mercoledì 20 luglio 2011

Consiglio comunale del 19 luglio - Live report

Il Consiglio comunale del 19 luglio è cominciato con alcune comunicazioni del sindaco. Solbiate, da ieri, ospita 5 profughi (uomini, tra i 22 e i 46 anni) del Bangladesh, che si fermeranno per un periodo compreso tra i 3 e i 6 mesi. Il Sindaco poi ha reso noto il nome di chi sostituirà il dimissionario Livio Frigoli nel Consiglio d'amministrazione di Solbiate Olona Servizi: sarà Caprioli Simone, un giovane ingegnere solbiatese. Su questa nomina, successivamente, si è pronunciato Antonello Colombo, lamentando il fatto che l'amministrazione abbia chiesto alle minoranze di presentare dei candidati, che esse l'abbiano fatto portando dei curricula di indiscusso valore, ma che alla fine la scelta sia stata, di fatto, della maggioranza: “a questo punto il consiglio di SOS rappresenta interamente la maggioranza, prendiamo atto di questa ulteriore scelta di accentramento e poca trasparenza”.

Infine, il sindaco Melis ha dichiarato che il problema alla viabilità causato dai camion di Pedemontana (ne passavano 400 a notte, per le strade di Solbiate) è stato risolto: il traffico pesante sarà dirottato all'interno del loro cantiere.


Dopo l'approvazione del verbale della seduta precedente, si è passati alla ratifica di una Delibera di variazione del Bilancio di previsione 2011 e del Piano delle opere 2011-2013. L'assessore Gadda ha spiegato che la variazione è dovuta all'inserimento di 147mila euro arrivati da Pedemontana, della quale si è approfittato per portare altre piccole modifiche (fondi per la costituzione del distretto del Commercio, integrata la voce delle assicurazioni a causa di richieste successive ai danni provocati dal maltempo e il fatto che uno degli assessori dal primo gennaio è andato in pensione e non perciò non riceverà più il 50% dell'indennità ma il 100%). Antonello Colombo ha prontamente rimarcato che i 7.360 euro che andranno in più all'assessore vengono tolti esattamente dai fondi destinati al sociale. “Questi soldi potevano servire a qualcos'altro, e invece sono andati a finire ancora nelle indennità”.


Successivamente si è passati all'approvazione del Piano cimiteriale che, come ha spiegato l'assessore, in fase di adozione del Piano di Governo del Territorio è necessario indicare dove nel futuro si amplierà il cimitero e le nuove aree di rispetto. L'ampliamento sarà a sud, una scelta che è stata, in pratica, obbligata. L'ampliamento è stato stimato in base al fabbisogno (popolazione, richieste, mortalità); mancava, inoltre, il giardino dei ricordi, spazio adibito alla dispersione delle ceneri e sarà necessario un adeguamento dei percorsi a favore dei diversamente abili.

Dalla seguente discussione è emerso che l'area vicina al cimitero destinata alle esercitazioni della Protezione Civile continuerà ad essere utilizzabile ma non potrà essere ampliata. La proposta di Progetto Solbiate è stata perciò di spostare il nuovo parcheggio previsto dal piano in questa zona, di modo che lo spazio occupato dal nuovo parcheggio possa essere destinato a successivi ampliamenti del cimitero. Il parcheggio in quella posizione, tra l'altro, rovina la pianta del cimitero ed è comunque molto scomodo per raggiungere l'ingresso. Giuseppe Bianchi, proseguendo su questa linea, ha proposto di pensare all'apertura di una nuova entrata, in corrispondenza di questo parcheggio. L'assessore ha accettato le osservazioni e ha invitato i consiglieri a presentarle per iscritto.


