lunedì 24 dicembre 2012

Ancora primarie

Ancora primarie? Ebbene, sì. Dopo aver scelto leader della coalizione per le politiche e leader della coalizione per la Lombardia, il Partito Democratico sceglie i propri candidati al Parlamento. O meglio, ne sceglie una parte, il 90%, dato che il rimanente 10% verrà scelto dagli organismi di vertice del partito.
In Lombardia si vota sabato 29 dicembre, dalle 8 alle 21. A Solbiate Olona allestiremo il seggio presso il Centro socioculturale, in via dei Patrioti, 31.
Può votare chi si è registrato alle primarie del 25 novembre (quelle tra Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci) e chi fino al 2011 era iscritto al Partito Democratico.
Si possono esprimere due preferenze, necessariamente per due candidati di sesso differente. Nel caso in cui vengano espresse due candidature dello stesso sesso, la seconda preferenza viene annullata.
I candidati in provincia di Varese sono sei, tre uomini e tre donne, in ordine alfabetico:

  • Sara Battistini;
  • Erica D'Adda;
  • Maria Chiara Gadda;
  • Daniele Marantelli;
  • Angelo Senaldi;
  • Paolo Rossi.
Perché facciamo scomodare ancora «il popolo delle primarie» e, per giunta, durante le feste natalizie? Perché le primarie per i parlamentari - organizzate di fretta, in maniera un po' rocambolesca - non erano affatto scontate, e segnano un punto di non ritorno: da sabato 29 dicembre 2012 in poi, il Partito Democratico non potrà più selezionare i candidati come gli pare, ma dovrà farli scegliere ai suoi elettori. Un cambiamento di metodo che scardina le logiche correntizie e che apre alla società. 

sabato 22 dicembre 2012

L'ultimo Consiglio comunale del 2012

L'ultimo consiglio comunale dell'anno è stato anche uno dei più corti. L'ultima parola non è stata scelta a caso perché il consigliere di minoranza nonché ex candidato sindaco di Progetto Solbiate Matteo Corti ha deciso di rassegnare le dimissioni. Non conosciamo le motivazioni, sappiamo solo che è stato sostituito da Carlo Fortino. La parola corretta sarebbe "surrogato", ma è davvero un termine orribile, meglio "sostituito". L'ex consigliere è stato incensato dai presenti per il lavoro svolto e il nuovo capogruppo di Progetto Solbiate nonché ex sindaco Antonello Colombo (un sacco di ex in questo articolo) si augura che in futuro torni a dare il suo contributo. Non è chiaro con quale ruolo. Il verbale della seduta precedente è stato approvato e il PGT definitivamente adottato. Fantastico. Non che fosse in discussione peraltro. E' stato detto molto chiaramente che si trattava di una formalità nemmeno necessaria perché la votazione determinante era già stata fatta a suo tempo. Un ultimo saluto al segretario comunale Guerra, anzi ex (tanto per stare in tema) segretario comunale, e auguri di buon anno in sana allegria. Se qualcuno avesse dei dubbi il termine "fantastico" è ironico e la parola "allegria" è intrisa di tristezza, potenza delle figure retoriche.    

Ivan

domenica 16 dicembre 2012

Risultati delle primarie «Patto civico per la Lombardia»

Le primarie «Patto civico per la Lombardia» si concludono, a Solbiate, con la partecipazione di 44 cittadini. 24 i voti ottenuti da Umberto Ambrosoli, 10 quelli ottenuti da Andrea Di Stefano e Alessandra  Kustermann.

Per un'analisi del voto su tutta la regione vi consiglio di cliccare qui

giovedì 13 dicembre 2012

Primo esame, prima bocciatura per il gassificatore

Sul sito del Comune sono disponibili, da oggi, due verbali della Commissione Ecologia. Il primo racconta la discussione avvenuta tra la Commissione stessa e la Ely S.p.a., la società che ha avanzato la proposta di costruzione di una centrale a biomasse. Il secondo motiva il parere negativo della Commissione. La pubblicazione è un'ottima iniziativa, soprattutto perché dalla discussione tra le due parti è possibile ricavare numerose informazioni. Informazioni che, finora, non sono state di certo abbondanti. In corsivo e grassetto - per comodità di lettura - ho riportato i passaggi estrapolati direttamente dai testi. Ho sottolineato, invece, i passaggi che a me sono sembrati allucinanti (termine tecnico).

La prima riga è sufficiente per sbarrare gli occhi:


Precedentemente all’incontro, la Ely S.p.A. ha fatto pervenire brochure con una presentazione del progetto per l’avviamento di un impianto di cogenerazione alimentato con biomassa per la produzione di energia elettrica e termica. 

Esatto: c'è scritto «brochure». E viene il sospetto che sia la stessa brochure che ha visto anche il Sindaco Melis prima di dichiarare - in un'entusiastica intervista a VareseNews - che «bisognerà anche andare a fondo e analizzare i dettagli del progetto».

Nel verbale, successivamente, si specifica che «non è presente l’Ing. Cornalba in quanto ha avuto un problema di salute, pertanto le persone dell’azienda presenti potrebbero avere delle lacune relativamente ai quesiti tecnici specifici». 

Ma veniamo alle domande della Commissione. La prima riguarda l'importo dell'investimento, che la società quantifica in 5 milioni di Euro per una centrale da 1Mwe, salvo parlare, per tutta la riunione, di un impianto da massimo 400Kwe. Alla prima domanda, quindi, il primo dubbio che sorge è che non esista un reale progetto tarato su misura per la centrale di Solbiate. Dubbio che trova conferma nella necessaria genericità di una brochure. 

Sempre nella brochure, chiede la Commissione, si indicano 100 addetti: non sono sovrastimati? 
ELY risponde che si tratta di un errore, in quanto ad oggi sono circa 40/50 le persone che operano nel Gruppo Ely S.p.A.. Per il funzionamento di questo impianto necessitano max di 4/5 persone che devono essere tecnici qualificati specialisti per la conduzione ed il controllo di questa tipologia di impianto. Relativamente alle 100 persone si intende che parte di questo personale è già presente nel loro organico; le nuove assunzioni potrebbero essere max 2 persone per il funzionamento dell’impianto, oltre a personale qualificato che entrerà nell’azienda in fase successiva. 


