lunedì 18 novembre 2013

Convenzione del Circolo di Solbiate Olona

La convenzione del Circolo di Solbiate Olona, valida per la fase congressuale interna agli iscritti, si è svolta - come indicazione della Federazione Provinciale - congiuntamente a quelle dei Circoli di Fagnano Olona e Solbiate Olona, venerdì 15 novembre.

I risultati sono i seguenti:

  • Matteo Renzi 34 voti (58%);
  • Giuseppe Civati 14 voti (24%);
  • Gianni Cuperlo 11 voti (19%);
  • Gianni Pittella 0 voti.

venerdì 1 novembre 2013

E' iniziata la campagna elettorale

Ieri sera, 31 ottobre, si è svolto uno dei Consigli comunali più animati ai quali abbia mai assistito. Come sempre, cercherò di raccontare quel che si è capito dall'esterno e le idee che mi sono fatto. Portando qualche critica, è chiaro, e sperando di non finire in quel tritacarne che oramai è diventato il giornale "La Voce Solbiatese".

Avvenuta la votazione sul verbale della seduta precedente, la discussione sulla ricognizione delle società partecipate del comune di Solbiate è passata tutto sommato liscia. In sostanza, la Solbiate Olona Servizi, che gestisce alcuni immobili comunali e il servizio idrico, negli ultimi tre anni ha fatto registrare dei bilanci in attivo e perciò, nonostante Solbiate abbia meno di 30mila abitanti, potrà continuare ad operare. Sulle altre partecipate (Castellanza Servizi e Tutela Fiume Olona) non si è proceduti alla ricognizione, dato che il comune detiene quote marginali.

Con il terzo punto all'ordine del giorno gli animi hanno cominciato a scaldarsi. Si parlava precisamente della convenzione stipulata con il comune di Saronno per la condivisione del segretario comunale, dott. Bottari.
Torniamo indietro nel tempo: la decisione di non avvalersi più della collaborazione del dott. Guerra fu motivata dall'amministrazione Melis esclusivamente con la necessità di tagliare i costi. Dopo l'avvicendamento di diverse persone, pare che ora, con il dott. Bottari, si sia giunti a una soluzione definitiva. Dov'è il problema? Il problema è che, alla fine, pare che tale soluzione costerà più della soluzione precedente (qui trovate una lettera del dott. Guerra). Per determinare la differenza abbiamo assistito a un balletto sulle cifre e, calcolando i contributi (e aggiungendo i rimborsi per le trasferte), pare che effettivamente spenderemo di più. Capite quindi l'incongruenza con le finalità che l'amministrazione si era posta. Messo alle strette il sindaco Melis ha sostenuto la bontà della scelta dichiarando che «il risparmio è [da calcolare] anche sull'operato e sulla funzione di controllo che [il segretario comunale] esercita sui dipendenti. [Ci sono state...] situazioni particolari, come il caso dell'ex assistente sociale, quindi il risparmio è avvenuto anche per il maggiore controllo». Arrivando al punto: il dott. Guerra sarebbe responsabile di perdite economiche del comune di Solbiate. Un'arrampicata sugli specchi che contiene affermazioni quantomeno molto gravi.

