martedì 11 maggio 2010

Del governo del territorio

Questa sera si è tenuto il secondo incontro pubblico sul Piano di Governo del Territorio. Doveva riguardare l'economia locale, ma i rappresentanti di categoria non si sono presentati. Ottimo.

La discussione, quindi, si è fondata su un'introduzione con diversi spunti dell'architetto incaricato, ma soprattutto su una cartina, simile a questa:



Non è difficile rendersi conto che a Solbiate non c'è più verde. Rimangono delle aree verdi dove sorgerà lo svincolo di Pedemontana - e addio, quindi - e nel fondovalle. Le mia posizione è semplice: se pensiamo di poter permettere l'urbanizzazione del poco verde rimanente ci stiamo sbagliando. Il verde finirà presto, e con lui fallirà questo modello di sviluppo. Modello che è andato bene per cinquant'anni, ma che non necessariamente andrà bene per i prossimi cinquanta. Anzi.

Dal pubblico è stata avanzata una proposta che illustra con un'immagine perfetta il concetto: gli agricoltori del fondovalle sono in crisi? Perché non affidargli compiti di manutenzione e salvaguardia del fondovalle stesso? La riconversione più semplice che ci sia.

Un'altra idea che mi è piaciuta è quella di creare delle commissioni consultive per aggregare i solbiatesi. Su temi specifici, dai piccoli commercianti alla Valle Olona, dalla viabilità ai problemi dell'industria. Dei gruppi ristretti e specifici per produrre idee sintetiche e puntuali.

Qualcuno ha proposto la riconversione degli edifici abbandonati del fondovalle. Io, invece, ho parlato di "descalation", di "disimpegno umano", nel senso che l'uomo deve fare un passo indietro nello sfruttare quei luoghi, cercando di rivalutarli dal punto di vista naturale.

S.C.

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