domenica 29 novembre 2009

Errata corrige

La Provincia di oggi, domenica 29 novembre, scrive:

"E' partito anche qualche 'boia chi molla', ripreso da una videocamera e finito sul sito del PD di Solbiate".

Il video non si trova su questo blog, ma sul mio blog personale.
Cliccate qui per esservi indirizzati.

lunedì 23 novembre 2009

Piano di governo del territorio

Venerdì 27 novembre, alle ore 21.00 presso il Centro Socio Culturale di via Patrioti, si terrà la prima conferenza pubblica in cui verranno illustrati gli orientamenti del Piano di governo del territorio (PGT).
L'organizzazione è a cura dell'Amministrazione comunale.

Che cos'è il PGT?
Il PGT ha sostituito il Piano regolatore generale come strumento di pianificazione urbanistica a livello comunale e ha lo scopo di definire l'assetto dell'intero territorio comunale. E' uno strumento previsto da una legge della Regione Lombardia e deve essere approvato da tutti i comuni entro il 31 marzo 2010.

Perché è importante il PGT?
Il PGT è importante perché andrà a disegnare il territorio di Solbiate nei decenni a venire, stabilendo dove e cosa si potrà costruire e dove non si potrà costruire, dove fare strade, dove mantenere i boschi e dove prevedere la realizzazione di parchi.
La Legge regionale prevede espressamente la più ampia partecipazione possibile da parte dei cittadini, proprio perché si tratta di una scelta dalla quale difficilmente si tornerà indietro, e che quindi inciderà sul futuro del nostro paese.

Perché il PGT di Solbiate è importantissimo?
Il PGT di Solbiate è importantissimo in primo luogo perché il territorio di Solbiate è già in larghissima parte compromesso: i boschi e i prati rimasti sono pochissimi (rimane solo la Valle e qualcosina dietro al campo sportivo e vicino alla piazzola ecologica) e una parte di questi verranno distrutti dall'autostrada pedemontana.
Per vivere decentemente, e per permettere ai nostri figli di vivere (non decentemente, ma di vivere e basta!) abbiamo assolutamente bisogno di non inquinare ulteriormente il nostro territorio e di gestiirlo al meglio.
Ricordiamoci che dove si costruisce è praticamente impossibile (o ci vogliono secoli) che si ricrei un ambiente naturale.
In secondo luogo i tempi sono stretti: in soli 4 mesi decideremo quale sarà il nostro futuro.

E' un'occasione da non perdere, è un'occasione per "dire la nostra", è un'occasione che richiede la partecipazione di tutti.

Stefano Catone

lunedì 16 novembre 2009

Le Amministrazioni latitano

Venerdì sera, a Fagnano, il Comitato per la salvagurdia del parco del Medio Olona ha organizzato con la collaborazione dell’OSVO un’iniziativa il cui oggetto era la nuova “bretella” che partirà da Solbiate Olona per giungere a Castelseprio, distruggendo di fatto uno degli ultimi corridoi verdi che ci è rimasto.

Erano invitati i sindaci di Solbiate, Fagnano, Gorla Minore, Cairate, Cassano e Castelseprio. Non ne abbiamo visto neanche uno (si saranno messi d’accordo?).

Ad ogni modo gli organizzatori si sono impegnati a cercare di nuovo un dialogo con gli amminstratori, perché ieri sera ancora in molti credevano nella democrazia rappresentativa.

Comunque i contenuti, grazie soprattutto all’OSVO, non sono mancati.

Una sintesi di quanto è stato detto: la Valle Olona è un territorio sotto attacco, come il resto della provincia di Varese. Una mappa satellitare ha mostrato come l’asse del Sempione abbia una percentuale di urbanizzazione che oscilla tra il 65% e l’80% del suolo, mentre la Valle Olona, per ora, si ferma al 35%. Sono più di 100 i giorni in cui viene largamente superata la soglia tollerata per la quantità di PM10 nell’aria (ci si potrebbe preoccupare anche di questo dato, oltre che dell’influenza A… n.d.r.), il che comporta, oltre ai gravi danni alla salute, anche multe da pagare alle istituzioni europee (il danno e la beffa). Investire su altre strade vuol dire 1. continuare nell’opera di cementificazione, perché le strade, oltre all’asfalto, portano cemento e 2. agevolare e favorire lo spostamento su gomma (ha quasi dell’incredibile il caso del centro multimodale HUPAC, dove la merce arriva sui treni, e prosegue il proprio viaggio nel resto d’Italia su gomma: il contrario di come dovrebbe essere).