Per quanto riguarda i benefici economici, sarebbero teleriscaldati il Municipio, la Scuola Secondaria di I Grado e la Piscina Comunale [...] Si intende che il teleriscaldamento proposto, per la tipologia dell’impianto per quanto affermato si limita alla FASE 1 per gli edifici pubblici sopra indicati, in quanto teleriscaldare ulteriori edifici necessiterebbe l’installazione di ulteriori cogeneratori dislocati in altre zone del territorio Comunale. [...] A livello di piano si prevede un risparmio per gli edifici pubblici del 50% rispetto al metano. In sostanza, se non ho capito male, risparmieremmo il 50% di quanto ora si spende in metano in tre edifici comunali. Stop.

Per i privati, quindi? Non è previsto al momento attuale che venga proposto ai privati il teleriscaldamento in quanto l’impianto previsto non ha la capacità per poter soddisfare la richiesta del paese, inoltre il teleriscaldamento è adatto a raggiungere edifici con determinate dimensioni, e non le case individuali o le villette a schiera (è poco conveniente). Per quanto riguarda le singole abitazioni, si pensa ad un progetto free-energy, nel quale la ditta fornisce gratuitamente delle caldaie con la vendita del calore prodotto. 

La Commissione, però, calca la mano sulla questione dei privati, sottolineando che la brochure illustra l'ipotesi di estensione del progetto ad essi. Questa è la risposta: Questo è un progetto futuro sul quale si stanno facendo delle considerazioni e che non ha a che vedere con questo impianto, ma prevede proporre ai privati l’installazione di “stufe” che possano recepire il teleriscaldamento; un progetto di questo tipo non è stato realizzato in nessun comune in Italia

Non sono un tecnico, ma mi sembra un po' diverso rispetto a quanto dichiarato da Melis, sempre in quell'intervista, nella quale si individuava un risparmio «del 50% per gli edifici comunali e del 30% per quelli privati».

Passiamo ora ai materiali trattati. Ely S.p.a. informa che La biomassa sarà esclusivamente biomassa vegetale vergine. Non verranno rasi al suolo boschi, ma si effettuerà una manutenzione degli stessi. E dove la troviamo, tutta questa biomassa? Nel giro di 70 km? Il personale della Ely Spa si dissocia da questa affermazione, commentando che trattasi di un errore della brochure. Bene, direi. Sì, ciao. Ma almeno il materiale verrà controllato, vero? Non c’è la possibilità di fare questo tipo di controllo, in quanto non si fanno prove chimiche, ma si lavora con autocertificazione dei fornitori di materia prima. Non verrà importata materia prima legnosa dalla Romania, dalla quale si potrebbero avere condizioni economiche molto vantaggiose. Non so perché, ma questo passaggio sulla Romania anziché convincermi mi intimorisce. 
Quanti camion saranno in movimento? - chiede la Commissione. Sulla brochure c'è scritto uno al giorno. Considerando la non movimentazione dei mezzi nel week-end, e la relativa necessità di disporre di una quantità di magazzino, si calcolano circa 20 camion a settimana, compresi quelli in uscita con il materiale di scarto. Non si capisce se il calcolo sia fatto sull'impianto da 1Mwe o 400Kwe.

Per quanto riguarda le emissioni, i rappresentati di Ely S.p.a. si dichiarano non in grado di rispondere e quindi risponderanno così via mail:


Risposta arrivata via mail:
Riferimento normativo nazionale:

- D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. “Norme in materia ambientale”, Allegato I alla parte V “Valori di emissione e
Polveri = 130 mg/Nm3
NOx = 500 mg/Nm3 (per i motori a quattro tempi)
Riferimento normativo regionale lombardo:
- D.G.R. 6 agosto 2012, n. IX/3934 “Criteri per l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di
NOx = 400 mg/Nm3
NH3 = 5 mg/Nm3
Il terzo si trova a Turbigo dove in fase di scavi sono stati bloccati i lavori dalla cittadinanza che si oppone all’installazione dell’impianto a 100 metri dalle abitazioni. 


prescrizioni”, parte III “Valori di emissione per specifiche tipologie di impianti”, punto (3) Motori fissi a combustione interna
CO = 650 mg/Nm3
energia collocati sul territorio regionale”, paragrafo 7.3 “Motori”, 7.3.1 “Valori limite” (motori alimentati a syngas)
CO = 250 mg/Nm3 SO2 = 150 mg/Nm3 COT = 100 mg/Nm3 polveri = - mg/Nm3 HCl = 5 mg/Nm3

In entrambe le normative i valori limiti sono riferiti ad una percentuale di ossigeno libero nell’effluente gassoso pari al 5% in volume. 

Ovviamente non ho capito nulla, non avendo la mitica brochure tra le mani.

A questo punto, mossi dal buon senso, i componenti della Commissione Ecologia chiedono di poter visitare impianti simili sul territorio italiano: Nel Cremonese esiste un impianto che però si riduce ad un’azienda agricola quindi non è attinente all’impianto che vorrebbero installare a Solbiate
L’altro si trova a Gorizia, ma deve essere ancora attivato. Il terzo si trova a Turbigo dove in fase di scavi sono stati bloccati i lavori dalla cittadinanza che si oppone all’installazione dell’impianto a 100 metri dalle abitazioni.
 


Insomma, di cosa stiamo parlando? Speravo di capire un po' meglio, e invece mi ritrovo con più dubbi di prima. Il mio modesto invito è di mantenere alta l'attenzione, per evitare un'operazione affatto chiara.

Per la cronaca, la Commissione ha bocciato la brochure

S.

mercoledì 12 dicembre 2012

Patto civico per la Lombardia

Si vota questo sabato, 15 dicembre, dalle 8 alle 20.
A Solbiate Olona allestiremo un gazebo all'incrocio tra via dei Patrioti e via IV Novembre.
Tutte le informazioni necessarie sono disponibili sul sito: pattocivicolombardia.it.

Inoltre, cliccando qui, è possibile firmare una petizione online che chiede lo svolgimento delle primarie per i Parlamentari il 13 gennaio, nel caso in cui - molto probabile - dovesse rimanere in vigore il "porcellum".

domenica 9 dicembre 2012

A proposito di...

Raccolta differenziata:

Molto spesso ci capita di chiederci dove mettere un rifiuto. Ad esempio un fazzoletto sporco, un tubetto di dentifricio, un cartone della pizza, un tovagliolo di carta usato, ecc. Sarebbe utile che il comune o chi si occupa del ritiro dei rifiuti inviasse alle famiglie delle istruzioni atte a chiarire questi ed altri dubbi e quindi migliorare la qualità della raccolta.

