martedì 28 giugno 2011

Comunicato sugli espropri di Pedemontana

Riceviamo e pubblichiamo:

Il 7 giugno scorso la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza molto importante riguardo gli espropri di pubblica utilità, la n. 181 del 2011. Con essa si sancisce, in modo definitivo, l’illegittimità costituzionale dell’articolo 5bis, comma 3, del d.l. n. 333 del 1992. In parole povere, si stabilisce che, mentre finora i terreni non edificabili destinati ad essere espropriati per opere di pubblica utilità venivano indennizzati in base al VAM, valore agricolo medio, naturalmente ben inferiore al valore di mercato, d’ora innanzi dovranno essere pagati dall’ente espropriatore in base al valore di mercato.
Questa sentenza viene finalmente a colmare una sperequazione tra i proprietari dei terreni edificabili (da anni liquidati al prezzo di mercato) e quelli dei terreni non edificabili.

E’ quindi una buona notizia, sia per i proprietari di terreni agricoli che finora si sono visti indennizzare a prezzi stracciati (a puro titolo di esempio, per il Basso Varesotto, l’anno scorso il VAM dei boschi che subivano l’esproprio di Pedemontana si aggirava sul valore di un euro al mq.) sia indirettamente anche per l’ambiente. Tante opere pubbliche infatti sono state progettate su aree agricole, anche perchè il costo dei terreni era veramente basso.
Ora c’è da augurarsi che i cittadini interessati agli espropri, anche per una piccola porzione, facciano valere i loro diritti.
Vista la scarsa pubblicità che è stata data a questa importante sentenza, chiederemo anche ai Comuni e alle Associazioni di categoria di fare da cassa di risonanza, nell’ottica di tutelare gli interessi dei propri concittadini o associati.


Siamo a disposizione di chi volesse contattarci per ulteriori informazioni.


Diamo i nostri indirizzi: Angelo cell. 346- 9654365 / Vito cell. 339- 2917298
e-mail: Angelo_Bruschi @alice.it / asprella.vito @virgilio.it

lunedì 27 giugno 2011

La memoria lunga del blog

Se date un'occhiata all'immagine qui sotto, scommetto che capirete già dove voglio andare a parare.


Era la primavera 2008, e la precedente amministrazione voleva abbattere gli alberi circondati in verde, per costruire dei parcheggi. Gli alberi sono stati abbattuti, i parcheggi costruiti e altri alberi ripiantati più all'interno. Era sempre la primavera 2008, e l'attuale amministrazione - La Voce Solbiatese - si scagliava contro quest'operazione. Apparivano striscioni sulla cancellata delle Scuole Elementari. Venivano organizzate assemblee pubbliche.

Arrivò, poi, la primavera 2011, con La Voce Solbiatese alla guida di Solbiate da due anni. I parcheggi non erano abbastanza (!) e allora si tagliavano altri alberi (quelli in rosso, su quello viola ho qualche dubbio) e si colava cemento su una piccola area verde (quella in blu).

S.C.

martedì 21 giugno 2011

Live Report: Consiglio comunale del 18 giugno 2011

Il Consiglio Comunale di sabato 18 giugno è cominciato con l'intervento di Antonello Colombo, il quale ha lamentato la mancanza, nel verbale del Consiglio precedente, di riferimenti precisi ai documenti distribuiti.


Il secondo punto all'ordine del giorno riguardava l'introduzione dell'addizionale IRPEF. L'assessore al Bilancio, Walter Gadda, ha ammesso di essersi trovato “di fronte al dilemma tra togliere servizi o introdurre una nuova tassa. Non è stata una scelta facile neppure all'interno del nostro gruppo, ma piuttosto che tagliare servizi alle fasce più deboli abbiamo introdotto addizionale del 2 per mille, con soglia di ingresso a 12mila euro.

Antonello Colombo ha ribattuto che “se si guardano i bilanci, nella storia, bisogna ricordare che non c'era la possibilità di girare il 75% degli oneri di urbanizzazione in parte corrente. Non posso accettare le buone intenzioni: viviamo un momento fortissimo di crisi economica. Dovrebbero essere gli amministratori per primi a dare una mano, invece che portarsi a casa l'indennità intera. Sono due anni di piccoli balzelli, fino ad arrivare all'introduzione dell'addizionale”.

