martedì 23 settembre 2014

Live report - Previsioni e annunci

Reduci da un consiglio senza minoranze, a causa delle modalità illegittime di convocazione, il consiglio comunale del 22 settembre si è aperto con le giustificazioni del sindaco il quale ha sostenuto che l'errore nella convocazione sia stato un banale errore di battitura. Ci si è dimenticati di aggiungere "Stra" a "Ordinario". "Ma d'altra parte, se qualcuno mi chiama Pasquale Melis, lo si sa che sono sempre io, anche se non mi chiamo Pasquale" - più o meno il paragone è stato questo. C'è comunque da precisare che alcuni punti all'ordine del giorno non potevano essere discussi in seduta straordinaria, a differenza di quanto sostenuto dal sindaco. Insomma, il pasticcio c'è stato, ed è evidente a tutti.

Detto questo, il punto di discussione principale ha riguardato il bilancio di previsione, per l'anno 2014 e triennale. L'assessore Martina ha introdotto la discussione illustrando i principi contabili di bilancio e spiegando che la maggiore imposizione fiscale ottenuta tramite l'innalzamento dell'addizionale IRPEF e l'applicazione della TASI è stata necessaria per salvaguardare l'equilibrio di bilancio. Altre sottolineature hanno riguardato la riduzione di investimenti nel bilancio pluriennale sempre per rispettare i criteri contabili e la pressocché certa (nelle parole dell'amministrazione) nuova entrata che sarà generata dalla farmacia comunale che aprirà presso l'Iper tra fine 2014 e inizio 2015.

Dividerò schematicamente in due le principali osservazioni e quel che si è capito sulla base delle domande fatte dai due gruppi di minoranza:

Una buona idea
Abbiamo capito che i soldi che tramite il progetto del Governo #scuolenuove sono stati sbloccati dal patto di stabilità, per gli anni 2014 e 2015, saranno investiti per migliorare l'efficienza energetica della palestra delle scuole medie, attraverso un intervento sui serramenti. Specifichiamo che si tratta di soldi del comune di Solbiate, che questo ha già in cassa ma non può spendere per colpa del patto di stabilità. Il governo ha concesso lo sblocco di queste risorse per un ammontare di 154mila euro per il 2014 e 153mila euro per il 2015. Nel bilancio sono state così ripartite: 90mila euro per il 2014 sotto la voce "Incarichi professionali esterni" e 217mila euro per il 2015 sotto la voce "Acquisizione di beni immobili". C'è un po' di confusione, diciamo, anche se l'assessore Caprioli ha assicurato che i lavori partiranno, molto probabilmente nel 2015.
Un'altra "Acquisizione di beni immobili" riguarda la piscina, per un totale di 150mila euro. In realtà si tratta di una richiesta avanzata dall'attuale gestore, e soddisfatta, per alcuni interventi sulla struttura. In entrambi i casi si dice "acquisizione di beni immobili", ma si tratta di interventi su di essi.
In tema di piscina, e di campi da tennis, a che punto siamo con la fideiussione? Non si sa, a bilancio non è stata messa, "siamo in attesa della giustizia: continuano a rimandare, ma siamo fiduciosi", ha dichiarato il sindaco". 

Buongiorno Solbiate
Il gettito previsto dall'applicazione della TASI è stato calcolato applicando l'aliquota a tutti i redditi, senza depurarlo dagli importi inferiori ai 12 euro, che corrisponde alla soglia al di sotto della quale non si paga il tributo. 
Non esiste un'analisi di mercato a sostegno dell'investimento nella nuova farmacia comunale. Se posso permettermi, si tratta di un fatto piuttosto grave, dato che qualsiasi tipo di investimento dovrebbe essere supportato da un'attenta analisi che non si fermi al "la farmacia di roccafritta genera utili perciò anche la nostra", oppure al "siccome all'Iper c'è tanta gente, tanti compreranno farmaci". L'investimento è rischioso, e ci auguriamo che vada a buon fine. 

Da qui ho smesso di prendere appunti, perché la discussione si è avvitata su quanto successo tra fine giugno e settembre tra maggioranza e minoranze, rispetto all'applicazione dei nuovi tributi locali. In realtà tra fine giungo e inizio settembre non è successo nulla, dato che le minoranze (anche extraconsigliari) sono state convocate a fine giugno per discutere del bilancio, senza sottoporre loro uno straccio di dato, al quale l'amministrazione, al contrario, ha sicuramente accesso. Si è perciò discusso su proposte di principio e non numeriche, in quell'occasione, lasciandosi con l'impegno da parte dell'amministrazione di fornire qualche numero e qualche ipotesi, e da parte delle minoranze a condividere nuovamente un percorso (ma su basi numeriche). In realtà non è successo più nulla, se non che il sindaco, poche settimane dopo, ha annunciato a mezzo stampa le nuove tariffe (più basse di quelle che poi ha dovuto applicare), dicendo che le minoranze potevano guardare il bilancio 2013 per avanzare le loro proposte.
La fallacia dell'argomento sta proprio nella discrepanza tra gli annunci del sindaco e le tariffe realmente applicate: nemmeno l'amministrazione è stata in grado di fare previsioni accurate, pur disponendo non solo del bilancio 2013, ma di un sacco di altri dati. 