Il quarto punto all'ordine del giorno ha portato all'approvazione del Regolamento per la disciplina dei luoghi di pubblico spettacolo. L'assessore Caprioli ha spiegato che si tratta di un adeguamento previsto dalla Legge e che si è giunti a farlo solo ora a causa di ritardi burocratici. Nella sostanza verrà istituita una commissione, composta dal Sindaco e da responsabili del settore, che farà sopralluoghi nelle strutture pubbliche di Solbiate, nel caso possano ospitare più di 200 persone e nell'occasione vi sia fine di lucro, per verificare che queste non abbiano subito modifiche nelle loro strutture: accertato ciò, la commissione rilascerà una sorta di nulla osta. Antonello Colombo si è detto favorevole all'adozione del testo proposto, purché a breve vengano apportate delle modifiche, perché allo stato attuale l'Oratorio, ad esempio, dovrebbe chiedere il permesso (al quale vanno allegati diversi documenti) per qualsiasi manifestazione si tenga nel suo salone.


L'ultimo punto consisteva nell'avvio del procedimento di riscatto dell'illuminazione pubblica. Il Sindaco Melis ha sostenuto che attraverso il riscatto si potrà mandare a gara e quindi aprirsi delle possibilità per risparmiare. Al momento esiste un contenzioso riguardo al valore di ciascun punto luce: il tecnico incaricato dal Comune li ha valutati mediamente 35/37 euro l'uno, mentre ENEL 300 euro l'uno, una cifra, la seconda, che Melis ha sostenuto “non fosse documentata, ed è questo che ci dà forza”.

Le opposizioni si sono dette scettiche sul fatto che ENEL accetti 76.000 euro in cambio di tutto l'impianto di illuminazione pubblica come sulla possibilità di risparmiare qualcosa dalla messa a gara.


A Consiglio concluso Matteo Corti ha chiesto la parola per avere delle delucidazioni sui tempi per avere via IV Novembree via dei Ronchi libera dal passaggio dei camion “dato che altri comuni, come Fagnano, sono riusciti a evitare il transito sin dall'inizio degli scavi”. Melis ha dichiarato che già da oggi (20 luglio) dovrebbe essere ultimato l'ultimo tratto di strada interna al cantiere, e perciò non ci saranno più passaggi sulle vie di Solbiate.

martedì 19 luglio 2011

Universitari solbiatesi

Sapete qual è la novità? Che da quest’anno non ci sarà più il rimborso comunale per il trasporto pubblico. Il nuovo bando lo trovate qui, e recita:

Nel frattempo, i prezzi dei biglietti ferroviari continuano ad aumentare in maniera esponenziale.

E, sempre nel frattempo, l’editoriale del nuovo direttore de La Voce Solbiatese, ehm, cioé di Echi della Valle Olona ribadisce di essere al lavoroper far diventare Solbiate un Centro di Studi Patri (di cui avevamo già parlato, n.d.a.), con tutte le ricadute positive che si auspica possa avere sulla comunità e le attività locali. Noi ci accontentavamo dei rimborsi ferroviari e delle Università milanesi e varesine, ma così fa molto più fico, bisogna ammetterlo.

S.C.

mercoledì 13 luglio 2011

Caro don Emilio, in culo alla balena

Lo so anch’io che la circostanza richiederebbe una maggiore formalità e che un innocuo “in bocca al lupo” sarebbe più adatto, ma qualcosa mi dice che un’espressione meno ossequiante ma più incisiva potrebbe esserti più gradita.