Tetrapack:
  
Grazie ad un accordo con la Comieco, molti comuni della nostra provincia (es Olgiate, Gorla Minore, Jerago, ecc) fanno la raccolta differenziata di questi imballi, (latte bibite minestre ecc.) che rappresentano una quota non indifferente del secco. E' auspicabile che venisse fatto anche dal nostro comune.

Acqua potabile:

L'acqua di Solbiate Olona è ottima come risultava dalle analisi inviate in occasione dell'apertura del pozzo di via Martiri della Libertà. Sarebbe utile pubblicizzare tale fatto che consentirebbe ai solbiatesi di risparmiare sull'acquisto di acque in bottiglia (almeno 300 euro/anno) evitando anche costi di trasporto e di recupero della plastica.

Pedemontana:

Sono in corso i lavori di realizzazione del tratto A1 della Pedemontana che consente di collegare l'autostrada A8 (Milano Varese) con la A 9 (Milano Como). Il tratto A però non prevede lo svincolo che collega le due autostrade che è inserito nel tratto B1. Collegandosi al sito della Pedemontana risulta che i cantieri che devono realizzare il tratto B1 avrebbero dovuto essere insediati nell'autunno del 2011. Ma sempre dal sito Pedemontana risulta che tali cantieri non sono stati ancora aperti. Abbiamo sventrato il nostro territorio per andare a visitare i boschi di Turate?

Paolo Sotgiu

domenica 2 dicembre 2012

Risultato del ballottaggio

A Solbiate Olona le primarie del centrosinistra vedono una buona affluenza anche al secondo turno: 121 votanti contro 138 del primo turno.

Matteo Renzi ha ottenuto 61 preferenze, Pierluigi Bersani 60.

Un grazie agli elettori, che sono tornati a votare numerosi.

E un grazie ancora più grande ai volontari del Partito Democratico, che hanno reso possibile un'altra giornata di bella politica.

mercoledì 28 novembre 2012

Una casa comune


Siamo giunti fin qui: finalmente i democratici, i riformisti italiani, hanno un partito. Una casa comune, grande e nuova.
Walter Veltroni, 27 ottobre 2007, discorso del Lingotto
Non è di moda, di questi tempi, citare Walter Veltroni, rottamato da entrambi i candidati alla guida del centrosinistra. Ma la frase qui sopra è ciò a cui ho pensato quando è finito il dibattito televisivo tra Bersani e Renzi, questa sera. Ho pensato a quella frase, che sta sul mio attestato di fondatore del Partito Democratico.
Ho pensato che lì, che qui, mi sento a casa. E ho pensato che siamo stati bravi, nonostante i tanti errori, le troppe titubanze, le infinite resistenze – che durano tuttora – di una classe dirigente che non ne vuole sapere, tutte quelle cose che potevano essere fatte meglio. Ho pensato che siamo stati bravi ad arrivare fin qui.
Perché poi lo diamo per scontato, quando scontato non lo è. Sia sufficiente pensare ai pullman di Samorì («s’annamo a divertì, Samorì, Samorì»), alle urla di Santanchè, al dinosauro di Berlusconi, e alla «Berlusconi generation». E poi al Monti tirato per la giacchetta, e al nuovo – si fa per dire – Luca Cordero di Montezemolo. E «uno vale uno», la retorica della «rete». «Mia moglie non è mia moglie». Di Pietro Presidente della Repubblica, diceva quel tale.
Nel frattempo costruivamo le primarie per la leadership del centrosinistra. Primarie che, appunto, sono la struttura portante di questa casa «comune, grande e nuova», che ha le propria fondamenta nella partecipazione e nel confronto, e forse è proprio per questo che amiamo chiamarci «democratici».
Nota bene: domani è un altro giorno, e i tifosi di Renzi e Bersani riprenderanno il dibattito sulle regole delle primarie.
A Solbiate - note per il ballottaggio
Il ballottaggio si svolgerà, domenica 2 dicembre, al Centro Socioculturale, dalle 8 alle 20. 
Chi ha votato al primo turno, o comunque si è registrato, ricordi di portare la Carta d'Identità e il certificato rilasciato al primo turno, sul quale si trova il tagliando per votare al secondo turno.
Chi non si è registrato può chiedere informazioni scrivendo a info@partitodemocraticovarese.it.

domenica 25 novembre 2012

Primarie, i risultati a Solbiate

Post telegrafico, solamente per comunicare i risultati.

138 votanti, nuovo record per Solbiate, dove si era fermi a 130.

Ha vinto Renzi, con 62 preferenze (44,9%). Seguono Bersani con 50 (36,2%), Vendola con 17 (12,3%), Puppato con 9 (6,5%) e Tabacci con 0.

Un ringraziamento particolare a tutti i volontari che hanno permesso che si realizzasse questa bella giornata di democrazia e partecipazione.

lunedì 19 novembre 2012

Che cosa ho capito sui gassificatori

Avrete letto tutti dell'idea di costruire un gassificatore a Solbiate (qui l'articolo di VareseNews). 
Come prima cosa, per farmi un'idea un po' più precisa, ho discusso con Gianluca Ruggieri - che ringrazio -, Ricercatore dell'Università dell'Insubria e membro della commissione del corso di Master RIDEF del Politecnico di Milano.

Gianluca, puoi spiegare a una persona come me, che non ha competenze tecniche particolari, che cos'è un gassificatore?


Partiamo da un concetto, quello di combustione. In termini tecnici la combustione è un processo in cui un combustibile viene combinato con un comburente, normalmente l'ossigeno presente nell'aria. Alla fine del processo, ogni singolo atomo che compone il combustibile si combina con l'ossigeno; ad esempio tutto il carbonio C diventa anidride carbonica CO2 e tutto l'idrogeno H diventa acqua H2O. Se il combustibile presenta molecole complesse o lunghe, è necessario prima che queste molecole si spezzino in molecole più semplici. Se, invece, bruci della legna in un caminetto, i due processi sono contemporanei; lo stesso succede in un inceneritore di rifiuti classico, o in una centrale a biomassa legnosa tradizionale. 

Un gassificatore è un impianto in cui si svolgono due processi separatamente: in un primo step si scalda il combustibile in presenza di poco ossigeno, ottenendo molecole leggere, tipicamente metano e altri gas idrocarburi semplici. In un secondo step, questa miscela di gas viene messa a contatto con grandi quantità di ossigeno e quindi viene di fatto combusta.

Nel caso del gassificatore, sembra che il processo sia più semplice.


