venerdì 29 aprile 2011

Cifra tonda

Il contatore qui alla nostra destra lo stopperemo a 150 - che sembra quasi una trovata per proseguire con i festeggiamenti. Sabato mattina, alle 10.30, è convocato il Consiglio comunale, con il seguente ordine del giorno:

1. LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE;

2. RICHIESTA CONVOCAZIONE STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE DA PARTE DEI GRUPPI DI MINORANZA;

3. MOZIONE DEL GRUPPO “PER SOLBIATE”: DIFESA DELLE NOSTRE IDENTITA’;

4. INTERROGAZIONE DEL GRUPPO “PROGETTO SOLBIATE” SU TURBINE E CENTRALE ELETTRICA SUL FIUME OLONA;

5. INTERROGAZIONE DEL GRUPPO “PROGETTO SOLBIATE” SU IMPIANTI FOTOVOLTAICI;

6. APPROVAZIONE RENDICONTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 2010.

Praticamente, un Consiglio comunale voluto dalle minoranze, con un interessante terzo punto.

Nel frattempo, vi segnaliamo un articolo (cliccate qui) pubblicato su Valleolona.com, che denuncia l'inadeguatezza delle strade di Solbiate per pedoni e ciclisti.

giovedì 21 aprile 2011

66° anniversario della Liberazione

Pubblichiamo il calendario delle manifestazioni:
  • Lunedì 25 aprile, ore 10.30, cerimonia commemorativa presso il Monumento alla Resistenza in via XXV aprile.
  • Giovedì 28 aprile, ore 20.45, proiezione del film "L'uomo che verrà", presso il Centro Socio Culturale (a cura di Matteo Contin).
  • Venerdì 29 aprile:
Ore 18.00, inaugurazione della mostra "L'assurdità della Guerra Fascista in 40 tavole",presso la Chiesa del Sacro Cuore. A seguire rinfresco. (La mostra sarà inoltre aperta al pubblico sabato 30 e domenica 1° maggio, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19).

Ore 20.30, presentazione del libro "Racconti di vita e di lotta" di Angelo Chiesa eintervento musicale della Balcon Band, presso il Centro Socio Culturale.
  • Domenica 1° maggio, manifestazione istituzionale del 25 aprile:
Ore 9.15, ritrovo presso il Palazzo Comunale;
Ore 9.30, deposizione omaggio floreale al Monumento ai Caduti accompagnato dall'Inno del Piave;
Ore 9.45, trasferimento al Monumento alla Resistenza di via XXV aprile, alzabandiera con le note dell'Inno di Mameli, deposizione della Corona di alloro, testimonianza della senatrice Ivonne Trebbi;
Ore 10.45, trasferimento alla Chiesa parrocchiale per la Santa Messa a suffragio di tutti i caduti;
Ore 12.00, termine della manifestazione.

lunedì 18 aprile 2011

E adesso potateci tutti

Un paio di anni fa, appena prima delle elezioni amministrative, si parlò moltissimo della decisione presa dall’allora amministrazione di tagliare alcuni alberi davanti alla scuola elementare per costruire dei parcheggi. Ci furono assemblee pubbliche indignate, raccolta di firme, accuse di attilizzazione di Solbiate e cose del genere. Soprattutto da parte della lista che poi ha vinto le elezioni. Grazie a questo? Forse anche, visto che lo scarto è stato minimo. Intendiamoci, nessuna accusa di sfruttamento della questione per fini elettorali (in realtà è così, ma non lo possiamo dire ad alta voce perché di questi tempi le carte bollate svolazzano), e poi la causa era giusta, su questo non ci piove. E allora dove sta la notizia?

La notizia si è spostata di qualche metro, e adesso si trova all’interno del cortile dell’ex oratorio femminile, ora trasformato in parcheggio per i fedeli pigri. C’erano dentro degli alberi (alcuni molto vecchi, ho contato gli anelli di crescita come recita il Manuale delle giovani marmotte), miseramente abbattuti per fare spazio a due o tre macchine in più. Artefici della trovata gli attuali amministratori, che evidentemente si sono già dimenticati dell’indignazione di due anni fa, perché si sa, gli alberi sono tutti uguali ma alcuni sono più uguali degli altri (la citazione è colta, c’è anche una punta di autocritica storica di natura orwelliana ma lasciamo perdere).