Sorvolerò sull’elenco delle cose che hai fatto e dei tanti motivi per cui la comunità solbiatese ti sarà grata (ne leggerai a chili nelle prossime settimane), ti voglio invece dire di quelle volte che non ti sopporto. Come ad esempio l’invidia che provo quando vai al pulpito per l’omelia e magari non hai ancora idea di quello che dirai (ti capita ogni tanto, non negare): ti bastano pochi secondi e riesci sempre a tirare fuori qualcosa di sensato, di logico, di coerente, a volte di impegnativo, che richiede riflessione. Inventandolo lì per lì grazie a quel carattere che non prevede di farsi condizionare dalle difficoltà, quali che siano, e a quella tua cultura rocciosa, che come mi hai insegnato tu è quella cosa che rimane quando hai dimenticato tutto il resto. Ti invidio anche, e un po’ mi fai arrabbiare, quando riesci a galleggiare sulle piccolezze del mondo perché sei così angelicamente convinto che c’è qualcosa di molto più importante nella vita. Forse è merito della vocazione, di quello stato d’animo ulteriore (nel senso che va oltre) e selettivo, ma mi piace pensare che hai lavorato su di te per essere concentrato sui tuoi obiettivi e che hai capito cosa è giusto e cosa è inutile. O per dirla con un linguaggio a te più familiare, hai capito come separare il grano dalla pula con i tuoi sforzi e la tua applicazione e non solo per dono celeste. Noi invece siamo qui che perdiamo tempo e crediamo di vivere chissà quali vite, o peggio ancora, sogniamo vite ancora più inutili. Mi fai anche arrabbiare per quella tua capacità di convincere e coinvolgere, spesso indipendentemente da quello che dici. Lo chiamano carisma ed è un po’ come il coraggio di don Abbondio, che se non ce l’hai non te lo puoi far venire. Certo qualcuno se la sarà pure presa perché le persone come te a volte cercano di accentrare, non certo per mania di protagonismo ma perché così si fa prima.

Non sono però sicuro che il risultato ottenuto sia stato un bene per tutti, perché hai concentrato ancora di più sulla parrocchia e sull’oratorio l’attenzione e la voglia di partecipazione dei solbiatesi. Per gli altri rimane un po’ poco e per me che sono e rimarrò convinto della necessità di una vita pubblica laica partecipata, che si aggiunge e non si sostituisce a quella religiosa, hai rappresentato una sconfitta “ideologica”.

Non ti ho frequentato granché in verità, e sicuramente mi sono perso gran parte dei momenti più importanti della tua permanenza a Solbiate. Quelli ad esempio più difficili e in cui sei stato più in difficoltà, che probabilmente ci sono stati e che sono poi i momenti in cui si riesce a conoscere meglio le persone. Ne ho però vissuti alcuni che mi sono sembrati significativi. Ti ho visto celebrare la messa nella grotta di Nazareth e sul tavolo di una piccola stanza nel cuore dell’Africa, con lo stesso animo e partecipazione di chi è convinto veramente che Dio è in ogni luogo e in ogni momento. Ti ho visto emozionato, come un bambino a Natale, quando la messa l’hai celebrata sulla pietra del Santo Sepolcro a Gerusalemme, perché forse era un tuo sogno di quando eri veramente bambino e in quel momento lo stavi realizzando. Ho seguito poi varie volte quel tuo passo svelto, tipico di chi sa che la vita è preziosa e non ha voglia di perdere tempo lungo la strada, e ho capito che quella era la dimostrazione della distanza che c’è tra chi ha uno scopo nella vita, ed è ferocemente focalizzato su quello, e chi invece ama le passeggiate.

Oggigiorno nel mondo anglosassone va di moda la parola “inspiring”, riferita a una persona che non è solo di ispirazione morale, ma che è vero e proprio esempio di vita e comportamento. Spero quindi, al di là delle opere che sono destinate alla polvere come tutte le esperienze umane, che sarà questa l’eredità che lascerai a qualche solbiatese che ci avrà capito qualcosa: che i fronzoli sono aria fritta e i grandi discorsi spesso una perdita di tempo, ma che bisogna stare attenti a non cadere nel qualunquismo e nella superficialità, perché invece bisogna andare al cuore delle cose, al midollo della vita, come diceva Walt Whitman, senza perdersi per strada.

Per cui buona fortuna don, che tu possa essere di ispirazione per tanti altri.

Ivan

martedì 5 luglio 2011

Addizionale IRPEF, facciamo due conti

Come avrete saputo i solbiatesi si troveranno a dover versare al comune una quota addizionale di tasse che corrispondente al 2 per mille del reddito IRPEF dichiarato. L’addizionale non verrà imposta a coloro che hanno dichiarato un reddito imponibile inferiore a 12.000 Euro l’anno.