A questo punto, il Sindaco Luigi Melis ha dichiarato che si tratta di “una necessità: fare del populismo va bene, ma stiamo iniziando la campagna elettorale con tre anni d'anticipo. Il nostro interesse non è vincere le prossime elezioni, ma prendere decisioni per il futuro di Solbiate. Per quanto riguarda le indennità, è una situazione abbastanza furbesca: come mai non l'avete presa voi, questa iniziativa, nel momento delle vacche grasse? Comunque abbiamo già stanziato un fondo, anche se nessuno lo sa. Nella passata amministrazione, qualche assessore ha modificato il proprio status da dipendente a libero professionista, per passare dal 50% al 100% dell'indennità”.

Antonello Colombo ha quindi concluso il suo intervento precisando che “nel periodo delle vacche grasse, ci stavano anche le indennità, e nel periodo della mia amministrazione erano il 50% per tutti. Non è con l'aumento delle tasse che si crea benessere”.

Simona Cassarà (PdL – Lega Nord) ne ha fatto un discorso politico, ricordando che “l'addizionale non è stata assolutamente introdotta dalla Lega. Siete voi a non essere in grado di amministrare senza aumentare le tasse. La Lega non avrebbe mai introdotto l'addizionale”.

Gadda – tra le righe – ha fatto notare che “comunque la nostra lista è piena di gente della Lega”.

Giuseppe Bianchi (PdL – Lega Nord) è intervenuto per ultimo ribadendo “che c'erano nel bilancio dei margini di manovra per compensare l'impatto dell'addizionale. Questa mi sembra una scelta troppo semplicistica, e forse se fossero state fatte quelle riunioni con i gruppi di minoranza, come annunciato dall'assessore, si sarebbe arrivati a una soluzione migliore”.


Per quanto riguarda il terzo punto all'ordine del giorno - Approvazione elenco dei beni immobili suscettibili di dismissione e valorizzazione contestuale – è stato ancora una volta l'assessore Gadda ha così illustrato la questione: “si tratta di tre appartamenti in via Varese, i cui inquilini hanno chiesto di acquistarli. Probabilmente solo uno sarà effettivamente venduto. Siccome necessitano anche di alcuni interventi, abbiamo deciso di accogliere la richiesta”. Le minoranze, in questo caso, si sono astenute.


In conclusione è stato approvato il Bilancio di previsione 2011. Sempre l'assessore Gadda ha illustrato il Bilancio di previsione 2011, partendo proprio dall'addizionale, di cui “abbiamo già parlato: condivido che molte famiglie sono in difficoltà, ma tagliare i servizi le avrebbe colpite ancora di più. L'addizionale ci permette inoltre di effettuare alcuni investimenti. Gli investimenti previsti per quest'anno sono di oltre un milione e mezzo, di cui una parte legati a bandi regionali per il completamento della via Calvi e la sistemazione della rete idrica. Entro l'anno verranno fatti il parcheggio di fianco alla Chiesa, quello del Circolo, verranno effettuate le manutenzioni di illuminazione pubblica, del Centro Socio-culturale e delle scuole, la sistemazione di alcuni marciapiedi e la costruzione di alcuni loculi cimiteriali. Abbiamo inoltre cambiato fornitore di elettricità, e la stessa cosa stiamo facendo per il gas. Abbiamo programmato interventi importanti alla Scuola materna, alla Scuola Pascoli e alla Scuola media. Si tratta di riparazioni, verniciature, sistemazione di alcuni spazi. Sono previste opere anche per la Biblioteca. Abbiamo ritoccato al ribasso il contributo alle associazioni, ma ribadisco che le associazioni hanno una forte finalità sociale, e perciò privilegeremo le associazioni che sono impegnate in questo senso: abbiamo chiesto sacrifici alle associazioni con minor numero di iscritti, con minore impatto sociale”.

Il Sindaco Melis ha aggiunto che “oltre alle opere elencate ci sono altri due punti: sarà modificata la viabilità di via Varese e in via Ortigara (dove è prevista la realizzazione di un dosso), e infine abbiamo concluso l'accordo con uno sponsor che andrà a risistemare il tetto dell'ex Oratorio femminile, nel periodo estivo, a costo zero per i cittadini solbiatesi. Ammetto di aver fatto degli errori, dei grossi errori: non abbiamo pubblicizzato quello che finora abbiamo fatto. Per tutelare le attività che danno occupazione, e quindi le famiglie, abbiamo previsto la possibilità, nei limiti dettati dalla legge, l'apertura domenicale per alcune attività commerciali. Non solo, Solbiate si è anche proposto come capofila per la creazione di un nuovo distretto commerciale, che permetterà di definire le aperture aggiuntive in maniera coordinata con gli altri sindaci”.

Antonello Colombo ha sottolineato di essere “contento del fatto che ci sia una azienda che sistema il tetto del femminile, ma non chiamiamolo sponsor, perché quell'azienda ha ricevuto in cambio la valorizzazione di un terreno, che è stato rivalutato da 10 a 250 euro al metroquadrato. Va bene il distretto del commercio, ma non sono comunque previste nuove assunzioni”.