Infatti, se l'impianto è fatto bene non dovrebbe portare a emissioni nocive particolari: la legna è di per se una materia prima facile da bruciare (rispetto a rifiuti) perché è meno irregolare. Inoltre in un gassificatore si possono controllare le condizioni in tempo reale.


Fino a questo punto ci hai dato solo buone notizie, come ha fatto il nostro sindaco, recentemente, a mezzo stampa. Anche se ci sembra di rilevare un'incongruenza riguardante la combustione...


Esatto: nel pezzo di VareseNews c'è scritto che nei gassificatori non avviene il processo di combustione, ma non è così, perché avviene la combustione di gas. E ci sono emissioni di CO2.


Spesso si sente parlare di "filiera corta", in questo caso della legna. Non alberi abbattuti ma «in forma di pellet o di sottobosco», leggiamo. 


Chi assicura che non saranno abbattuti alberi? E, nel caso opposto, da dove viene acquistato il pellet? Viene dalla Bielorussia o dalla Valcuvia? Ci sono contratti a lungo termine? Perché tutto quello che viene portato da lontano arriva su camion e quindi si genera traffico ed emissioni da motore diesel.


Messa giù così, la situazione sembra essersi capovolta. Dove sono gli aspetti positivi? Un risparmio economico - «del 50% per gli edifici comunali e del 30% per quelli privati» - è realizzabile?


Ovviamente questo è possibile, dipende dalla potenza dell'impianto. Al momento la produzione di energia elettrica in questo modo è conveniente, in virtù degli incentivi pubblici. Il calore prodotto anzichè essere disperso, può essere utilizzato per riscaldare edifici. Ovviamente questo vale soprattutto per l'inverno. In estate se ne recupera una parte limitata, per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria.

   
E nel caso non fosse più economico, è corretto sostenere che in ogni caso queste strutture non possono essere trasformate «in un inceneritore di rifiuti o in un altro tipo di centrale»?

In realtà, tecnicamente, tutto è possibile. Ovviamente ci sono procedure di autorizzazione complesse, ma non si può dire che la cosa non sia possibile. In definitiva, quindi, bisogna valutare tutti gli impatti, non solo quello che esce dalla ciminiera, e capire cosa succede se per caso dovesse aumentare il prezzo della legna.


S.

mercoledì 14 novembre 2012

Voci noiose a Solbiate


Il mio filosofo preferito, Forrest Gump, diceva che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. È una frase geniale, perché il suo senso viene stabilito da chi legge: gli ottimisti sono elettrizzati, i pessimisti atterriti e i cosiddetti realisti ci vedono la conferma che tutto è stabilito dal caso. C’è sempre però un margine di indefinito che in un modo o nell’altro attira. Mi sa però che Forrest non è mai stato a Solbiate Olona e non si è mai intrattenuto con i nostri notabili e con le loro chiacchiere scontate e ripetute, i loro autoincensamenti, la loro indefessa volontà di attaccare l’avversario, possibilmente sul piano personale. Faccio ammenda su quest’ultima parte, l’ho fatto anche io un paio di volte e ho utilizzato dei termini forti. A mia discolpa posso dire che non erano rivolti alle persone ma alle loro decisioni, in ogni caso è una cosa che credo non farò mai più. Rende antipatici e soprattutto annoia.
Difatti, quando ho letto l’ultimo numero della “Voce solbiatese” la mia impressione è stata proprio questa: “che palle!”. Un numero stampato apposta per attaccare l’avversario politico, spesso sul piano personale, e per incensare la figura mitologica del nostro sindaco, cui manca solo di essere elevato agli altari quando è ancora in vita, tipo Padre Pio o Madre Teresa. Apro una piccola parentesi: la personalizzazione della politica e la sua centralizzazione è già passata di moda e ha lasciato dietro di sé i disastri che conosciamo, lasciate perdere e guardate avanti.
Non entro nel dettaglio delle critiche rivolte alla minoranza in consiglio, saranno loro a farlo se lo ritengono opportuno. Posso dire che spesso ci siamo uniti alle critiche o le abbiamo provocate: la nostra posizione riguardo al CAG e alla piscina è nota, crediamo che la vicenda che ha riguardato Yacine Sall si poteva gestire meglio e in generale siamo stati sempre contrari alla volontà della nostra amministrazione di assecondare i privati a scapito della collettività. Se adesso vi sentite sfuggire dalle mani il consenso della associazioni forse un motivo ci sarà. Direte, nel migliore dei casi, che la congiuntura internazionale, il patto di stabilità e la stretta economica complessiva non lasciava altra scelta, mentre nel peggiore dei casi ci darete nuovamente degli idioti oppure dei falliti, come avete recentemente fatto con la minoranza in consiglio. Una cosa è certa, la vostra capacità dialettica è molto povera, perché quando passi all’insulto vuol dire che hai finito gli argomenti.
Ci sono alcune cose però su cui volevo soffermarmi, soprattutto il tentativo, peraltro non nuovo (ripeto, non c’è niente che possa sorprendere), di far passare come una vostra vittoria qualcosa che evidentemente non lo è: la piscina secondo voi doveva riaprire dopo nove giorni e non dopo nove mesi; il CAG è stato chiuso per far posto ai privati e non per salvaguardare l’integrità educativa dei nostri ragazzi; la difesa dell’acqua pubblica non è certo una cosa che vi siete inventati voi, anzi. Volevo ricordare all’editorialista della Voce, chiunque esso sia, che alla riunione a Varese per organizzare la raccolta firme per il referendum di abrogazione della legge c’eravamo io e Antonello Colombo di Progetto Solbiate, che più di tutti si è prodigato per far andare in porto questo tentativo. Non c’erano altri esponenti della vita politica solbiatese, men che meno qualcuno del gruppo amministrativo in carica. Di più, avevamo chiesto una presa di posizione ufficiale da parte dei nostri amministratori contro la privatizzazione dell’acqua ma ovviamente non siamo stati ascoltati.
Vogliamo poi parlare di partiti? C’è già qualcuno a Solbiate che considera criminale chiunque abbia una tessera di partito, neanche fossimo affiliati alla malavita organizzata, ci mancava anche (nemmeno questa è una novità) di essere accusati delle malefatte vere o presunte dei nostri partiti di riferimento, come se fossimo dei decerebrati senza volontà che possono solo obbedire. Il PD è stato troppo timido nel difendere l’acqua pubblica, mentre altri partiti, tra cui il PdL, erano invece sostanzialmente a favore della privatizzazione. Questo però non ha impedito che ci fosse una mobilitazione trasversale ai partiti contro la privatizzazione dell’acqua. Dire: “voi siete a favore della privatizzazione perché i vostri partiti lo sono, mentre noi siamo contrari perché non abbiamo partiti sopra la testa” è una stupidaggine, smentita clamorosamente dalla realtà dei fatti. Senza contare che almeno un paio di assessori sono del PdL, anche se il simbolo del partito alle ultime elezioni è andato ad altri. Ricordo benissimo la lettera scritta ai loro referenti territoriali dalla sezione solbiatese del PdL, di cui facevano parte i suddetti assessori, che criticava pesantemente (e giustamente) la scelta dell’assegnazione del simbolo. Quindi neanche l’amministrazione è “immune” dal riconoscersi in qualche partito, pertanto se fosse vera (ma non lo è) la vostra teoria vorrebbe dire che anche un paio di assessori sono dei decerebrati che prendono ordini da altri, ma non è così.
L’ultima cosa, questa davvero strana, riguarda la totale assenza nella vostra filippica di qualsiasi cosa riguardi il PGT, che evidentemente non è tra le cose di cui vi vantate. In questo caso non posso che darvi ragione, non c’è proprio niente di cui vantarsi.
Ma veniamo al succo di tutta la questione, perché questo attacco al grido “siete dei bugiardi falliti”? Per avere consenso, evidentemente. Pensate che la ragione sia di chi grida più forte, di chi mostra più muscoli, di chi possiede le armi della propaganda. Tra queste senza dubbio c’è l’azzeramento dell’IMU: chi se ne frega se il comune rischia di andare in difficoltà per le mancate entrate, l’importante è che ci rivotino. Vogliamo poi parlare delle opere di compensazione di Pedemontana? Meglio di no.
Sono un idiota fallito, ecco, me lo dico da solo, così vi risparmiate la fatica e non rischiate di annoiare la gente. Il vostro prossimo cioccolatino sarà probabilmente la riconferma in amministrazione (tempo fa avevo detto che avrebbe vinto il Movimento 5 stelle, ma ovviamente stavo scherzando), buon per voi. L’unica cosa che vi chiedo, se dovesse davvero capitare, è di sostituire chi scrive gli editoriali della Voce, perché davvero non si può reggere.