Innanzi tutto una precisazione, giusto per non perdere l’abitudine di criticare il governo in carica: quando vi dicono che non metteranno le mani nelle vostre tasche intendono dire che non lo faranno direttamente, ma lo faranno fare alle strutture amministrative intermedie, come i comuni, oppure vi costringeranno a pagare per servizi che prima erano forniti gratuitamente. Poi magari avranno il coraggio di dire che durante la loro legislatura non hanno aumentato le tasse, ma evidentemente non è vero.

Veniamo a noi, secondo i dati del 2009 a Solbiate sono state presentate 3372 dichiarazioni dei redditi per un totale di 76.486.867 Euro di reddito imponibile, il che vuol dire che il gettito dell’addizionale, sottratta la quota relativa ai redditi inferiori a 12.000 Euro, corrisponde a 152.000 Euro circa. Se andiamo a vedere la distribuzione per fasce di reddito vediamo che a Solbiate il 62% dei contribuenti ha un reddito imponibile compreso tra 15.000 e 33.500 Euro. Il loro contributo al gettito totale dell’addizionale sarà di circa il 59%. I contribuenti che dichiarano più di 33.500 Euro sono invece il 13% circa della popolazione, e contribuiranno per circa il 30% al totale dell’addizionale. Interessante è invece il dato relativo ai contribuenti che dichiarano tra i 10.000 e i 15.000 Euro, cioè una fascia sociale decisamente debole: sono il 17% circa della popolazione totale e il loro contributo al totale dell’addizionale è di circa il 10%. È vero che bisogna sottrarre chi dichiara meno di 12.000 Euro, rimane però una quota consistente del totale dell’addizionale a cui questa fascia contribuirà direttamente. Al di sotto dei 10.000 Euro rimane circa il 2% della popolazione che ha dichiarato redditi, il che vuol dire che porre la barriera a 12.000 Euro ha escluso pochissimi cittadini dal contributo richiesto. I numeri sono già abbastanza e non andiamo oltre, possiamo aggiungere che la contribuzione di Solbiate è abbastanza in linea con gli altri paesi della Valle Olona (tranne Olgiate Olona che ci sopravanza di circa 3000 Euro l’anno pro capite) e che ha mostrato una flessione rispetto al 2007. Vale a dire che il paese si è un po’ impoverito, e considerando che gli effetti della crisi si sono fatti sentire anche nel biennio 2009-2011, significa che viene richiesto alla cittadinanza un sacrificio ulteriore che si aggiunge a quelli che hanno già affrontato finora.

Diciamo subito che non si tratta di un sacrificio pazzesco: la fascia media contribuirà mediamente con 42,7 Euro all’anno, la fascia alta con circa 105 Euro. Alla fascia più bassa verrà però richiesto un contributo medio di 25 Euro, che sebbene non sia un ostacolo insormontabile rappresenta però una richiesta perlomeno fastidiosa, anche dal punto di vista simbolico.

Adesso però ci piacerebbe sapere, nel dettaglio, che cosa ne sarà di quei 152.000 Euro che saranno incassati dalla nostra amministrazione. Si sa, noi sinistrorsi abbiamo un po’ la sindrome di Robin Hood, ci piace pensare che le tasse servono per prendere soldi a chi ha di più in modo da fornire servizi a chi ha di meno. Ci piacerebbe quindi sapere se sarà davvero questo lo scopo dell’addizionale e che quei soldi non serviranno invece per qualcosa che non sia di vantaggio per le fasce più deboli della popolazione. Insomma, gradiremmo la finalità sociale dell’addizionale IRPEF, e magari che dal prossimo bilancio verrà innalzato il limite minimo di contribuzione a chi ha dichiarato almeno 15.000 Euro di reddito imponibile. Se qualcuno ci farà sapere qualcosa in proposito ne saremmo lieti.