Inutile cercare una qualche coerenza perché non c’è, verranno sollevati i soliti distinguo oppure la presente critica verrà tranquillamente ignorata, perché tanto l’interesse sulle cose pubbliche è inversamente proporzionale alla distanza dalle prossime elezioni. E non sto parlando degli amministratori ma degli amministrati. Senza contare che siamo in zona quasi extraterritoriale perché tutto ha a che fare (o ha avuto a che fare) con le autorità ecclesiastiche di varia natura gode di privilegi altrove negati. Per cui possiamo dire solo questo: fatevi due passi in più per andare a messa, così magari lasciate il posto a chi ha veramente difficoltà di movimento. Si può fare tranquillamente e può evitare ulteriori abbattimenti inusitati e inutili. La qualità della vita dipende anche da questo, dai comportamenti individuali, che determinano indicazioni operative per amministratori dalla memoria corta.

mercoledì 13 aprile 2011

Ognuno è terrone di qualcun altro*

di Ivan Vaghi

Abbiamo appena assistito alla mirabolante vittoria della Lega Ticinese appena al di là del confine svizzero, con il loro bislacco leader Bignasca che ne ha commentato l’esito ribadendo lo slogan della loro campagna elettorale: “adesso facciamo i conti con i frontalieri italiani”. Si tratta di uno degli slogan abusati anche dai leghisti nostrani, che accusano gli “altri” di venire qui a rubare il lavoro accettando condizioni che mettono in difficoltà i lavoratori autoctoni. Qualcuno oltre confine si è spinto oltre, definendo “ratti” i frontalieri italiani. L’offensiva anti italiana ha fatto volare la Lega Ticinese dal 16 al 22% (oltre il 30% a Lugano) facendola diventare il primo partito in Ticino.

Ma di chi stiamo parlando, chi sono i ratti in questione? Sono quasi tutti cittadini varesini e comaschi che vanno a lavorare, onestamente, dove c’è lavoro o dove hanno trovato qualcuno che glielo ha offerto. Moltissimi di loro sono elettori della Lega (la nostra) ma questo non basta a non farli considerare “terroni” di rango umano inferiore (ratti lo hanno detto loro, specifichiamo prima che qualcuno ci chieda di smentire). Speriamo che nessuno perda il lavoro ma speriamo anche che riescano a capire qualcosa (quelli tra di loro che votano Lega Nord).

Contemporaneamente abbiamo sentito, in altri lidi, il nostro ministro (leghista) Maroni accusare l’Europa di non essere abbastanza solidale e di non aiutare l’Italia a gestire il problema dei migranti nord africani. Mi dispiace ministro, per quanto siamo d’accordo sul fatto che l’emigrazione debba essere considerato un problema europeo e non solo italiano, lei ha avuto la sventura di nascere nel sud Europa, e per i nord europei lei sarà sempre e comunque un terrone che va a chiedere aiuto a chi è più ricco per togliere le risorse che invece spettano di diritto agli indigeni. Chi la fa l’aspetti.

Intendiamoci, il problema è molto più complesso di così e Maroni sta probabilmente facendo tutto quello che può (a proposito, avete notato l’assenza di Frattini? In teoria è lui il ministro degli esteri, ma forse è impegnato a capire chi è il proprietario di un qualche appartamento a Montecarlo invece di occuparsi delle cose serie), però fa piacere vedere la Lega in crisi di identità (mica deve essere esclusiva del PD..)


*D’accordo, forse gli eschimesi sono esenti, ma anche la loro necessità di intrattenere relazioni internazionali è trascurabile.

martedì 5 aprile 2011

Rettifica della rettifica su Promos

Abbiamo ricevuto una seconda comunicazione (la prima puntata è qui) dall'avvocato Valeria Cattoretti, rappresentante di Promos S.c.a.r.l., che ci chiede di “esprimere chiaramente ed inequivocabilmente la assoluta estraneità di Promos da qualsiasi trattativa illecita con chicchessia” e ci diffida, per il futuro.

