lunedì 19 agosto 2013

Festa PD di Fagnano: dibattito con Maria Chiara Gadda

Pubblichiamo il volantino della Festa PD di Fagnano Olona, segnalando, in particolare, che giovedì 22 agosto, dalle 20.30, si terrà un incontro pubblico con l'on. Maria Chiara Gadda.

martedì 6 agosto 2013

Il consumo di suolo in Valle Olona e a Busto Arsizio

Chi mi conosce sa che da quando mi interesso alla cosa pubblica mi interesso al consumo di suolo. O meglio, mi interesso ai motivi per i quali è necessario bloccare il consumo di suolo e alle strategie attraverso le quali perseguire questo obiettivo.
Scrivo questo post perché ho trovato dei dati prodotti da Legambiente Lombardia riguardanti il consumo di suolo in tutti i comuni Lombardi, fotografati nel 1954, nel 1999 e nel 2007.
Prendo come riferimento la zona in cui vivo, che dalla maggior parte dei miei concittadini credo sia ritenuto il naturale raggio d’azione della propria vita quotidiana e di quella dei loro cari. Parlo, più precisamente, del territorio della Valle Olona (Cairate, Fagnano Olona, Gorla Maggiore e Gorla Minore, Solbiate Olona, Olgiate Olona, Marnate e Castellanza) e di Busto Arsizio.
Ho semplicemente preso i dati e li ho messi in fila. La prima fotografia è la seguente:



1954
1999
2007
BUSTO ARSIZIO
27,4%
59,3%
63,5%
CASTELLANZA
34,4%
72,5%
74,4%
GORLA MAGGIORE
7,1%
35,1%
38,3%
GORLA MINORE
8,5%
38,6%
42,0%
MARNATE
10,7%
50,8%
53,8%
OLGIATE OLONA
15,9%
67,1%
72,2%
SOLBIATE OLONA
10,6%
56,5%
63,7%
FAGNANO OLONA
13,5%
43,3%
54,3%
CAIRATE
8,7%
27,7%
29,2%
La tabella qui sopra descrive come è variata la superficie antropizzata in ciascuno dei comuni citati rispetto al totale della superficie comunale. Se nel 1954 solamente il 27,4% del territorio di Busto era antropizzato, nel 2007 la percentuale è cresciuta fino al 63,5%. I comuni più piccoli hanno visto una crescita ancora più forte, partendo da condizioni di minore antropizzazione: sono particolarmente impressionanti i casi di Olgiate e Solbiate Olona. In sintesi, e volendo semplificare, il rapporto tra aree antropizzate e aree con altra destinazione (aree agricoli, territori boscati e ambienti seminaturali, aree umide e corpi idrici – notare che la Valle Olona è attraversata dal fiume Olona) si è capovolto.
Quanto la crescita del territorio antropizzato è andata di pari passo con la crescita della popolazione? Poco, molto poco. Anzi, per niente. Ed è ovvio che lo sviluppo economico della nostra società non deve fermarsi al 1954, ma allo stesso tempo e da evitare un’antropizzazione slegata dalla realtà e dalle reali necessità economiche e sociali.
Guardiamo perciò ai trend.
La tabella qui sotto descrive la crescita percentuale della popolazione nei diversi comuni, tenendo come anno di riferimento il 1951:



1961
1971
1981
1991
2001
2011
BUSTO ARSIZIO
22,4
49,4
51,6
46,5
44,3
51,5
CASTELLANZA
19,6
47,8
56,9
53,5
43,5
40,3
GORLA MAGGIORE
18,2
27,7
52,4
71,4
80,3
89,4
GORLA MINORE
8,0
20,8
34,6
46,5
58,5
78,7
MARNATE
13,0
49,8
82,5
84,5
95,3
138,8
OLGIATE OLONA
24,9
72,4
87,0
101,8
116,4
144,7
SOLBIATE OLONA
17,3
41,8
51,8
73,0
101,9
101,4
FAGNANO OLONA
30,3
64,3
67,8
66,0
66,7
94,3
CAIRATE
26,5
51,9
55,6
50,7
57,9
69,3
Sono solamente tre (Marnate, Olgiate e Solbiate Olona) i casi in cui la popolazione, rispetto al 1951, è più che raddoppiata.
Nella tabella sottostante, la crescita del territorio antropizzato, tenendo come riferimento il 1954:



1999
2007
BUSTO ARSIZIO
116,8%
132,2%
CASTELLANZA
110,7%
116,2%
GORLA MAGGIORE
395,2%
440,7%
GORLA MINORE
351,9%
392,3%
MARNATE
374,1%
401,7%
OLGIATE OLONA
322,1%
353,9%
SOLBIATE OLONA
435,3%
503,0%
FAGNANO OLONA
219,4%
300,7%
CAIRATE
219,2%
235,7%

Come potete facilmente notare, non c’è nemmeno un comune in cui la crescita del territorio antropizzato sia inferiore al 100%. Ed esistono casi davvero eccezionali, con numeri da giramento di testa.
Facendo una media su tutti i comuni, tra il 1951 e il 2011 la popolazione è cresciuta del 64,7%. Il territorio antropizzato, tra il 1954 e il 2007, del 203%.
Concentrandoci sugli ultimi anni, tra il 2001 e il 2011 la popolazione è cresciuta del 6,5%. Il territorio antropizzato, tra il 1999 e il 2007 (quindi in un arco inferiore pari all’80% di quello utilizzato sulla popolazione) è cresciuto dell’8,6%. A spanne, più del 2% all’anno, il che ci fa ipotizzare che sui 10 anni si stata superata, verosimilmente e abbondantemente, la quota del 10 %. Quasi il doppio della crescita della popolazione.
Il consumo di suolo non si ferma. A mio modo di vedere, le proposte e le analisi più intelligenti in materia sono qui, coordinate e messe a disposizione da Giuseppe Civati.