Ivan

sabato 10 novembre 2012

Ma le primarie, a Solbiate?

Tempi molto stretti per far partire tutta la macchina, ma ce l'abbiamo fatta.

Le primarie del centrosinistra, a questo giro, prevedono una registrazione che comporta il rilascio di una scheda personale, necessaria al momento della votazione. La registrazione può essere fatta sia al momento del voto, il 25 novembre, sia in momenti precedenti al voto. Siccome il procedimento di registrazione prevede alcuni passaggi, per evitare il formarsi di code terremo aperto "l'ufficio elettorale" in due occasioni precedenti al giorno delle primarie.

L'ufficio elettorale sarà aperto:

  • Durante la mattinata di domenica 11 novembre, presso la piazza di Solbiello. [Annullato a causa del maltempo].
  • Durante la mattinata di domenica 18 novembre, presso la piazza della Chiesa parrocchiale.
In base alle condizioni meteorologiche e all'afflusso di persone, valuteremo l'opportunità di prolungare l'orario di apertura anche nel primo pomeriggio. E' necessario presentarsi con il certificato elettorale e un documento di identità.

Le elezioni vere e proprie si terranno il 25 novembre e l'eventuale ballottaggio il 2 dicembre. In entrambe le date apriremo i seggi presso il Centro Socioculturale, in via Patrioti, 31.

Per qualsiasi chiarimento ci sono tre strade percorribili (meglio se in quest'ordine):
  1. scrivere un commento a questo post;
  2. mandare una mail a pdsolbiateolona@gmail.com;
  3. telefonare al 3487256031 (Stefano).
Oltre alle regole, però, c'è la discussione politica. E il blog rimane a disposizione dei contributi di tutti, anche di chi alle primarie non ci verrà. Ci sono i commenti e, appunto, la mail a cui scrivere.

S.

giovedì 1 novembre 2012

Cosa è successo al consiglio comunale di ieri

Sarà la vicinanza a un weekend lungo, sarà la scarsa partecipazione di pubblico e di amministratori - non erano presenti ben quattro consiglieri di maggioranza - il Consiglio Comunale di ieri rischia di finire velocemente nel dimenticatoio, nonostante siano successe alcune cose interessanti.
In primo luogo, la variazione di bilancio che è stata adottata ieri - di modesta entità -, comportando la verifica delle prospettive riguardanti il rispetto del patto di stabilità, ha messo in evidenza che sarà difficile che ciò avvenga. In particolare, il rispetto del patto sembra essere messo in serio dubbio da due elementi: un ulteriore taglio di 200.000 euro al bilancio comunale imposto dallo Stato - comunicato ieri, per il quale l'assessore Gadda si è detto molto amareggiato - e le difficoltà nell'escussione della fideiussione pari a un milione di euro legata alle questioni della piscina comunale. Gadda si è detto molto sfiduciato, ma il sindaco Melis ha garantito che l'escussione in sé non è in dubbio, sono in dubbio i tempi. Le minoranze hanno sottolineato un punto e cioè che il patto di stabilità poteva essere non rispettato negli anni scorsi senza incorrere in sanzioni gravi, così da effettuare investimenti che, nel tempo, avrebbero generato dei flussi di cassa (si è parlato soprattutto di efficienza energetica). E in effetti, per quanto non si possa tornare indietro nel tempo, l'escussione della fideiussione - se avverrà, quando avverrà - costituisce un'entrata straordinaria, che risolve solo temporaneamente il problema, a meno che non cambi il contesto economico europeo. In sostanza, se non si fanno investimenti, prima o poi, ci ritroveremo con il medesimo problema, nonostante la fideiussione, perché non sono garantiti dei flussi finanziari stabili in entrata.
Dal primo gennaio, è stato deciso ieri, il dott. Guerra non sarà più il nostro Segretario comunale (un saluto, dottor Guerra). L'amministrazione ha infatti proposto di rescindere la convenzione in atto per attivarne una nuova con il Comune di Canegrate. Risparmieremo qualche soldo, circa 4.000 euro all'anno, dato che al momento vengono spesi 24.485 euro e con la nuova convenzione ne spenderemo 20.535 euro. Ma il fatto che ieri l'amministrazione stessa non avesse fatto i conti precisi sulla cifra risparmiata, e il fatto che il risparmio sia di un importo tale che non sembra paragonabile a un'esperienza pluriennale di servizio in una determinata struttura, fanno intendere che vi siano, probabilmente, altri motivi, legati ai rapporti tra l'attuale Segretario comunale e l'amministrazione.
S.

martedì 30 ottobre 2012

Cancellato il progetto "Parco di Solbiate"?

