sabato 16 marzo 2013

Vincoli più stringenti alle biomasse? C'è un precedente

Durante il Consiglio Comunale del 9 marzo, le minoranze hanno presentato una mozione con la quale si intendeva mettere vincoli più stringenti alla realizzazioni di centrali a biomasse, per la realizzazione delle quali (se inferiori alla potenza di 1 Mw) ci si può avvalere di una procedura molto semplificata che esclude qualsiasi possibilità di intervento degli enti locali. La forma scelta dalle minoranze è stata quella delle "dimensioni" dell'impianto, limitando la procedura semplificata a quegli impianti di potenza inferiore a 100 Kw.

Il Sindaco ha argomentato contro tale proposta adottando come argomento più forte il fatto che si trattasse di una «istigazione al reato perché ci invitate ad andare contro le leggi dello Stato», «e potremmo denunciarvi, ma non lo facciamo, perché siamo abituati a confrontarci, a differenza dei nostri avversari politici».  

Buongiorno Solbiate risponde a tale accusa pubblicando un interessante articolo tratto da Il Sole 24 Ore che racconta una storia che potrebbe essere molto simile a quella di Solbiate, se si decidesse di porre dei limiti più stringenti alle centrali a biomasse. 

L'articolo lo trovate qui, il punto centrale è questo:
Il colpo finale arriva con la decisione dei Comuni di Montopoli e Fara Sabina di cambiare il regolamento di igiene pubblica, dopo la prima conferenza dei servizi - precisamente il 9 agosto - aumentando nel regolamento stesso le distanze rispetto a quelle evidenziate nel progetto secondo le regole vigenti. Nella parte in cui viene stabilita la distanza dalle abitazioni per gli impianti a biomassa si passa da 200 metri a 1,5 chilometri. E' la pietra tombale sul progetto. 

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Per completare l'informazione, la nostra mozione è stata:

“Il Consiglio Comunale si impegna con il Sindaco, la Giunta e la Commissione ecologia, ad elaborare in tempi brevissimi una soluzione legale che tuteli in maniera certa e inoppugnabile il nostro territorio e la Popolazione solbiatese, rafforzata da una modifica agli indirizzi di piano e al
piano delle regole del nuovo PGT o dalla realizzazione di un Regolamento d'Igiene Pubblica, con norme precise e vincolanti, che impedisca la realizzazione, sull'intero territorio comunale, di qualsiasi impianto che produca energia derivante da combustione, riscaldamento o trattamento di biomasse, di potenza superiore a 100 Kw.”
I mezzi legali ci sono, basta conoscerli o aver l'umiltà di chiedere o accettare consigli.

Antonello Colombo

Anonimo ha detto...

Egregio Sig. Antonello Colombo,le chiedo un favore: basta fare il primo della classe, non ne possiamo più. Se non ricordo male, Lei, durante uno dei suoi mandati da Sindaco, ricevette già una proposta di insediamento di un impianto a biomassa nel nostro territorio comunale: pur non essendo stato approvato nulla in merito, nello stesso tempo lei non ha fatto nulla per elaborare "una soluzione legale che tuteli in maniera certa e inoppugnabile il nostro territorio e la Popolazione solbiatese". E' quindi facile parlare dopo anni, ma avendo già avuto l'occasione di vincolare il territorio, oltretutto in tempi non sospetti, avrebbe dovuto procedere e chiudere il problema.
Inoltre, le chiedo cortesemente di non presentare più quelle improbabili mozioni in Consiglio Comunale: il più delle volte sono autogoal. Lei ha amministrato a lungo la Res Pubblica solbiatese: credo un mandato da Assessore, quindi due mandati da Sindaco e un mandato da supporto esterno, finito in malo modo, fatto fuori lei e il suo cannone da suo cugino Giuseppe Bianchi. Adesso basta, io son convinto che lei creda, inconsciamente o forse no, che il dover fare il politico di paese a tempo pieno sia un obbligo a cui non è possibile sottrarsi(senza offesa ovviamente): ma non è così, al mondo esistono altre soluzioni per una propria realizzazione personale, quali la famiglia, il lavoro, le amicizie, il volontariato, etc. etc.
Rifletta, vedrà che mi darà ragione.


Un Solbiatese di vecchia data.

Anonimo ha detto...

Stimatissimo Solbiatese di vecchia data,
visto che parliamo di politica in un paese di 6000 anime, vorrei ricordarle che la politica è entrata nelle associazioni solo e soltanto con questa attuale amministrazione (vedi ad esempio la pro loco)e già un consigliere dimissionario ha già bussato alla porta della proloco per magari tra qualche anno richiuderla e presentarsi come sindaco.
Credo che chi oggi pensa di fare politica in un paese come il nostro (vedi anche la intitolazione del centro socio culturale a don giussani) ha capito un emmerito c..bip..o!!! La parola d'ordine in un paese come solbiate è Amministrare come hanno fatto le precedenti amministrazioni che per carità di dio possono aver fatto anche loro degli errori ma credo siano riuscite a non far mancare nulla ai solbiatesi.
p.s. a me il cannone sinceramente non mi dispiaceva e chi l'ha fatto fondere per orgoglio del tutto personale poteva essere più intelligente e spostarlo magari al parco della memoria.
T.

