mercoledì 14 novembre 2012

Voci noiose a Solbiate


Il mio filosofo preferito, Forrest Gump, diceva che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. È una frase geniale, perché il suo senso viene stabilito da chi legge: gli ottimisti sono elettrizzati, i pessimisti atterriti e i cosiddetti realisti ci vedono la conferma che tutto è stabilito dal caso. C’è sempre però un margine di indefinito che in un modo o nell’altro attira. Mi sa però che Forrest non è mai stato a Solbiate Olona e non si è mai intrattenuto con i nostri notabili e con le loro chiacchiere scontate e ripetute, i loro autoincensamenti, la loro indefessa volontà di attaccare l’avversario, possibilmente sul piano personale. Faccio ammenda su quest’ultima parte, l’ho fatto anche io un paio di volte e ho utilizzato dei termini forti. A mia discolpa posso dire che non erano rivolti alle persone ma alle loro decisioni, in ogni caso è una cosa che credo non farò mai più. Rende antipatici e soprattutto annoia.
Difatti, quando ho letto l’ultimo numero della “Voce solbiatese” la mia impressione è stata proprio questa: “che palle!”. Un numero stampato apposta per attaccare l’avversario politico, spesso sul piano personale, e per incensare la figura mitologica del nostro sindaco, cui manca solo di essere elevato agli altari quando è ancora in vita, tipo Padre Pio o Madre Teresa. Apro una piccola parentesi: la personalizzazione della politica e la sua centralizzazione è già passata di moda e ha lasciato dietro di sé i disastri che conosciamo, lasciate perdere e guardate avanti.
Non entro nel dettaglio delle critiche rivolte alla minoranza in consiglio, saranno loro a farlo se lo ritengono opportuno. Posso dire che spesso ci siamo uniti alle critiche o le abbiamo provocate: la nostra posizione riguardo al CAG e alla piscina è nota, crediamo che la vicenda che ha riguardato Yacine Sall si poteva gestire meglio e in generale siamo stati sempre contrari alla volontà della nostra amministrazione di assecondare i privati a scapito della collettività. Se adesso vi sentite sfuggire dalle mani il consenso della associazioni forse un motivo ci sarà. Direte, nel migliore dei casi, che la congiuntura internazionale, il patto di stabilità e la stretta economica complessiva non lasciava altra scelta, mentre nel peggiore dei casi ci darete nuovamente degli idioti oppure dei falliti, come avete recentemente fatto con la minoranza in consiglio. Una cosa è certa, la vostra capacità dialettica è molto povera, perché quando passi all’insulto vuol dire che hai finito gli argomenti.
Ci sono alcune cose però su cui volevo soffermarmi, soprattutto il tentativo, peraltro non nuovo (ripeto, non c’è niente che possa sorprendere), di far passare come una vostra vittoria qualcosa che evidentemente non lo è: la piscina secondo voi doveva riaprire dopo nove giorni e non dopo nove mesi; il CAG è stato chiuso per far posto ai privati e non per salvaguardare l’integrità educativa dei nostri ragazzi; la difesa dell’acqua pubblica non è certo una cosa che vi siete inventati voi, anzi. Volevo ricordare all’editorialista della Voce, chiunque esso sia, che alla riunione a Varese per organizzare la raccolta firme per il referendum di abrogazione della legge c’eravamo io e Antonello Colombo di Progetto Solbiate, che più di tutti si è prodigato per far andare in porto questo tentativo. Non c’erano altri esponenti della vita politica solbiatese, men che meno qualcuno del gruppo amministrativo in carica. Di più, avevamo chiesto una presa di posizione ufficiale da parte dei nostri amministratori contro la privatizzazione dell’acqua ma ovviamente non siamo stati ascoltati.