Ma la politica è anche questo, d'altra parte. 

giovedì 11 settembre 2014

Live Report - Oppositor non porta pena

La domanda sorge spontanea (copyright Pazzaglia, chi era ragazzo negli anni '80 apprezzerà la citazione): ha senso fare opposizione a Solbiate Olona? Il ruolo dell'opposizione non è rompere le scatole alla maggioranza ma aggiungere spazi operativi all'azione amministrativa, facendo presente le lacune, proponendo eventuali variazioni alle decisioni da prendere, portando all'attenzione situazioni dimenticate o trascurate. Nonché esercitare un contropotere legislativo all'azione di chi amministra. Tutte queste belle cose hanno però un limite che a Solbiate sembra insormontabile: è necessario cioè che la maggioranza accetti il ruolo dell'opposizione e gli dia il giusto peso.
Nel consiglio comunale del 9 settembre l'opposizione non era nemmeno presente. Il motivo è molto semplice: la convocazione e quindi la modalità di svolgimento del consiglio erano illegittime, quindi illegali. Pensiero comune dei nostri amministratori: who cares? (dall'americano: chi se ne fotte?) A Solbiate ormai è chiaro che esiste una ristrettissima oligarchia di persone che prende tutte le decisioni e agisce motu proprio (come il papa), cioè senza chiedere il parere di niente e di nessuno, disinteressandosi delle regole di convivenza e a quanto pare anche di quelle normative. Il vantaggio di vivere alla periferia dell'impero, come succede a Solbiate, è che nessuno chiederà mai conto ai potentati locali di quello che fanno e di come si comportano. Il risultato, chissà com'è, è che c'è sempre qualcuno che se ne approfitta. Per cui, who cares? il reggente del granducato di Solbiate Olona potrà sempre comportarsi come meglio crede tanto nessuno sentirà mai la necessità di farlo smettere, né di fatto avrà il potere di farlo, tanto meno quattro consiglieri di opposizione per quanto eletti per volontà popolare.
Quindi torno alla domanda iniziale, quella spontanea: che senso ha fare opposizione? Perlomeno che senso ha farla in questo luogo sperduto tra autostrade e centri commerciali? Per inciso, chi ha letto un minimo di psicologia sociale vi ha sicuramente identificato due elementi chiave di alienazione, ma questo è un altro discorso. Probabilmente non ha nessun senso, e la mancata presenza in aula della minoranza ne ha dato una dimostrazione simbolica più che evidente. Perché non ha senso fare opposizione se chi governa non riconosce il tuo ruolo, se ti vede esclusivamente come un nemico e se pensa a te solo per trovare il modo di ridicolizzarti, calunniarti o farti tacere in qualche modo attraverso poster e articoli farlocchi sui giornali.
Incidentalmente nel consiglio comunale sono state anche prese delle decisioni. Sbagliate, ovviamente. Il prode Stefano spiega perché (qui trovate anche tutti i numeri). Su una cosa però non sono d'accordo con lui, cioè che la giustizia fiscale è difficile da ottenere. A parere mio non lo è, anzi, è una cosa molto semplice, basta volerlo fare. Si parte da una prima idea di base, che è quella di proteggere il più possibile chi è in difficoltà o chi è a rischio di diventarlo. Si aggiunge la seconda idea di base, che è quella di recuperare quello che non si incassa da chi ha di meno facendoselo dare da chi ha di più. Il resto sono numeri da mettere in sequenza.
La politica fiscale del granduca di Solbiate invece è esattamente opposta, cioè creare un'ampia zona di contribuzione fiscale che agevola chi ha redditi più alti e penalizza chi li ha più bassi. Sarà perché le linee rette, equazione semplice, sono più facili da scrivere di quelle curve, che necessitano l'uso di incognite elevate al quadrato. C'è chi non è avvezzo all'analisi matematica e questo si può capire, però da un assessore al bilancio non ce lo aspettiamo visto che ha la responsabilità di gestire i soldi delle persone e di conseguenza della comunità. Si vede che aveva altro da fare oppure, più probabilmente, ha eseguito degli ordini. In fondo, who cares? non è mica un problema suo. Mi viene da pensare che di tutto avevamo bisogno tranne che di regalare mensilmente una indennità piena a una persona che deve solo eseguire ordini.

Pertanto buona fortuna agli oppositori, compito ingrato, inutile e bersagliato da fesserie e comunicati stampa. Avete la mia comprensione, per quello che vale.