S.

lunedì 5 agosto 2013

Urge risposta

Abbiamo appena letto l’ultimo numero della Voce Solbiatese, con la consueta e doverosa curiosità. Ma con la consueta delusione abbiamo dovuto notare il solito stile spocchioso e arrogante, che si basa sull’insulto personale e sul meccanismo dello “spin doctor”, che vuol dire alterare i fatti in modo che risultino a proprio vantaggio. Scuola di comunicazione vecchio stile, che purtroppo ha fatto la fortuna di tanti e che continuerà a farla. Per nostra fortuna si tratta perlopiù di questioni che non ci riguardano e quindi non ci entriamo. Ci limitiamo alle parti che ci hanno chiamato in causa perché a queste, effettivamente, urge risposta.
Cito testuale, in relazione alla revoca dell’incarico al coordinatore della protezione civile: sulla revoca dell’incarico … il PD locale mi ha, addirittura, descritto come una brutta copia di un Podestà, il sindaco fascista di infelice memoria. A parte il fatto che noi non abbiamo detto assolutamente nulla sulla revoca del coordinatore, proprio perché non ci sembra corretto intervenire in questioni che non conosciamo, non ci risulta nemmeno che abbiamo paragonato il sindaco a un podestà. O perlomeno non ancora. Ma forse è solo una questione di coda di paglia. Quello che abbiamo fatto è stato descrivere l’atteggiamento di un signorotto locale (come purtroppo ce ne sono tanti) che opera in modo da accentrare su di sé tutti i poteri utilizzando le istituzioni pubbliche al fine di preservarli (con la propaganda). Evidentemente il sindaco Melis si riconosce in questo schema. Già il fatto che scriva Podestà con la “p” maiuscola, così come si faceva durante il ventennio, indica un'evidente (inconscia o meno) nostalgia per quei tempi. Che si vesta sempre di nero che c’entra? Lo fanno anche le suore ma mica diciamo che sono fasciste.
Ma proseguiamo: la verità è che sono quelli che ritengono di rappresentare tutto il PD solbiatese a essersi alleati con gli eredi dei Podestà (e ridaje) fascisti di Solbiate Olona. Qui ci sarebbe da scrivere un libro ma rimaniamo sull’attualità. Il PD di Solbiate non si è alleato proprio con nessuno. Le manie di persecuzione del sindaco sono un problema suo e non si capisce perché lo debba scaricare su di noi venendoci a dire quali scelte politiche dobbiamo fare, ma a parte questo, ribadiamo, il PD di Solbiate non si è alleato con nessuno. Gli eredi dei podestà fascisti? Di podestà a Solbiate ce n’è stato uno solo, Alfredo Tobler (se il sindaco non fosse così drammaticamente disinteressato alla storia del paese che rappresenta lo saprebbe), e non mi risulta che in paese ci siano suoi eredi che fanno attività politica, perlomeno non eredi di sangue. Se si riferisce ai Bianchi cosa vuole dire, che chi ha avuto dei parenti con un passato (80 anni fa!) discutibile non è autorizzato a svolgere attività politica? Questo sì che è fascismo. Poi, come lei ben sa, i Bianchi si sono divisi in due gruppi politici differenti che non si sopportano tra di loro ed è un po’ dura fare alleanze con tutti e due contemporaneamente. Però potrebbe essere un’idea, la raccogliamo e la ringraziamo.
Ci sarebbe anche la questione del “pretendono di rappresentare tutto il PD solbiatese”. Noi rappresentiamo gli elettori del PD che si sbattono, in una situazione del partito purtroppo difficile e che ci vede impegnati in modo critico, a portare avanti le idee e i progetti che lo contraddistinguono. Lo facciamo facendo informazione, partecipando alle attività del partito a livello provinciale, regionale e nazionale, organizzando le primarie, facendo sentire la nostra voce quando è possibile, partecipando all’organizzazione delle feste e cercando di fermare a mani nude la marea di consensi che il nostro partito purtroppo sta perdendo, non certo per colpa nostra. 
D'altra parte il circolo di Solbiate Olona, come qualsiasi altro circolo del Partito Democratico, ha eletto ed eleggerà il proprio direttivo tramite libere elezioni, alle quali hanno diritto di partecipare tutti gli iscritti. A breve (speriamo), con il decadimento della segreteria nazionale e il conseguente Congresso nazionale, saranno rinnovati anche gli organi locali del Partito, e noi siamo aperti alla contaminazione positiva della società, da parte di tutti coloro che ancora credono nelle potenzialità di questo Partito.
Per cui sì, lo diciamo tranquillamente, noi rappresentiamo tutto il PD solbiatese, nel bene o nel male. Si chiama democrazia, ed è lo stesso meccanismo che le permette di parlare a nome di tutti i cittadini di Solbiate nonostante abbia preso solo il 30% dei voti complessivi. Funziona così e non ci sono sistemi migliori.

Ultima cosa, che non abbiamo capito, lei scrive in prima persona tutto il suo lungo articolo, poi si firma Il Responsabile Politico (sempre queste maiuscole…) della Lista Civica Voce Solbiatese. Ma lei è il sindaco o il responsabile politico? Ma la politica non le faceva schifo?

Ivan Vaghi