Anonimo ha detto...

non voglio difendere nessuno ma volevo puntualizzare al solbiatese di vecchia data (che vuole aver ragione - anche se la ragione la si da solo ai matti-) che nessuno ha fatto fuori nessuno e che il cannone è stata inizialmente una volontà di un membro della precedente giunta comunale per orgoglio e ripicca del tutto personale (poi ovviamente appoggiata dall'intera giunta per altri motivi), quindi prima di fare nome e cognomi e fare il saputello su fatti non esattamente corretti, si sciaccui la bocca perchè Lei, come l'attuale amministrazione a Lei vicino, siete solo bravi a rinvagare non il recente passato ma quello di dieci anni fa e quindi, accendere inutili polemiche.

ex.amm.

Anonimo ha detto...

Gentile signore, il suo tono è alquanto riconoscibile, ma continuerò a darle del lei in segno di rispetto, come rispetto chiunque esprime idee diverse dalle mie, mi fanno riflettere, appunto.
Chi mi conosce veramente sa che la mia vita è stata ed è indipendente dalla politica, per me la politica, specialmente amministrativa, è servizio. Non ci sono primi della classe, ma solo persone che si rimboccano le maniche e sacrificano anche molto della loro vita privata per cercare, magari anche sbagliando qualche volta in buona fede, di fare qualcosa di positivo per il proprio paese.
Ma ora basta parlare di me, lo scopo di questa mia risposta è solo quello di darle una spiegazione tecnica a quanto lei ha affermato. Durante il mio mandato ricevemmo la proposta per la realizzazione di un impianto di “pirolisi” per smaltire il legno raccolto nelle piazzole ecologiche. Dopo aver analizzato il progetto e dopo un'assemblea pubblica, rilevati elementi di criticità, decidemmo di non autorizzarlo. Sottolineo non autorizzarlo, infatti a quell'epoca, i Comuni avevano pieni poteri decisionali su quel tipo di impianto. Il problema è nato con la legge fatta l'anno scorso dove lo Stato introduce, oltre agli incentivi, la procedura P.A.S, per la realizzazione di impianti a Biomassa. Questa procedura espropria i Comuni del proprio potere autorizzativo aprendo la strada a scenari che creano sicuramente qualche preoccupazione. A qell'epoca le norme c'erano e non potevano essere saltate dalla volontà privata. Mi spiace che lei pensa diversamente ma è un diritto fondamentale di ogni minoranza proporre mozioni documentabili, supportate soprattutto da conoscenza tecnica, esperienza e condivisione, perciò continueremo ( le ricordo che non sono io la minoranza ma un folto gruppo di persone volonterose e preparate) a fare la nostra parte, non per spirito di contraddizione, ma nella speranza di tutelare i nostri cittadini specialmente da chi si è proposto e soprattutto da chi si proporrà all'impegno amministrativo senza umiltà e soprattutto senza un'adeguata preparazione.

Antonello Colombo

Anonimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

non voglio difendere nessuno ma volevo puntualizzare al solbiatese di vecchia data (che vuole aver ragione - anche se la ragione la si da solo ai matti-) che nessuno ha fatto fuori nessuno e che il cannone è stata inizialmente una volontà di un membro della precedente giunta comunale per orgoglio e ripicca del tutto personale (poi ovviamente appoggiata dall'intera giunta per altri motivi), quindi prima di fare nome e cognomi e fare il saputello su fatti non esattamente corretti, si sciaccui la bocca perchè Lei, come l'attuale amministrazione a Lei vicino, siete solo bravi a rinvagare non il recente passato ma quello di dieci anni fa e quindi, accendere inutili polemiche.

ex.amm.

19 marzo 2013 03:28

si sciaccui???

Ma come scrive l'ex. amm.?


Anonimo ha detto...

E meno male, se scrive come ha amministrato, che oggi sia fortunatamente e solamente un "ex amm."

Anonimo ha detto...

" Fatti non foste a viver come bruti"
... così recitava Dante nel lontano 1300.
A leggere qui sopra, si evidenzia la poca evoluzione del genere umano.
Sono convinta che gli autori di questo blog, volessero portare notizie e seri dibattiti alla nostra attenzione, per accrescere l'informazione generale su temi di comune interesse, non maldicenze e insulti alla vita privata.
Il signor "Solbiatese di vecchia data" sminuisce questo servizio, portandolo ad un livello di bassa levatura.
E poi, non è certo l'errore di battitura a classificare una persona degna di amministrare o no.
Abbiamo bisogno di fatti non di offese, sig Solbiatese, di persone che mettono la loro faccia al servizio della gente, e soprattutto di chi
ha il coraggio di firmarsi...
" Fatti non foste a viver come bruti"... o forse sì...

Sonia