Vogliamo poi parlare di partiti? C’è già qualcuno a Solbiate che considera criminale chiunque abbia una tessera di partito, neanche fossimo affiliati alla malavita organizzata, ci mancava anche (nemmeno questa è una novità) di essere accusati delle malefatte vere o presunte dei nostri partiti di riferimento, come se fossimo dei decerebrati senza volontà che possono solo obbedire. Il PD è stato troppo timido nel difendere l’acqua pubblica, mentre altri partiti, tra cui il PdL, erano invece sostanzialmente a favore della privatizzazione. Questo però non ha impedito che ci fosse una mobilitazione trasversale ai partiti contro la privatizzazione dell’acqua. Dire: “voi siete a favore della privatizzazione perché i vostri partiti lo sono, mentre noi siamo contrari perché non abbiamo partiti sopra la testa” è una stupidaggine, smentita clamorosamente dalla realtà dei fatti. Senza contare che almeno un paio di assessori sono del PdL, anche se il simbolo del partito alle ultime elezioni è andato ad altri. Ricordo benissimo la lettera scritta ai loro referenti territoriali dalla sezione solbiatese del PdL, di cui facevano parte i suddetti assessori, che criticava pesantemente (e giustamente) la scelta dell’assegnazione del simbolo. Quindi neanche l’amministrazione è “immune” dal riconoscersi in qualche partito, pertanto se fosse vera (ma non lo è) la vostra teoria vorrebbe dire che anche un paio di assessori sono dei decerebrati che prendono ordini da altri, ma non è così.
L’ultima cosa, questa davvero strana, riguarda la totale assenza nella vostra filippica di qualsiasi cosa riguardi il PGT, che evidentemente non è tra le cose di cui vi vantate. In questo caso non posso che darvi ragione, non c’è proprio niente di cui vantarsi.
Ma veniamo al succo di tutta la questione, perché questo attacco al grido “siete dei bugiardi falliti”? Per avere consenso, evidentemente. Pensate che la ragione sia di chi grida più forte, di chi mostra più muscoli, di chi possiede le armi della propaganda. Tra queste senza dubbio c’è l’azzeramento dell’IMU: chi se ne frega se il comune rischia di andare in difficoltà per le mancate entrate, l’importante è che ci rivotino. Vogliamo poi parlare delle opere di compensazione di Pedemontana? Meglio di no.
Sono un idiota fallito, ecco, me lo dico da solo, così vi risparmiate la fatica e non rischiate di annoiare la gente. Il vostro prossimo cioccolatino sarà probabilmente la riconferma in amministrazione (tempo fa avevo detto che avrebbe vinto il Movimento 5 stelle, ma ovviamente stavo scherzando), buon per voi. L’unica cosa che vi chiedo, se dovesse davvero capitare, è di sostituire chi scrive gli editoriali della Voce, perché davvero non si può reggere.