Anche Giuseppe Bianchi ha espresso il completo dissenso, suo e del suo gruppo consigliare, perché “pur rendendosi conto delle difficoltà, il bilancio è lontano dalle esigenze dei cittadini: si fanno tagli nel settore sociale e scolastico mentre si aumentano le risorse per il settore sportivo. Stesso discorso per le manifestazioni, che interessano solo una piccola quota della cittadinanza. Per non parlare, infine, dei rimborsi degli amministratori, che non vengono toccati”.

Lo stesso punto all'ordine del giorno prevedeva anche l'approvazione del “Bilanco pluriennale e Relazione previsionale programmatica 2011/2013”, ma non mi sembra se ne sia parlato, o mi è sfuggito. Anche del “Programma triennale delle opere pubbliche” non ho capito se si è discusso. Forse qua e là.

mercoledì 15 giugno 2011

Kant, MusOlona e la generazione tvb

Un paio di secoli fa una rivista tedesca indisse un concorso per trovare la migliore definizione di Illuminismo. Decise di partecipare anche il celeberrimo filosofo Immanuel Kant tra lo sconforto degli altri aspiranti al premio, che si videro irrimediabilmente chiusi dal pronostico. Avevano ragione perché Kant vinse con una definizione passata alla storia: Sàpere aude, una frase in latino che significa “abbi il coraggio di conoscere”. Secondo Kant l’essere illuminati implica un atto di responsabilità verso se stessi perché la conoscenza, vera condizione necessaria per lo sviluppo umano, implica l’utilizzo dell’intelletto e soprattutto la volontà e il coraggio di farvi ricorso.
A due secoli di distanza in un piccolo paesino della Valle Olona è stato indetto un concorso letterario che aveva, tra le altre cose, l’ambizione di coinvolgere i ragazzi più giovani nell’esercizio della scrittura. Iniziativa lodevole, purtroppo placidamente ignorata dai giovani oloniani, che hanno disertato l’iniziativa nonostante il premio in denaro. Forse è stato il nome, molto più adatto a una mucca che non a un concorso letterario, o forse la comunicazione non è stata efficace. Il motivo più probabile però è che ormai i ragazzi non hanno più interesse per la narrativa (figuriamoci per la poesia), non leggono e tantomeno scrivono, o meglio, non scrivono quello che viene richiesto da un concorso letterario “classico”. Un riscontro drammatico mi viene dalla correzione dei compiti di esame e delle tesi di laurea di ragazzi ben più grandi di quelli a cui era rivolto il concorso: il vocabolario è limitato, la grammatica un optional, la punteggiatura un fastidio. Si tratta di ragazzi che comunicano per sms o per mail, sistemi che non richiedono la formalità della scrittura e che vengono scambiati tra soggetti che condividono lo stesso registro di conoscenza comunicativa. In più sono rapidi, e la rapidità è oggi la componente più ambita nella comunicazione. Il risultato è una semplificazione estrema della grammatica, l’eliminazione completa della punteggiatura e l’accorciamento delle parole, fino ad arrivare alle sole sigle. Come facciamo a chiedere alla generazione degli sms di scrivere un racconto o addirittura una poesia? Anche se i ragazzi conoscessero gli schemi narrativi o le regole della metrica non avrebbero nessun interesse ad utilizzarli.
Prima di intristirci però dobbiamo chiederci se siamo nella situazione di rifiuto di Kant, cioè del coraggio della conoscenza, oppure se il problema è solo di linguaggio. Forse un po’ tutte e due le cose, perché i ragazzi (e non solo loro) non leggono più e non sembrano curiosi del mondo, però usano anche linguaggi diversi da quelli cui siamo abituati e ricercano modalità di espressione alternative. Forse un concorso su testi musicali o arti figurative o teatrali o espressive di varia natura avrebbe più successo. Forse oggi il coraggio della conoscenza vuol dire andare verso la conoscenza e le sue evoluzioni e non aspettare che sia lei ad adattarsi a linguaggi senza molto futuro.
Alla fine quindi i 2000 euro complessivi di premi in denaro (una vera enormità, considerando che i premi di concorsi ben più prestigiosi consistono in una targa e una pacca sulla spalla) sono andati ad autori di età media alquanto avanzata (e di identità abbastanza annunciata), se la confrontiamo con quella del vero obiettivo del concorso. Il risultato è stato che la premiazione aveva la stessa atmosfera del libro di Roth “La cripta dei cappuccini”, ovvero la celebrazione di un mondo che sta per finire. Non me ne vogliano gli organizzatori e tutti quelli che ci hanno lavorato, a cui deve andare gratitudine, ma forse è arrivato il momento di vedere le cose in modo diverso. Al limite ci scambiamo delle idee per sms.
Ultima cosa, i premi in denaro erano davvero molto consistenti. Ok, gli sponsor, costo zero per la comunità eccetera, ma in un periodo in cui si piange miseria e si sta per introdurre l’addizionale Irpef forse quei soldi potrebbero servire per altre cose. Lancio un’idea: nei prossimi anni verranno ridotti (o eliminati) i contributi comunali per le società sportive, con il risultato che alcune potrebbero chiudere. Perché l’amministrazione non convince i suoi sponsor a sostenere anche le attività sportive di Solbiate, che comunque svolgono un ruolo sociale? Ma di questo magari ne parleremo più avanti.