Ci sarebbero delle “frasi incriminate”, e da noi non ritrattate. Nello specifico:

  • i locali sono rimasti chiusi fino a quando, la mattina del 16 marzo, è arrivata, provvidenziale, una richiesta di uso gratuito di locali comunali da parte di Promos […] Come ci dice il blog della lista PD per Solbiate non si tratta di gente sconosciuta, ma non è importante. Quello che è importante è la fantasmagorica rapidità con cui il Sindaco ha sottoposto alla Giunta il quesito, in modo che la sera stessa del 16 marzo venisse emanata la delibera che approvava la richiesta e concedeva in uso gratuito i locali del CAG per poter tenere questi corsi. [...] Due possibilità, o il gruppo amministrativo non ne sapeva niente, e comunque non ha avuto la possibilità di discuterne, oppure la discussione è avvenuta in precedenza, prima cioè della richiesta di utilizzo dei locali. Il che apre scenari inquietanti perché la scadenza per la presentazione delle domande a Castellanza era di pochi giorni prima (2 marzo) e quindi Promos non poteva sapere, fino all’ultimo, che avrebbe vinto la gara. Ma non vogliamo fare per forza i maligni […] (a proposito della riapertura del CAG n.d.r) quindi ci sarà un bando per l’appalto che sarà vinto, accetto scommesse, da Promos. Ognuno tragga le sue conclusioni, noi ci auguriamo solo una cosa, […] che il parametro fondamentale che verrà preso in considerazione sarà la proposta e la capacità educativa di Promos, che non vuol dire mettere le tendine alle finestre, ma elaborare un progetto su misura delle esigenze, fossero anche esigenze di conflitto […] Comunque non vi preoccupate, prima o poi di Promos riusciremo a sapere tutto….

Cosa dobbiamo ritrattare? Nell'ordine:

  1. “non si tratta di gente sconosciuta”? Non l'abbiamo scritto noi, né il blog della lista PD per Solbiate, che poi è questo blog (forse), ma il blog della lista Per Solbiate, che è cosa diversa. (Era anche linkato);
  2. “la fantasmagorica rapidità con cui il Sindaco ha sottoposto alla Giunta il quesito”? Non ce lo siamo inventati: la richiesta è arrivata il 16 marzo e il 16 marzo è stata approvata (qui). Ma la velocità è un concetto relativo: per noi era veloce, ma evidentemente non lo era.
  3. Le “due possibilità”, cioé che il gruppo amministrativo (inteso come Consiglieri di maggioranza) poteva non saperne niente o che la discussione sia avvenuta prima del 16 marzo? Ritrattiamo: di sicuro nella giornata del 16 marzo il gruppo amministrativo al completo ha valutato attentamente la proposta di Promos. Ecco perché non si aprono scenari inquietanti. Abbiamo sbagliato, abbiamo sottovalutato l'efficienza del gruppo amministrativo. Di conseguenza ritrattiamo tutto quello che abbiamo scritto sugli scenari inquietanti: nessuno scenario inquietante, il 16 marzo si è solo lavorato sodo.
  4. “Ci auguriamo che il parametro fondamentale che verrà preso in considerazione sarà la proposta e la capacità educativa di Promos, che non vuol dire mettere le tendine alle finestre, ma elaborare un progetto su misura delle esigenze, fossero anche esigenze di conflitto”? Siamo sicuri che Promos abbia tutte le capacità educative necessarie. Non siamo riusciti a trovarle perché non siamo stati bravi nella ricerca. Anzi, se Promos potesse inviarci (anche a mezzo email) un documento che dimostri la Sua pregressa esperienza nell'offrire servizi paragonabili al C.A.G. saremmo estremamente lieti di pubblicarlo.