E' la domanda che si fa l'associazione Iniziativa21058, in un post, che vi consigliamo di leggere cliccando qui.

domenica 5 agosto 2012

Questo bosco non c’è più



Hanno eliminato un bosco in via Varese, è quello che vedete qui sotto. Sette file per ventiquattro alberi fanno 168 alberi che non esistono più. Erano stati piantumati anni fa, erano cresciuti e stavano svolgendo, loro malgrado, il ruolo di separazione tra area industriale e area residenziale. 





Ho visto che i tronchi tagliati sono stati portati via dai camion di un impianto di teleriscaldamento di Tirano, per cui serviranno come biomassa per la produzione di energia elettrica per gli abitanti della Valtellina. Non può nemmeno sfuggire che l’area che vedete è una di quelle identificate nel nostro PGT come utilizzabile per la delocalizzazione delle aziende della valle. Oppure come generica area di sviluppo industriale. Certo gli alberi davano fastidio, in un modo o nell’altro. Può darsi infatti che l’attività fosse programmata, nel senso che si tratta di un’area destinata alla silvicoltura: si piantano gli alberi, si aspetta che crescano, si tagliano e poi si ripiantano. Una volta che l’area diventa industriale però la cosa non si potrà più fare e gli alberi non verranno ripiantati.
Lo confesso, sono sconsolato. Non riesco più nemmeno ad arrabbiarmi. Se c’è una precisa volontà da parte dei nostri amministratori presenti (e forse anche passati) a procedere alla sistematica distruzione del nostro paese, di cui fa parte anche la perdita delle attività agricole, penso che ci sia poco da fare. In municipio ci sarà forse qualcuno che sta brindando, che si sentirà orgoglioso di questa impresa. Che vi vada lo champagne di traverso, tutti quanti siete. 

Ivan Vaghi

mercoledì 1 agosto 2012

Bersani alla festa del Borgorino

Venerdì 3 agosto, alle ore 20, il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, sarà ospite della Festa Democratica del Borgorino, a Cassano Magnago, in via Sant'Anna.

Alle 21 Bersani interverrà alla Festa Democratica in località Schiranna, a Varese.

venerdì 13 luglio 2012

Solbiate non è un "Comune Riciclone"

Ho cercato sul dossier "Comuni ricicloni 2012" (elaborato da Legambiente su dati 2011) "Solbiate". Fin qui tutto bene, forse. Un risultato. "Solbiate O...". Nessun risultato. C'è Solbiate Arno, con una percentuale di differenziato del 67,6%, non c'è Solbiate Olona. Quest'anno, per potersi fregiare del titolo di "Comune riciclone" era necessario avere una percentuale di differenziato pari al 65%. L'asticella si è alzata, rispetto al recente passato, quando la soglia di accesso era pari al 60% e nonostante la legge preveda ancora una soglia pari al 60%. Saremo sospesi in quella terra di nessuno, tra il 60% e il 65%? No. Perché Legambiente ha comunque elencato "i comuni che, pur non raggiungendo il limite del 65% di RD necessario per essere Comune Riciclone, hanno soddisfatto l’obbligo di legge fissato per il 2011, ovvero il 60% di RD". E c'è Fagnano Olona, ma non Solbiate, il che significa che ci troviamo al di sotto della soglia del 60%, al di sotto dell'obbligo di legge fissato per il 2011.


Il rapporto tra Solbiate Olona e i rifiuti, negli ultimi anni, non è dei migliori. Solbiate entra a far parte della speciale classifica, per la prima volta, nel 2009, superando la soglia di allora (55%) con il 56,9% di raccolta differenziata e un valore di indice di buona gestione (che assume valori compresi tra zero e cento) pari a 64,35. Ma nel 2010 - su dati 2009 - Solbiate abbandona già la classifica, con livello soglia ancora al 55%. Nel 2011 - quindi con dati riferiti al 2010 - Solbiate riesce a spuntarla, nonostante il livello soglia sia stato alzato al 60%. La spuntiamo con un 60,5% di percentuale di differenziato e con un indice di buona gestione pari a 59,59: cinque punti in meno rispetto al 2009.


Arriviamo quindi al 2012 - su dati 2011 - e, come scritto sopra, Solbiate non raggiunge, di nuovo, il 60% di raccolta differenziata. 


Volendo schematizzare, il risultato sarebbe:
  • 2009: RD = 56,9% (Indice buona gestione = 64,35)
  • 2010: RD < 55% 
  • 2011: RD = 60,5% (Indice di buona gestione = 59,59)
  • 2012: RD < 60%
I dati di Legambiente descrivono un andamento altalenante della gestione dei rifiuti a Solbiate, che non permette di rilevare alcun trend di crescita. 


Per maggiori informazioni:

martedì 10 luglio 2012

Il bello del web (e dello sport)

Pubblichiamo una serie di commenti riguardanti la piscina comunale che, in questi giorni, sono stati lasciati su un post datato 16 marzo, così che il dibattito possa proseguire più facilmente:


Anonimo ha detto...
Piscina riaperta?

Ai solbiatesi con abbonamento swim Planet conviene dimenticarsi la triste vicenda e rassegnarsi. Chi ha sottoscritto un abbonamento trimestrale a fine novembre si trova in questa situazione:
Tassa d'iscrizione = persa
Abbonamento = sconto del 26% sul periodo non usufruito ma... SOLO sottoscrivendo un abbonamento ENTRO 20gg. anche se i corsi inizieranno a settembre. Ad esempio, nel caso di abbonamenti trimestrali per bambini il 26% di sconto sui 2/3 non usufruiti è inferiore allo sconto non residenti del 21% che NON è cumulabile con quello da ex abbonato Swim Planet.
Come dire, lo sconto è conveniente solo per i non residenti che vorranno sottoscrivere un abbonamento 3 mesi prima di vedere come sistemeranno l'impianto che al momento è in condizioni disastrose.
Sono sicuro che questa pre-apertura della sola reception con vista su una desolante vasca abbandonata, non serva a spazzare via in 20gg questo fastidioso obbligo di riconoscere qualcosa agli ex Swim Planet anche perché ai residenti non conviene a meno di aver sottoscritto un abbonamento il giorno prima della chiusura della piscina.
"La piscina riaprira' entro l'estate, anzi PRIMA!"
Probabilmente non si poteva fare di meglio, ma di fronte a questo risultato, dopo le belle parole e le promesse fatte in occasione dell'incontro pubblico, secondo me il consueto atteggiamento autocelebrativo è del tutto fuori luogo.
Anonimo ha detto...
Io rimango orgogliosamento a Gorla

