioccolatino sarà
probabilmente la riconferma in amministrazione (tempo fa avevo detto che avrebbe
vinto il Movimento 5 stelle, ma ovviamente stavo scherzando), buon per voi.
L’unica cosa che vi chiedo, se dovesse davvero capitare, è di sostituire chi
scrive gli editoriali della Voce, perché davvero non si può reggere.
Ivan