Altre frasi “incriminate” e non ritrattate:

  • Sul sito del comune è apparsa una comunicazione che esordisce così: “Una Società accreditata dalla Regione Lombardia per i servizi formativi e al lavoro ha richiesto di poter affittare i locali al primo piano dell'immobile comunale in Piazza Gabardi per n. 6 (sei) anni per effettuare dei corsi formazione”. La società si chiama Promos e già non si capisce perché non venga nominata. […] (a proposito della conduzione in locazione e gestione del servizio CAG n.d.r.) Tradotto vuol dire che la Promos pagherà il canone di affitto con il servizio CAG (e ci guadagnerà anche qualcosina). Ci sono due cose davvero strane. La prima è che viene fornito un servizio pubblico ad una società senza che ci sia stato un appalto, come invece dovrebbe essere […] In questo caso invece, ed è la seconda cosa strana, si affida il CAG ad una società senza che venga valutato un suo specifico requisito tecnico professionale.

Cosa dobbiamo ritrattare? Nell'ordine:

  1. Che nella comunicazione sul sito del Comune non appariva il nome della società e non si capisce perché? Rettifichiamo in “La società si chiama Promos e non viene nominata”.
  2. Che non c'è stato un appalto “come dovrebbe essere”? Ecco, nell'omissis manca “o come sarebbe utile ci fosse (metto i condizionali perché tireranno fuori cavilli di ogni genere)”. O il passaggio “senza che venga valutato un suo specifico requisito tecnico professionale”? Rettifichiamo tutto: il 16 marzo 2010 sono state fatte tutte le valutazioni del caso. La procedura amministrativa seguita è corretta.
Tra l'altro, su tale questione avevamo già rettificato, pubblicando la versione del Sindaco Melis in data 12 gennaio 2011 (il post incriminato è dell'8 gennaio 2011), in cui si legge: "Non è necessaria una gara di appalto, purché vengano fornite le garanzie adeguate (accreditamento in Regione)", "Gli educatori impegnati nel CAG sono professionisti con esperienza specifica nel settore, e comunque il loro operato verrà valutato dalla nostra assistente sociale e dall’assessorato ai servizi sociali" e "Non è stata un’operazione al ribasso, la Promos è stata la cooperativa che ha fornito le migliori garanzie in base alle esigenze reciproche, non quella che ha chiesto di meno". Ci rettifichiamo da soli, deformazione da nativi della rete.

Altre frasi (contenute nel post di rettifica) “incriminate” e non ritrattate, le ultime:

  • Che la notifica dell’avvenuta assegnazione a Promos del bando di appalto sia avvenuta pochi giorni prima il 16 marzo è evidente (lo stesso avvocato indica la data del 9 marzo), e quindi, fino a pochi giorni prima del 16, Promos non poteva sapere di aver bisogno dei locali a Solbiate [...] Forse la frase incriminata è:“il che apre scenari inquietanti”. Ammettiamo che sia una frase poco felice, ma non era riferita ai rapporti tra Promos e il comune di Castellanza, ma eventualmente a quelli tra Promos e il comune di Solbiate. […] d’altronde è fuori discussione che la richiesta di Promos sia arrivata alla mattina e sia stata approvata la sera del giorno stesso.

Cosa dobbiamo ritrattare? Nell'ordine:

1. Gli “scenari inquietanti”? L'avevamo già scritto, ed era nell'omissis: “In ogni caso non è una frase che implica necessariamente trattative truffaldine, e comunque non era certo nelle nostre intenzioni farlo credere”. Il 16 marzo sono state fatte sicuramente tutte le valutazioni necessarie, lo ripetiamo ancora.

2. Ritrattiamo le date? Sette giorni, tra 9 e 16 marzo, sono sufficienti per individuare dei locali pubblici e presentare domanda per il loro utilizzo. Ritrattiamo “è fuori discussione che la richiesta di Promos sia arrivata alla mattina e sia stata approvata la sera del giorno stesso”? Va bene, spiegateci come, perché la Deliberazione della Giunta comunale (che trovate qui) dice proprio così. Detto ciò, escludiamo qualsiasi trattativa illecita.

In conclusione, esprimiamo chiaramente e inequivocabilmente la assoluta estraneità di Promos da qualsiasi trattativa illecita con chicchessia.

(Per completezza pubblichiamo anche la lettera dell'avvocato Cattoretti, qui).

A disposizione,

S.C.

Ivan Vaghi