Una piccola parentesi per descrivere il fine dell’urbanizzazione. Il fine è creare “logistica”: non più centri produttivi e industrie, ma magazzini e centri commerciali che creano relativamente poco lavoro e che l’unica cosa che producono sono servizi.

La colpa di tutto ciò è stata assegnata, senza giri di parole, alla politica. Le responsabilità, secondo l’OSVO, sono di Comuni, Provincia e Regione Lombardia. Questo perché i Comuni hanno sempre più bisogno di soldi, dato che lo Stato si sta disimpegnando, tagliando di anno in anno i trasferimenti di denaro.

Dopo questa panoramica che ci ha presentato le dinamiche generali e di sistema, si è passati al caso della bretella. Dal pubblico gli interventi “contro” sono stati numerosissimi, e sostanzialmente le motivazioni sono state quelle finora illustrate, oltre a motivi di carattere “locale” (a Fagnano la bretella distruggerà un parco molto frequentato dai bambini, ad esempio).

Di particolare interesse l’intervento dell’ex assessore di Castiglione, Vizza, che ha spiegato quale dovrebbe essere, in questi casi, il metodo. E cioè: valutare se un’infrastruttura è strettamente necessaria o meno, e, nel caso lo fosse, concertarne (nel senso letterare del termine), con la cittadinanza, la costruzione. Ciò, aggiungo io, non è successo.

Veniamo a ciò che tocca più da vicino Solbiate, e cioè lo svincolo di Pedemonta dal quale partirà questa bretella (credo già sappiate qual è la situazione, se non fosse così cliccate qui). Antonello Colombo (Progetto Solbiate – ex Sindaco di Solbiate) ha sostenuto che il progetto iniziale di Pedemontana era devastante per il territorio di Solbiate e che, con il sostegno di Fagnano e Cassano, ciò che si è riusciti ad ottenere è stato l’interramento e la costruzione dello svincolo, per eliminare il traffico pesante dal centro di Solbiate. Ha inoltre sostenuto che non è vero che costruendo uno svincolo la destinazione dei terreni passa in automatico da agricola a residenziale o commerciale. Infine ha sostenuto che lo svincolo servirà il futuro villaggio Monte Rosa all’interno della caserma Nato di Solbiate. Si è detto contrario alla bretella perché 1. non rileva problemi particolari di traffico su via Bonicalza a Cassano o comunque su quella direttiva e 2. taglia e distrugge il territorio.

La risposta è stata di Paolo Galli (Solbiate Democratica) che, premettendo quanto poco sia il verde che ci è rimasto, a Solbiate in particolare, ha rilevato che il traffico pesante può benissimo entrare in Pedemontana dallo svincolo/allacciamento con l’A8, che si trova a meno di un chilometro di distanza. Inoltre, per quanto riguarda il villaggio Monte Rosa, Galli ha sostenuto che, data la situazione compromessa del territorio, almeno in questo caso si potrebbe provare a non concedere tutto senza dissentire.

Io vorrei far rilevare che, da che mondo è mondo, in prossimità di uno svincolo si cementifica alla grande: la provincia di Varese ne è una dimostrazione perfetta.

Gli organizzatori hanno concluso invitando i presenti alla manifestazione anti-Pedemontana che si terrà sabato 28 novembre, a partire dalle 10, in via per Busto a Solbiate Olona (zona Iper).

Nel frattempo si è chiuso il nostro piccolo sondaggio per i nostri e-lettori. Il risultato, per nulla scontato, vede il 54% delle preferenze per la voce "Pedemontana nasce vecchia: è necessario ripensare la rete dei trasporti lombardi (a partire dalla rotaia, per dire)" e solamente il 6% dei consensi per "E' un ottimo progetto così come ci è stato presentato."
Il resto dei voti si sono - abbastanza omogeneamente - divisi tra chi non vuole la bretella, chi nè lo svincolo nè la bretella e chi pensa che non ci sia un problema viabilistico tale da richiedere un intervento di queste dimensioni.

