venerdì 28 gennaio 2011

Dove vanno a finire i nostri rifiuti?

Da via Panisperna a via Olgettina

Una volta eravamo famosi nel mondo per i ragazzi della facoltà di Fisica di via Panisperna a Roma: Majorana, Fermi, Segrè, un genio e due premi nobel, per dire. Oggi siamo famosi nel mondo per le ragazze di via Olgettina a Milano: escort, ragazze da arredamento, figuranti della televisione, l’harem di Arcore insomma. Da cittadino italiano sono preoccupato.
La morale la lascio agli altri. Magari a tutti quei cattolici del PdL che perdonano a Berlusconi quello che non perdonerebbero ai loro figli. Che ritengono perfettamente legittimo che il pluridivorziato e pluriputtaniere Berlusconi riceva la comunione dalle mani di un vescovo, cosa negata a tanti cittadini, credenti sul serio, che hanno magari vissuto una separazione sofferta e frustrante e che vengono respinti dall’ultimo prete di paese. Quelli che fanno le barricate contro le unioni di fatto e poi contestualizzano le bestemmie. Non mi metto alla pari di quelli che fanno la morale solo agli altri, che hanno declassato il Vangelo da riferimento fondamentale a semplice consiglio, un po’ come fa Berlusconi con la Costituzione. Quelli che dicono che non è vero quello che si dice di lui e che al limite sono fatti suoi.
No cazzo, sono fatti nostri. Sono fatti nostri quello che succede al nostro paese, che non fa nulla per riproporre il modello di via Panisperna e invece si danna per poter far parte del rutilante mondo di via Olgettina (o via Orgettina, fate voi). Che alleva cittadini che se proprio non invidiano perlomeno contestualizzano. Innocui e manipolabili. Che propone modelli che non ci faranno guadagnare posizioni, ma nemmeno mantenere quelle che abbiamo. Non si va da nessuna parte se non c’è impegno, studio, preparazione, sperimentazione. Non si va da nessuna parte con le scorciatoie.
Non si va da nessuna parte con Boldi ministro della Cultura e la Gelmini ministro dell’Istruzione.
Per non parlare della Minetti assunta con un super stipendio pubblico per reclutare ragazze per l’harem. Via Panisperna sarà per sempre un ricordo lontano e sembra che agli italiani non freghi assolutamente niente. Si vede che è quello che ci meritiamo anche se prego di sbagliarmi.

giovedì 20 gennaio 2011

Basta con il nero

Per Solbiate entra a gamba tesa sul sindaco Melis.

Retorica, demagogia e falsità unite ad uno spiccato spirito di autoesaltazione.

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Dal diario di Elsa Morante (1945)

"Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

mercoledì 12 gennaio 2011

Novità sul CAG – La risposta del sindaco

In merito alla concessione dei locali ex CAG in affitto alla Promos per la fornitura di corsi di formazione, il sindaco Melis ha ritenuto di fare delle precisazioni, che riportiamo:

- Non è necessaria una gara di appalto, purché vengano fornite le garanzie adeguate (accreditamento in Regione).

- Il contratto di affitto dei locali per i corsi (che si terranno di mattina), non è vincolato alla concessione degli stessi locali per il servizio CAG (che si terrà il pomeriggio), fornito sempre dalla Promos. Vuol dire che se il servizio CAG non soddisferà determinati requisiti verrà appaltato a qualcun altro.

- Gli educatori impegnati nel CAG sono professionisti con esperienza specifica nel settore, e comunque il loro operato verrà valutato dalla nostra assistente sociale e dall’assessorato ai servizi sociali.

- Non è stata un’operazione al ribasso, la Promos è stata la cooperativa che ha fornito le migliori garanzie in base alle esigenze reciproche, non quella che ha chiesto di meno. In ogni caso c’è tempo fino al 15 gennaio nel caso qualcun altro sia nelle condizioni di fornire migliori condizioni.

Secondo il sindaco quindi si tratta di una soluzione che permette di riattivare il servizio CAG con costi decisamente inferiori a quanto avveniva in precedenza. Se la cosa funziona ci sta bene, ovviamente. Rimaniamo dell’idea però, nell’ottica della piena trasparenza, che sarebbe opportuno rendere pubblica, o comunque consultabile, la documentazione relativa alla professionalità specifica degli operatori, nonché le valutazioni sul loro operato che verranno formulate da chi di dovere. Non è sfiducia, solo che così ci facciamo tutti un’idea.

Sull’opportunità di non bandire una gara pubblica e sulla tempistica adottata (forse è poco il tempo per fornire proposte alternative) ci sarebbe magari da discutere. Rimandiamo la cosa a chi eventualmente ha qualcosa da dire in proposito (però questa volta firmate i commenti, è solo una discussione…).

sabato 8 gennaio 2011

Novità sul CAG

Sul sito del comune è apparsa una comunicazione che esordisce così: “Una Società accreditata dalla Regione Lombardia per i servizi formativi e al lavoro ha richiesto di poter affittare i locali al primo piano dell'immobile comunale in Piazza Gabardi per n. 6 (sei) anni per effettuare dei corsi formazione”. La società si chiama Promos e già non si capisce perché non venga nominata. In ogni caso il contratto prevede un canone di 15 mila euro l’anno da cui si devono dedurre le spese necessarie alla sistemazione dei locali, che poi sono quelli dell’ex CAG, per un massimo di 10 mila euro. L’accordo prevede anche che in quei locali debba essere allestito un nuovo centro di aggregazione giovanile, sempre gestito dalla Promos, che costerà al comune 18.500 euro l’anno. Tradotto vuol dire che la Promos pagherà il canone di affitto con il servizio CAG (e ci guadagnerà anche qualcosina).

Ci sono due cose davvero strane. La prima è che viene fornito un servizio pubblico ad una società senza che ci sia stato un appalto, come invece dovrebbe essere, o come sarebbe utile ci fosse (metto i condizionali perché tireranno fuori cavilli di ogni genere). Le gare di appalto servono per far capire all’ente pubblico con chi si ha a che fare, dal punto di vista finanziario e professionale. In questo caso invece, ed è la seconda cosa strana, si affida il CAG ad una società senza che venga valutato un suo specifico requisito tecnico professionale.

L’avviso invita chiunque abbia “eventuali proposte migliorative a riguardo” a presentarle entro il 15 gennaio. Estendiamo l’invito, per quello che ci riguarda chiederemo che siano rese pubbliche le località e gli enti che hanno appaltato il CAG alla Promos in precedenza, con eventualmente i risultati educativi raggiunti.