Angela
Anonimo ha detto...
Ho letto su Varese news che il sindaco Melis definisce "sterili" le polemiche e le osservazioni di un genitore, il cui figlio fa parte della squadra agonostica di nuoto; il genitore ha semplicemente sottolineato come la promessa fatta di riaprire la piscina prima dell'inizio dell'estate sia stata disattesa. Come sempre sono i cittadini che fraintendono o non sono in grado di comprendere quello che i politici dicono. Suggerisco al signor sindaco di andare su youtube a rivedersi il filmato dell'assemblea pubblica che lo vede protagonista e dove ha dichiarato che la piscina avrebbe riaperto prima dell'estate. Anticipo quello che potrà replicare il sindaco (peraltro già dichiarato nell'articolo di Varese news): ... ma io non ho dato una data precisa...
Quello che vorrei umilmente dire al sindaco è che non c'è nulla di male a dire ".. scusate, sono stato troppo ottimista sulla data di riapertura della piscina.."; oppure, meglio ancora, prima di promettere fare le opportune verifiche in maniera tale da non creare false aspettative.
Credo che questo atteggiamento si rivelerà un boomerang, non solo per il sindaco, ma anche per l'avvio della nuova gestione della piscina.
Io sono fra quelli che ha aspettato sino all'ultimo, speranzoso di tornare a giugno a nuotare a Solbiate, prima di fare l'abbonamento a Gorla. Visto come stanno andando le cose credo di aver fatto la scelta giusta.
Francesco
Anonimo ha detto...
Gia', nessuna data precisa.... e che dire di questo comunicato del 24 maggio?
http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00907.aspx?arg=1015&id=6075

Memoria corta o fantasie della giornalista?
Anonimo ha detto...
Salve a tutti.
A titolo informativo segnalo che se andate nel sito della Sport Management non è fatta alcuna menzione circa l'aggiudicazione del bando per la gestione della piscina di Solbiate Olona. Non so se è una dimenticanza oppure la situazione contrattuale con il Comune non è ancora definita.
Sempre a titolo di cronaca la Sport Management aveva rilevato lo scorso mese di febbraio l'impianto di Brugherio (anch'esso ex Swim Planet). Dallo scorso mese di maggio l'impianto è chiuso. A sentire la Sport Management la responsabilità della chiusura è da attribuire al vecchio contratto stipulato dal Comune di Brugherio (ora commissariato) con Swim Planet.
Chi ci rimette in questi casi sono sempre e solo le persone che hanno sottoscritto l'abbonamento e non ne possono usufruire (va detto che la Sport Management sta cercando di aiutare gli abbonati dirottandoli su altri centri vicini tipo Monza).
Consiglio: prima di fare gli abbonamenti a Solbiate verificate che l'impianto sia funzionante ed agibile!
Anonimo ha detto...
Buongiorno,

mi sono informata la scorsa settimana presso la segreteria Sport Menagement a solbiate per un corso di nuoto per mia figlia di 8 anni,una lezione a settimana per tre mesi: costo PER RESIDENTI 154 euro + 40 eur iscrione; a gorla presso gestisport lo stesso corso per NON residenti 162 euro + 30 eur iscrizione!!! sono solo 8 euro di differenza al trimestre compensiva dell'assistenza gratuita negli spogliatoi di Gorla servizio NON previsto a Solbiate.

Anche a me è giunta voce sulla chiusura dell'impianto di Brugherio in gestione a sport menagement.

Angela
Anonimo ha detto...
http://www.sportmanagement.it/contenuto_spec.aspx?id=508

Fatta veloce ricerca
Anonimo ha detto...
In effetti hanno subito detto che l'intenzione era quella di realizzare una piscina pubblica molto piu' simile a un club privato. Mi pare che i prezzi siano sulla buona strada.
A parte la battuta, nel bando ha avuto un ruolo determinante la quota di affitto anche se l'altra societa' offriva sconti maggiori ai residenti.
Come dice qualcuno, "sono scelte", come il termine di 20gg per il 26% di sconto agli ex Swim Planet non cumulabile con lo sconto residenti.
Anonimo ha detto...
Credo che la struttura di Solbiate non sia idonea a diventare un club privato; è sufficiente paragonarla alla struttura ed i servizi di Gorla (termario, palestra, piscina e relativi corsi).
Oltretutto ricordo che il sindaco, nell'ormai famosa assemblea dello scorso inverno, dichiarò esplicitamente che all'Amministrazione di Solbiate non interessava avere un centro tipo Gorla o Tradate, ma era sufficiente riaprire la piscina così com'era e, forse, la piccola palestra.
Anonimo ha detto...
Sono d'accordo sull'impossibilita' di competere con una struttura nuova come quella di Gorla. Penso che una piscina come quella di Solbiate abbia nonostante tutto ancora un suo ruolo, l'importante è che ci sia la volontà di offrire un servizio decoroso compatibile con la struttura esistente senza manie di grandezza, non è certo questo il momento per delle cattedrali nel deserto. Questo piu' o meno fu ciò che disse il Sindaco in una delle sue dichiarazioni e mi trovò pienamente d'accordo. Come succede ogni volta a Solbiate (PGT escluso) le scelte durano il tempo di un mensile, a volte anche meno. Cambia il mese, cambia la copertina. Si passa da una seconda vasca al ripristiniamo dei campi da tennis al facciamo la piscina scoperta a non so quale altra recente idea.
C'è un pò di incoerenza, e non solo riguardo la piscina. Ho assisitito all'ultima riunione su Pedemontana e per l'ennesima volta il Sindaco ha ricordato come l'uscita di Solbiate sia stata voluta dalle passate amministrazione, una scelta scellerata contro la quale fino all'ultimo il Sindaco e la sua amministrazione si sono battuti per farla togliere ecc.ecc.. Non discuto sul fatto che sia giusto o sbagliato, mi sorprende che 4 giorni dopo si rechi in Caserma per brindare con i vertici NATO la collaborazione con il territorio e gli esempi portati dalle due parti sono stati: la scuola bilingue e... l'uscita Pedemontana.
Temo che tutte queste apparenti incoerenze nascano dall'ossessione di dimostrare che cio' che è stato fatto in passato è sbagliato e dall'incapacita' di chiudere una riunione senza gettare discredito sui predecessori. A me in questo momento preoccupa ciò che gli attuali amministratori fanno, ciò che è stato fatto, nel bene e nel male, lo conosco e per quanto al Sindaco sembrerà strano, sono capace di riconoscere autonomamente i meriti e i demeriti.
Speriamo davvero accantonino per un attimo questa ossessiva smania di rivalsa e si concentrino solo sulle azioni concrete da fare per questo nostro paese, perchè arrivare a fine mandato parlando ancora di ciò che hanno fatto gli altri mi sembra serva solo a distogliere l'attenzione su ciò che si fa o non si fa.

