domenica 6 novembre 2011

Roma, 5 novembre, inizia la ricostruzione dell'Italia

di Roberto Colombo

Ieri, con due compagni del nostro circolo, ho partecipato a Roma alla manifestazione nazionale del PD. Prima di raggiungere Piazza San Giovanni abbiamo visitato la Capitale toccando alcuni siti istituzionali, iniziando dal Quirinale, con un pensiero riconoscente al nostro grande Presidente Napolitano. Per raggiungere il Vittoriano abbiamo involontariamente percorso Via del Plebiscito dove, davanti ad un edificio senza insegne ne bandiere, stazionavano numerosi carabinieri in assetto di ordine pubblico e una decina di curiosi dietro una transenna. Involontariamente eravamo capitati davanti a Palazzo Grazioli, dove Berlusconi era riunito con il suo entourage, con cui stava concordando le ultime (speriamo) disperate mosse per restare al governo del nostro martoriato Paese. Ripreso il cammino verso il luogo del raduno, ci siamo trovati in un lungo corteo spontaneo, nonostante il divieto imposto da Alemanno, talmente era elevato il numero dei manifestanti. Quale differenza tra il clima sereno e fiducioso della nostra sfilata e la tristezza che emanava quel palazzo blindato! Il destino aveva voluto che contemporaneamente, a distanza di qualche centinaio di metri, si consumava la fine (speriamo!!) del peggior governo della Repubblica e sorgeva l’alba di un nuovo giorno che porterà alla rinascita del Paese. Più che mai indovinata la parola d’ordine della manifestazione: “Ricostruzione”, che è poi stato il leit-motiv dell’intervento di Bersani. Lo spirito della manifestazione è infatti stato quello della proposta, più che della protesta, che comporta l’assunzione di grandi responsabilità per governare il Paese nello stato in cui siamo ridotti. Il nostro segretario ha ribadito che il PD si propone come cardine di un governo di salvezza nazionale, chiamando a collaborare le forze moderate e progressiste, con una chiara apertura nei confronti dell’ l’UDC, ma senza escludere la partecipazione di altre forze di opposizione, quali SEL e IDV.

Considerata la grave crisi economica che coinvolge l’intera Europa, al pari di Bersani, gli interventi di Gabriel (Presidente SPD tedesca) e di Hollande (candidato PSF alle presidenziali francesi) sono stati un invito alla collaborazione e all’azione comune tra i partiti europei di area progressista ed hanno assunto un valore simbolico particolare, se consideriamo che Germania e Francia hanno ispirato gli interventi della UE, che di fatto hanno commissariato l’Italia.

Non è mancato da parte di Bersani, all’inizio del suo intervento, un messaggio di calorosa solidarietà agli alluvionati ella Liguria e della Toscana; con l’impegno del PD a contribuire tangibilmente agli interventi di emergenza, tramite anche una raccolta di fondi già avviata nell’ambito della manifestazione.

Vogliamo sperare che i nostri dirigenti nazionali, davanti all’arduo compito di guida (questo è più di un auspicio) del Paese, che ci attende, mettano da parte i personalismi e siano compatti, come lo sono stati i 100.000 democratici che gremivano ieri Piazza san Giovanni.

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