Stefano Catone

sabato 14 novembre 2009

Pedibus per le scuole elementari


Martedì 20 ottobre alle ore 19.45 si è tenuto presso il Centro Socio Culturale un incontro sul progetto Pedibus, organizzato dall'Amministrazione comunale.
Ha introdotto l'assessore Samantha Caprioli, che ha ceduto il compito di illustrare le linee al Comandante della polizia municipale, sig. Mantegazza Rossano.
È stato detto che questo strumento è già attivo in paesi vicini, quali Gallarate, Olgiate Olona e Gorla Minore.
L'attuale idea è quella di creare due punti di raccolta dei ragazzi delle Scuole elementari, punti da cui partire e raggiungere la scuola: il primo è la piazza della Chiesa parrocchiale (linea blu), il secondo è a fianco dell'entrata dell'oratorio, in via XXV aprile (linea verde).
Le ragioni dell'istituzione del Pedibus è di evitare l'ingorgo che ogni mattina si forma in via XXV aprile davanti al cancello di ingresso della scuola (genitori che accompagnano con le auto i propri figli fino dinanzi al cancello) e conseguentemente bambini che devono respirare i gasi di scarico delle autovetture in coda.
Ad ogni punto di incontro ci sarà un volontario che fungerà da autista, e almeno un genitore o nonno che chiuderà la fila dei bambini.
Si vedrà di studiare come tenere uniti i bambini (magari come in cordata), per evitare che qualcuno posso scappare o buttarsi per strada, se predisporre delle pensiline in caso di pioggia, se dotare i bambini di mantellina anti-pioggia.
È stato fatto presente che la cosa importante è l'adesione delle famiglie: all'incontro, per la verità, pochi i partecipanti e forse solo tre o quattro i genitori. Magari anche per l'orario: a quell'ora generalmente le famiglie sono a tavola. Comunque sarebbe necessaria la disponibilità di parecchi genitori o nonni per accompagnare e controllare i bambini durante il tragitto.
L'Amministrazione prevede di creare un divieto di transito su via XXV aprile, nel tratto da via Monte Rosa a via dei Patrioti (da decidere se limitato agli orari di entrata/uscita da scuola o definitivo), che potrebbe partire già da novembre, indipendentemente dal Pedibus.
L'Amministrazione prevede anche di istituire corsi di formazione per coloro che si rendono disponibili (anche per spiegare come interagire con la Polizia Municipale).
Qualche dubbio:
1. l'ingorgo su via XXV aprile non verrebbe risolto, ma solo “spostato” di cento metri;
2. il tragitto del Pedibus si riduce a cento/duecento metri: rimane comunque il problema per i genitori di accompagnare i figli ai punti di incontro, che comunque sono a due passi dalla scuola.
Qualche presente ha obiettato sul ridotto tragitto del Pedibus e l'assessore ha risposto che, in caso di interesse e disponibilità elevata, verrebbero studiati altri punti di partenza (Solbiello, via IV Novembre, ecc.).
Per la possibilità che durante il tragitto i bambini si bagnino e quindi per evitare che restino in classe con abiti bagnati, è stata richiesta la predisposizione di armadietti. La risposta è stata che si potrà valutare ed accordarsi con la scuola.

Adriana Colombo

martedì 10 novembre 2009

I tetti solari di Gorla sbancano gli incentivi

«Il click day è la procedura più equa». Prima di arrabbiarsi contro l'autore di questa riflessione, il sindaco di Desenzano del Garda Felice Anelli, è bene che le imprese amareggiate dalla caccia telematica a incentivi e sconti fiscali leggano fino in fondo la storia.
Tutto nasce a settembre, quando la Regione Lombardia mette a disposizione dei suoi 1.546 comuni 1,4 milioni di euro per aiutarli a mettere i pannelli solari ai loro edifici. Quasi un terzo dei fondi finisce sui tetti di Gorla Maggiore, 5mila abitanti nel Varesotto, che ottiene dal Pirellone il via libera per otto progetti: un asilo, due scuole, un centro anziani, due palestre, un centro sportivo e una biblioteca avranno l'acqua scaldata dal sole, con impianti pagati a metà dalla regione. Desenzano, che di abitanti ne ha 27mila e di edifici da convertire al calore verde ne ha 11, rimane a secco, e con i loro è il 52% delle richieste a rimanere a secco.