Ivan Vaghi

venerdì 3 giugno 2011

Viadotto e tunnel di Pedemontana, il comune ritira il ricorso

Un viadotto rumoroso che attraverserà la valle Olona da parte a parte, un tunnel a doppia canna che scorrerà sotto le abitazioni a pochi metri dalle fondamenta e lavori che stanno per iniziare e che già hanno attirato le lamentele degli abitanti. Pedemontana comincia a confrontarsi con i cittadini di Solbiate Olona residenti nelle vie Valle, Risorgimento e Indipendenza; si tratta delle abitazioni che si trovano proprio a ridosso del costone di terra e roccia dove sbucherà il tunnel dell'autostrada per poi immettersi sul viadotto sopra l'Olona per poi rientrare in galleria dalla parte opposta a Gorla Maggiore.

I cittadini Angelo Bruschi, Danilo Castelli, Carlo Carampini e Aldo Saporiti sono infuriati dopo aver appreso la notizia che il Comune di Solbiate ha deciso di ritirare il ricorso nei confronti della società costruttrice per la copertura del viadotto: «Vorremmo capire perchè l'amministrazione ha preso questa decisione - chiedono i 4 cittadini solbiatesi - non siamo degli esperti ma è assurdo pensare che per 10 metri di allungamento del tunnel verso la valle si possa pensare di aver risolto il problema del rumore che 30 mila veicoli al giorno creeranno a tutta la zona». Mentre annunciano che il loro ricorso andrà avanti (così come quello del comune di Gorla Maggiore) il sindaco Luigi Melis invita alla calma e specifica: «L'allungamento del tunnel di 10 metri è un miglioramento del progetto - spiega il primo cittadino - non sono un tecnico e non posso assicurare che il problema sia risolto ma una cosa è certa: ritirare il ricorso era l'unica scelta da fare per non creare altri costi aggiuntivi che ricadrebbero sulle spalle dei cittadini. Non voglamo fare le battaglie contro i mulini a vento ma vogliamo rimanere al fianco dei solbiatesi che sono coinvolti per evitare i problemi». Melis aggiunge: «Nel caso in cui le barriere foniche non saranno sufficienti e i rumori supereranno la soglia consentita saremo al fianco dei solbiatesi per sostituire i pannelli fonoassorbenti con un altro sistema»

Il sindaco risponde indirettamente anche alla seconda domanda posta dai quattro: «Perchè non è stato organizzato più nessun incontro pubblico con i cittadini?». La risposta è perentoria: «Stiamo inviando proprio in queste ore gli inviti personali alle famiglie direttamente coinvolte per venerdì 17 giugno alle 10 quando potranno parlare direttamente con i tecnici di Pedemontana qui in comune. L'incontro sarà riservato solo ai cittadini coinvolti». Sarà dunque quella sede nella quale si potranno fare tutte le rimostranze del caso visto che nessuna delle osservazioni presentate ha avuto risposta: «Purtroppo questa è un'opera di rilevanza nazionale quindi Pedemontana ha la possibilità di non rispondere direttamente ai cittadini ma di accoglierle nel progetto definitivo». Così ha fatto Pedemontana che però non ha risposto sulle osservazioni che non sono state accolte e così i cittadini non sanno cosa li aspetta.

Intanto i lavori per la cantierizzazione del viadotto sono già iniziati e qualche giorno fa i primi colpi di benna hanno allarmato i cittadini che si sono subito lamentati della scarsa informazione in mertito agli svluppi del cantiere. Pedemontana ha fatto installare in una delle abitazioni più vicine al cantiere un rilevatore di intensità dei rumori per poter prendere misure adeguate nel caso in cui venissero nuovamente superati i valori massimi.