mercoledì 24 febbraio 2010

Liver Report: Consiglio Comunale del 23 febbraio 2010

La lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente, di solito, passa tranquillamente. Questa volta Antonello Colombo (Progetto Solbiate) ha contestato la mancanza, a verbale, del proprio intervento sulla composizione della Commissione paesaggio: "Essendo composta da tre membri, di cui uno presidente - aveva sostenuto Colombo - in caso di assenza del presidente, le decisioni saranno nelle mani del solo vicepresidente". Anche Vittoriana Cassarà (Per Solbiate PdL-Lega Nord) è intervenuta, rilevando che aveva espressamente chiesto che si mettesse a verbale il coinvolgimento del Capogruppo di maggioranza, Luigi Colombo, nell'intervento urbanistico in variante al PRG. Questa variante è stata appunto approvata nel passato Consiglio comunale. Per Solbiate ha votato contro.

Il secondo e terzo punto all'odg (approvazione modifica art. 53 del Regolamento edilizio comunale e adozione variante Piano attuativo “Zona F1 – p.le Sport) "passano in Consiglio solamente per una ratifica - ha spiegato l'assessore De Simone - essendo, il primo, già stato approvato dai capigruppo e il secondo di carattere procedurale, e già avviato dalla passata amministrazione".
La variante al Piano attuativo nel Piazzale dello Sport è stata richiesta dai gestori della piscina comunale, per un ampliamento che prevede la costruzione di un'area "benessere". De Simone ha sottolineato che l'amministrazione ha chiesto una particolare attenzione per quel che riguarda il risparmio energetico, e l'ampliamento dei parcheggi. Le opposizioni, compatte, hanno supportato tale decisione, augurandosi che si proceda in tempi brevi alla realizzazione dell'intervento, per riportare ad essere competitiva, rispetto alle altre in zona, la piscina di Solbiate. L'amministrazione ha anche garantito che gli "scheletri" dei campi da tennis, che saranno rimossi, verranno conservati e nel caso riutilizzati.

Quarto punto all'odg, "approvazione Regolamento comunale per l’espletamento dei referendum consultivi". Tutti d'accordo, in quanto il regolamento era già passato per le riunioni dei capigruppo durante la precedente legislatura.

Quinti punto all'odg, il più divertente del Consiglio: "approvazione Regolamento comunale per l’esercizio delle funzioni del difensore civico comunale". Il Sindaco Melis ha dichiarato che questo è un loro impegno elettorale e che quindi intendono istituire questa figura, a prescindere da ciò che avverrà in futuro. Infatti la figura del Difensore Civico andrà scomparendo, visto che la normativa vigente prevede il decadimento automatico mano a mano che si terranno le elezioni comunali, nel caso di Solbiate tra quattro anni e pochi mesi.
Giuseppe Bianchi (Per Solbiate PdL-Lega Nord) ha espresso le proprie perplessità: il Difensore civico sarà nominato dal Consiglio comunale sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Giunta, prodotta tenendo conto dei curricula che saranno ricevuti. Bianchi ha chiesto se ciò non cozza con la presentazione, durante la campagna elettorale, del "futuro Difensore Civico", nella persona di Rossi. Bianchi chiedeva, nel caso i curricula ricevuti fossero migliori di quello proprio della persona designata in campagna elettorale, come avrebbe agito l'amministrazione.
Bianchi ha espresso perplessità anche sui costi: il Difensore Civico percepirà un terzo dell'emolumento degli assessori, cioè circa 400 euro al mese. Bianchi ha chiesto un esempio pratico dell'azione di tale figura, dato che essa sembra sovrapporsi a quella del Segretario comunale (verifica della legittimità degli atti dell'amministrazione), soprattutto in un paese delle dimensioni di Solbiate.
Melis ha risposto che non ci saranno pregiudizi nel valutare i curricula e che comunque costerebbe di più, al Comune, se i cittadini andassero in giudizio. Bianchi ha chiuso sostenendo che, a Solbiate, casi del genere difficilmente si verificheranno.

Sesto punto all'odg, probabilmente il più importante: costituzione dell’Azienda speciale consortile “Medio Olona servizi alla persona”. Nella sostanza i servizi sociali comunali verranno gestiti in maniera coordinata con gli altri comuni (sette) del Medio Olona. In questa maniera si prevede un abbattimento dei costi, oltre alla possibilità di accedere a fondi regionali. L'Azienda sarà composta da un'assemblea dei sindaci (permanente) che nominerà un Presidente e un Consiglio di Amministrazione, composta da tre a sette membri che non riceveranno alcun compenso. Il CdA "sceglie" il Direttore.
Durante il dibattito l'amministrazione ha sottolineato la volontà, fatta valere nelle dovute sedi, di scegliere il Direttore attraverso concorso pubblico: questo passaggio non è presente in maniera esplicita nell'atto costitutivo poiché avrebbe richiesto un ulteriore passaggio in tutti i Consigli comunali.
Si è astenuta Cassarà, dichiarandosi contraria al termine "scelta" e lamentando il non passaggio del provvedimento attraverso la Commissione ai Servizi Sociali.
Ovviamente, aggiungiamo noi, auspichiamo che l'abbattimento dei costi non pregiudichi il servizio, ma che anzi, attraverso le risorse risparmiate, vada a migliorarlo.

Settimo ed ottavo punto, due interrogazioni presentate da Progetto Solbiate.
La prima riguardante "variante al PRG con procedura sportello unico attività produttive Bea S.r.l./Immobiliare Ronchi S.a.s.". Nella sostanza Bea S.r.l. richiede di poter ampliare il proprio stabilimento, su di un terreno di sua proprietà attualmente a destinazione agricola.
Progetto Solbiate si chiedeva se, data la fase "delicata" in cui ci troviamo, di elaborazione del Piano di Governo del Territorio, fosse stato presentato un piano aziendale a supporto dell'ampliamento, se siano state previste opere per compensare la plusvalenza e se l'amministrazione ritenesse questo provvedimento in linea con i propri impegni elettorali.
Melis ha risposto che l'azienda prevede un incremento dei dipendenti "presi per primi tra i Solbiatesi - si legge nel piano", tanto da minacciare il trasferimento dell'intero stabilimento, nel caso non fosse concesso l'ampliamento. Pur non avendo motivi speculativi - ha sottolineato Melis - "abbiamo chiesto opere compensative, e cioè il pagamento della rotonda tra via dei Ronchi e via per Fagnano, con progetto del Comune". Per quanto riguarda il consumo del territorio, ha spiegato De Simone, "guardiamo al concetto di salvaguardia del territorio come a un concetto meno restrittivo di 'così è e così deve rimanere': se l'azienda si trasferisse otterremmo un'area dismessa. Il bosco in questione è molto rado, e costituito da Robinie. Infine è molto importante, in un momento di crisi occupazionale, aiutare realtà virtuose come questa".
Alla seconda interrogazione sui "lavori di riqualificazione delle vie Matteotti e Sant’Anna" è stata data risposta assicurando che l'amministrazione ha provveduto e provvederà a verifiche e simulazioni e, nel caso a risolvere i problemi riscontrati.

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