Motivo? Un «click day» in forma arcaica, giocato non con i byte ma con la carta e le gambe dei funzionari comunali. Come nelle corse agli incentivi del fisco, anche nel bando ecologico del Pirellone vince la velocità. Il traguardo però è fisico, e per tagliarlo bisogna andare, con i progetti sotto il braccio, all'ufficio protocollo della giunta. I funzionari di Gorla Maggiore si sono presentati alle 9.37 del mattino e hanno fatto il pieno. «Questa volta ci siamo precipitati – spiega il sindaco Fabrizio Caprioli – perché siamo stati scottati da un'esperienza precedente. A febbraio, in un bando per il fotovoltaico alle scuole siamo stati i primi esclusi». A Desenzano sono stati meno pronti, «ma – ribattono – noi siamo tre volte più lontani; con una gara telematica avremmo corso tutti alla pari».

Vero, ma fino a un certo punto. Scorrendo l'elenco dei "fortunati" che avranno gli impianti pagati a metà dalla Regione si scopre che i primi ad arrivare in regione con i moduli validi sono stati quelli di Piateda: un piccolo comune arrampicato sulle Orobie Valtellinesi, sopra Sondrio. Non proprio dietro l'angolo.

di Gianni Trovati

fonte: Il sole 24 ore

martedì 3 novembre 2009

Ci proviamo, dalla rete.

La discussione su Pedemontana si è accesa solo ora, in ritardo.
Su questo blog se ne era già discusso a giugno, sia prima che dopo le elezioni comunali.
Vi invito a cliccare qui, per rileggere quella discussione.

Ultimamente si sta creando molto movimento attorno alla questione: è nato un comitato, sui giornali locali se ne parla costantemente e qualcuno sta pensando a una manifestazione in piazza, si vocifera addirittura a Solbiate Olona.

Cosa ne pensano i frequentatori di questo blog? Cerchiamo di capirlo, con un semplice sondaggio. L'unica cosa che vi chiedo è correttezza: il sondaggio che proponiamo ha un senso se ciascuno di noi voterà una sola volta, senza ricorre a quei giochetti che già in passato hanno influenzato il risultato.

Il sondaggio lo trovate sulla home page.

Qui sotto pubblico una cartina proposta da valleolona.splinder.com. Se ci cliccate sopra si allargherà:

Vigili sì, vigili no? Una risposta dalla rete.

Riceviamo e pubblichiamo un commento al post "Vigili sì? Vigili no?" apparso sul blog di Per Solbiate, e indirizzato a detto gruppo consiliare. Il commento è stato ricevuto via mail dal PD di Solbiate Olona, ed è stata fatta richiesta di pubblicazione. Quindi, da buoni democratici, eccolo:

Ma scusate, non avete vergogna a parlare di “DARE MAGGIOR SICUREZZA” proprio Voi che con la nuova riqualificazione dell’asse centrale del paese non avete certo aumentato la sicurezza dei pedoni ne tanto meno dei ciclisti?
Avete solo creato maggiori parcheggi selvaggi nella quale si confonde la pista ciclabile/pedonale con l’area pargheggi dove il singolo pedone, una carrozzina o un passeggino deve ghibblare tra le auto in sosta o obbligare un ciclista ad andare contro mano sulla carreggiata sfidando il codice stradale.
Personalmente non voglio difendere Il Sig. A.Colombo però, visto che ero presente a quel consiglio comunale ho interpretato il suo intervento giustamente critico nel seguente modo: facciamo in modo che i vigili (o forse meglio sceriffo) non stiano con le braccia conserte il sabato mattina dalle 11.45/12.30 ad aspettare le auto che svoltano sulla via S.Antonino senza freccia per fermarle e multarle ma facciamo in modo che conoscano meglio le problematiche del territorio di Solbiate (asse centrale, via della Chiesa, zona campo sportivo) perché se devono perdere tempo in quel punto, è meglio che vadano e stazionino anche ore al parcheggio dell’Iper per disciplinare l’uso corretto dei pargheggi riservati ai diversamenti abili con la certezza che gli incassi per questa infrazione siano superiori a quelle di via S.Antonino cosi che beneficieranno pure le casse del Comune.
Penso che Tutti Noi vogliamo maggior sicurezza e maggior sorveglianza diurna e serale percui ben vengano nuovi investimenti anche per aumentare il numero del corpo municipale di polizia ma soprattutto ben venga anche la corretta conoscenza delle vere problematiche del territorio solbiatese e pertanto uno stimolo ai Nostri vigili nel tirar fuori i coglions e non fermarsi al semplice attraversamento nei plessi scolastici ma soprattutto far rispettare il codice stradale e un controllo sul comportamento civico delle persone.

D.o.C.