Si è quindi passati alla votazione di una variazione del Bilancio preventivo per l'anno 2013. L'assessore Gadda ha cominciato il suo intervento dicendo che tale variazione mette «a serio rischio il rispetto del Patto di stabilità» - circostanza che può comportare delle sanzioni per il nostro Comune.
In sostanza grazie a un accertamento sui versamenti dell'ICI per gli anni 2009/2011, il comune incasserà 196mila euro. Questi soldi - ed è qui la variazione di bilancio - saranno utilizzati per finanziare spese come: il rimborso del trasporto scolastico (finalmente elargito sulla base dell'ISEE), il premio allo studio, i contributi alle associazioni sportive, altre spese sociali, il bando per la gestione della futura farmacia comunale, lo stesso servizio fatto dall'agenzia di accertamento (50mila euro). Tutto bellissimo, no? No. Tutte queste sono spese correnti, per farle ci vuole denaro sonante. E ce la faranno i nostri eroi a incassare i soldi derivanti dall'accertamento ICI entro il 31 dicembre? Verosimilmente, no.
Ecco perciò quel che ho capito: queste spese non saranno finanziate dal recupero dell'ICI, ma saranno finanziate intaccando l'avanzo di gestione degli anni precedenti mettendo a garanzia il recupero dell'ICI. Di fronte a questa lettura il sindaco ha confermato che «lo permette la legge» e l'assessore Gadda che «l'avanzo degli anni precedenti lo intacchiamo volentieri».
La lettura politica è: attraverso un espediente contabile si finanziano spese che negli anni precedenti sono state tagliate o annullate, con il rischio di non rispettare il patto di stabilità e incorrere in sanzioni, proprio ora, a ridosso delle elezioni. Una mossa che crea consenso e che vede quattro possibili scenari futuri:
In tutti gli scenari, il sindaco Melis praticamente non perde mai. Il ripristino dei finanziamenti alle associazioni, dei rimborsi per il trasporto alle famiglie degli studenti, dei premi allo studio, tagliati per tutti gli anni precedenti e reintrodotti ora, a sei mesi dalle elezioni, rischiando di non rispettare il patto di stabilità, non può che essere letto come la prima mossa della campagna elettorale.

Si è giunti all'apice della tensione nel momento in cui sono stati discussi i due punti che riguardavano la Protezione civile. Per capire meglio tutta la vicenda che, da questa estate, ha riguardato la ProCiv di Solbiate vi invitiamo a leggere il loro blog
Il primo punto consisteva in un'interrogazione delle minoranze, volta a chiarire i motivi della sospensione del servizio di ProCiv. Io la risposta non l'ho capita. Ho capito che, a un certo punto, il responsabile è stato sollevato dal suo incarico, ma non ne ho capiti i motivi. Non ho nemmeno capito perché, sollevato il responsabile e arrivate le dimissioni del vice, il servizio non sia stato coordinato dal sindaco stesso - il quale ha ribadito più volte di essere "responsabile" della ProCiv - ma sia stato sospeso.
Il secondo punto riguardante la ProCiv è stata l'adozione del nuovo regolamento della ProCiv. Ignoro quali siano i riferimenti normativi corretti, ma alcune cose di buon senso mi pare si possano dire. Il regolamento si configura come un "non regolamento", perché di fatto non regola niente, ma sancisce la supremazia e il totale controllo del sindaco sulla ProCiv, alla quale non viene riconosciuta alcuna identità. E' il regolamento a prevedere che con l'adozione dello stesso il gruppo ProCiv esistente sia sciolto - dando luogo, a mio modo di vedere, un cortocircuito normativo -, creando un vuoto nell'erogazione del servizio. Coloro che vorranno tornare a fare volontariato potranno presentare domanda: non esiste alcun requisito, esiste solo la parola del sindaco, che deciderà se ammettere o meno i nuovi volontari. Ma siccome anche il sindaco può sbagliare, il regolamento individua altre due strade per resettare il gruppo: con la rimozione del responsabile decade anche il gruppo intero e apportando modifiche al regolamento decade il gruppo intero. 
La ProCiv, grazie a questo regolamento, risulta del tutto "schiacciata" sulla figura del sindaco, rispetto al quale non sarà possibile dissentire, pena lo scioglimento del gruppo. 
Qualcuno della maggioranza ha capito l'enormità del fatto, e infatti ci sono stati due astenuti.
I volontari della ProCiv, dopo il voto, hanno abbandonato l'aula consigliare. Tra loro ho visto anche alcuni ragazzi. Così si mortifica un paese, e non possiamo più permettercelo.