Alberto

lunedì 2 luglio 2012

Idee per una diversa gestione del territorio. E qualche dato preoccupante.


Il territorio, ve lo ricordate? E quelli che erano radicati sul territorio, ve li ricordate? Che ci facevano, radicati sul territorio, ancora non lo abbiamo ben capito. Lo consumavano, probabilmente, se pensiamo che in Lombardia, tra il 1999 e il 2007, la superficie urbanizzata è cresciuta di 27.849 ettari, pari a 3.481 ettari all’anno. Per farci un’idea possiamo pensare che un ettaro è pari a 2 campi da calcio a 11 giocatori. Quindi, ogni anno, in Lombardia, abbiamo consumato più di 1.700 campi da calcio.
Un recente articolo scritto da Paolo Pileri e Elena Granata, pubblicato suAgriregionieuropa, esamina il rapporto tra dimensioni dei Comuni (per dimensioni intendiamo il numero di abitanti) e consumo di suolo. L’immagine della metropoli onnivora, che si spande a macchia d’olio oltre i propri confini, è un’immagine sbagliata: i piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, hanno avuto responsabilità decisive, su questo fronte. Una fotografia ai Comuni italiani ci permette di capire da dove derivano queste responsabilità: «oltre il 70% dei comuni italiani è piccolo e ha in carico oltre metà del paesaggio del nostro Paese (54%) con solo il 17% della popolazione residente. Metà Italia è polverizzata in 5.683 “microunità di paesaggio” con una media di 2.874 ettari l’una. L’altra metà invece è fatta di 2.409 comuni di circa 5.757 ettari l’uno». I Comuni italiani appaiono perciò divisi in due grandi famiglie, ed è interessante vedere «come ognuna di queste si comporta rispetto all’uso del suolo, che rappresenta la risorsa sulla quale, come abbiamo detto, i comuni sviluppano gran parte della loro politica locale. Il piano urbanistico ne è lo strumento di regolazione».
In questo senso, «le compagini politiche si fanno carico delle aspettative pubbliche, delle esigenze sociali ma sono anche collettori di interessi privati che spingono per vedere di massimizzare la rendita fondiaria. In Italia, infatti, il sistema urbanistico è da sempre stato condizionato da tale rendita che è spesso sopravvissuta come motore degli accordi opachi a livello locale». E questo è un punto di debolezza delle amministrazioni locali, soprattutto se scarsamente attrezzate.
Esaminando i dati, Pileri e Granata rilevano che «tra il 1999 e il 2007 la superficie urbanizzata in Lombardia è cresciuta di 27.849 ettari (3.481 ha/anno). Il 40,8% di questo aumento è stato generato da quei 1.086 piccoli comuni. I comuni piccolissimi, quelli con meno di 2.000 abitanti (6,3% della popolazione), sono stati responsabili del 13,6% della nuova superficie urbanizzata. I dati ci mostrano soprattutto che il contributo da parte dei piccoli comuni al consumo di suolo è tra i più alti. Ciò viene dimostrato, ad esempio, dai valori assunti dall’indicatore di urbanizzazione procapite nelle diverse classi di ampiezza demografica dei comuni. Nei comuni con meno di 2.000 abitanti, per ogni nuovo residente si consumano 681 mq. di suolo, mentre in un comune con 50.000 abitanti lo stesso nuovo residente richiede minor suolo libero per insediarsi (332) e addirittura in una città con più di 100.000 abitanti, il consumo per ogni nuovo residente è di 191 metri quadri. [...] Nei comuni con meno di 5.000 abitanti il costo insediativo, misurato in terre agricole perse, è molto più elevato rispetto ai comuni medio-grandi. Questa dissipazione procapite aumenta man mano che ci si sposta verso comuni più piccoli. Nel caso dei comuni con meno di 500 abitanti si registra addirittura la contraddizione per cui a una diminuzione di popolazione corrisponde una produzione edilizia e una perdita di suolo agricolo che non risponde ad alcuna domanda insediativa».
I rimedi a questa situazione stanno nell’incidere nel rapporto che si instaura tra portatori di interessi privati e chi, invece, deve garantire la tutela di beni comuni. E in questo senso, anche la dimensione dei Comuni è decisiva, come abbiamo detto sopra. Alcuni esempi, le «buone notizie», non mancano. Noi ne raccontiamo due.
Il primo caso è quello di Cernusco sul Naviglio, una città di 31.000 abitanti, alle porte di Milano. Ricadiamo, quindi, all’interno della famiglia dei «grandi Comuni» italiani e l’impronta che l’amministrazione di Eugenio Comincini è stata chiaramente a tutela del territorio, slegando il rapporto perverso che esiste tra oneri di urbanizzazione e spesa corrente:
Dalle porte di Milano, ci siamo spostati a Uggiate Trevano, che sta qui:
4.300 abitanti, Uggiate Trevano si trova a metà strada tra Varese e Como, in provincia di Como. Alle sue spalle, la Svizzera. Intorno, invece, l’Unione di Comuni «Terre di frontiera», costituita insieme a Bizzarone (1.500 abitanti), Ronago (1.600 abitanti) e Faloppio (3.900 abitanti). Secondo le nostre categorie, quattro piccoli comuni, che dieci anni fa hanno deciso di rinforzare la cooperazione nella gestione di alcuni servizi, per risparmiare e per migliorarne la qualità. All’appello manca solo l’Ufficio tecnico. E quindi, la gestione del territorio? Beh, questa storia ce la facciamo raccontare direttamente da Fortunato Turcato, sindaco di Uggiate Trevano:

Fonte: onthenord.com