Ivan

6 commenti:

Iniziativa 21058 ha detto...

E’ uno dei più grandi e divertenti films della filmografia italiana. Quell’Amici miei di Mario Monicelli che prendeva in giro quel modo di vivere e di divertirsi (m...a anche molto altro) propri di una certa ex-gioventù...a Solbiate si è ripetuta una delle scene più mitiche di Amici miei: “Qui buttiamo tutto giù!” “Qui si allarga la piazza e si stringe la strada!” “Qui si stringe la piazza e si allarga la strada!” ... Il tutto mentre i cittadini si chiedono perplessi cosa stia accadendo, cosa si farà, quando l’hanno deciso, chi l’ha deciso, dove. Insomma…: “Qui tutto giù” e stia zitto altrimenti metto una ics sulla tua casa e ti mando contro il "giornalino".

Anonimo ha detto...

Per fortuna che c'e' la NATO! Cavolo, mi spiace ma stiamo rasentando il ridicolo. Quattro pagine colorate e ben stampate per scrivere e comunicare ai non stupidi cittadini che:
- stiamo lavorando benissimo, in generale.
- tutto ciò che c'e' di sbagliato, così in generale, è colpa delle amministrazioni precedenti
- la NATO è la nostra salvezza, stringiamo la mano ai graduati e ai generali, citandoli nel testo (ma chi li conosce?), sfiliamo al loro fianco e banchettiamo insieme.
- il CAG è come il Leoncavallo, vandali e orde di barbari adolescenti lo hanno distrutto...seguendo i consigli degli educatori.
- altre precisazioni e auto compiacimenti...

Il punto che mi ha veramente indignato è quello sul CAG. Innanzitutto se parlate del Leoncavallo perchè ve lo ha raccontato Emilio Fede facendolo apparire come un covo di nullafacenti e casinisti vi sbagliate di grosso. E' un'associazione culturale che fa molte iniziative in tal senso, con idee ben precise, condivisibili o meno, ma non certo il fine ultimo del Leoncavallo è quello della distruzione e del vandalismo. Mi sa poi che quel poveretto che ha scritto l'articolo o non è mai stato al CAG oppure ha una visione veramente torbida di quelli che sono i servizi sociali e il bisogno di servizi sociali di una comunità. Io al CAG ci andavo, c'era chi spaccava tutto c'era chi riparava e c'erano dei giovani che stavano imparando a crescere; nell'ultimo periodo abbiamo fatto cineforum, corso di musica, festa in piazza corso di pittura e giocoleria...ci divertivamo e non si spaccava più nulla. Cito Barbara, Marcello e poi Matteo alcuni educatori, non sò a che agenzia facessero capo, ma sono stati piacevoli compagni in quel periodo, e con gli occhi di poi sapevano fare il loro lavoro. Creare gli spazi per l'aggregazione, creare incontri educare chi magari sembra fuori controllo e rompe il calcetto poi non lo romperà più. Spero solamente che chi ha scritto l'articolo lo ha fatto solamente per trovare una giustificazione (L'HAI TROVATA PROPRIO STUPIDA!)alla nuova destinazione dello stabile di quello che fu il CAG.
Paolo Galli

Anonimo ha detto...

Parafrasando Flaiano si potrebbe dire del nostro sindaco che "l'insuccesso gli ha dato alla testa".

Anonimo ha detto...

un volantino V.M. 14 che instiga alla violenza verbale quindi sig.ri dell'attuale maggioranza un pò più di bonton, educazione e di rispetto!
potrei firmarmi Pinuccia (visto che per qualcuno è un mito)oppure firmarmi il Legnaiolo (ma non taglio la legna) quindi mi firmo semplicemente per ironia sostituento la C togliendo la A :

Giraffa

Anonimo ha detto...

Non voglio pensar male ma gli insulti e il discredito hanno preceduto di poco l'annuncio di oggi riguardante la centrale a biomassa. Inizio a pensare alla solita penosa strategia utilizzata in tutte le assemblee pubbliche organizzate da questa amministrazione. Dapprima si utilizza una mitragliatrice pesante caricata a fango nel tentativo di gettare discredito e togliere credibilità. Subito dopo, con un tempismo perfetto, si sottopone una questione di grande interesse con questa frase: tratta da varesenews omiss... 'conclude Melis, augurandosi che «la discussione sia spoglia da condizionamenti ideologici o interessi di parte e che tenga conto solo degli interessi dei Solbiatesi»'

Albi

Dronning ha detto...

Due precisazioni. Per colpa del copia e incolla mi sono perso una frase per strada: quando dico che ci siamo uniti alle critiche non intendevo le critiche nei confronti della minoranza in consiglio, ma alle critiche nei confronti dell'amministrazione in carica. Lo so che si capisce continuando a leggere, però meglio precisare. La seconda cosa riguarda la parola "idioti" a noi rivolta in passato. In realtà la parola giusta a noi indirizzata è stata "imbecilli". Chiedo scusa all'autore del termine in questione, non vorrei aver stravolto il senso profondo della sua argomentazione.
Ivan