venerdì 13 luglio 2012

Solbiate non è un "Comune Riciclone"

Ho cercato sul dossier "Comuni ricicloni 2012" (elaborato da Legambiente su dati 2011) "Solbiate". Fin qui tutto bene, forse. Un risultato. "Solbiate O...". Nessun risultato. C'è Solbiate Arno, con una percentuale di differenziato del 67,6%, non c'è Solbiate Olona. Quest'anno, per potersi fregiare del titolo di "Comune riciclone" era necessario avere una percentuale di differenziato pari al 65%. L'asticella si è alzata, rispetto al recente passato, quando la soglia di accesso era pari al 60% e nonostante la legge preveda ancora una soglia pari al 60%. Saremo sospesi in quella terra di nessuno, tra il 60% e il 65%? No. Perché Legambiente ha comunque elencato "i comuni che, pur non raggiungendo il limite del 65% di RD necessario per essere Comune Riciclone, hanno soddisfatto l’obbligo di legge fissato per il 2011, ovvero il 60% di RD". E c'è Fagnano Olona, ma non Solbiate, il che significa che ci troviamo al di sotto della soglia del 60%, al di sotto dell'obbligo di legge fissato per il 2011.


Il rapporto tra Solbiate Olona e i rifiuti, negli ultimi anni, non è dei migliori. Solbiate entra a far parte della speciale classifica, per la prima volta, nel 2009, superando la soglia di allora (55%) con il 56,9% di raccolta differenziata e un valore di indice di buona gestione (che assume valori compresi tra zero e cento) pari a 64,35. Ma nel 2010 - su dati 2009 - Solbiate abbandona già la classifica, con livello soglia ancora al 55%. Nel 2011 - quindi con dati riferiti al 2010 - Solbiate riesce a spuntarla, nonostante il livello soglia sia stato alzato al 60%. La spuntiamo con un 60,5% di percentuale di differenziato e con un indice di buona gestione pari a 59,59: cinque punti in meno rispetto al 2009.


Arriviamo quindi al 2012 - su dati 2011 - e, come scritto sopra, Solbiate non raggiunge, di nuovo, il 60% di raccolta differenziata. 


Volendo schematizzare, il risultato sarebbe:
  • 2009: RD = 56,9% (Indice buona gestione = 64,35)
  • 2010: RD < 55% 
  • 2011: RD = 60,5% (Indice di buona gestione = 59,59)
  • 2012: RD < 60%
I dati di Legambiente descrivono un andamento altalenante della gestione dei rifiuti a Solbiate, che non permette di rilevare alcun trend di crescita. 


Per maggiori informazioni:

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il dato positivo del 2009 si riferisce alla gestione del 2008. nel giugno 2009 abbiamo avuto le elezioni col risultato che ben conosciamo: non ho menzione di alcuna significativa attività dell'assessorato all'ambiente dal quel giorno ad oggi.

Anonimo ha detto...

Stefano, scusa ma non sono riuscito a commentare prima. I dati in tuo possesso, per Solbiate, sono falsati da due fatti,uno casuale e uno storico. Non so per quale motivo alcuni Comuni della valle, tra cui il nostro, quest'anno non sono riusciti a comunicare i dati aggiornati infatti, il dato reale, per il nostro paese, oggi è pari al 61%. Questo dato è ulteriormente falsato in negativo dalla quantità di rifiuti che raccogliamo dalla caserma. Ti sembrerà strano ma l'enorme quantità di rifiuti prodotti alla Mara vengono imputati al nostro Comune, che per scelta è titolare dello smaltimento,senza però tener conto, nei conteggi in percentuale, del numero effettivo delle persone che producono rifiuti. Il dato utilizzato infatti è solo quello della popolazione residente e questo falsa in modo particolare il dato sulla produzione pro capite.
Sono anni che questo fatto viene comunicato agli enti competenti ma puntualmente ignorato.
Senza tutto questo il nostro dato sarebbe molto più alto del 61%.
Si, mi puoi rispondere che il Comune potrebbe obbligare la caserma a smaltire in proprio, ma... avrebbe senso?

Antonello Colombo

Anonimo ha detto...

Mi chiedo se lo smaltimento rifiuti della Caserma sia un costo o un guadagno. I rifiuti smaltiti vengono in qualche modo quantificati separatamente oppure vengono conferiti con quelli del resto del Comune? Considerando che Solbiate deve anche esporsi economicamente, se non ci fosse un ritorno economico direi che avrebbe senso costringerli a smaltirsi i loro rifiuti autonomamente, no?