Nel 2012 ricorre il 45mo anniversario della morte di don Lorenzo Milani. E'
morto il 26 giugno 1967 a 44 anni. Oggi che gli anni della morte hanno superato
gli anni della vita si può affermare che è stato uno dei personaggi che si è
imposto più da morto che da vivo.
Fu esiliato a Barbiana perché doveva tacere. Infatti ha taciuto per nove
lunghi anni consacrando il suo sacerdozio a sei ragazzi di montagna. Riparlò
solo due anni prima di morire con la famosa lettera ai cappellani militari e
poi con la lettera ai giudici. Anche "Lettera a una professoressa" fu data alle
stampe un mese prima della morte, lui l'ha vista solo stampata; non ha goduto
tutto il chiasso che ha mosso.
Da morto il suo insegnamento è andato ben oltre Barbiana ed ha parlato
lontano, molto lontano sia come tempo che come luogo.
E' quello che accade ai personaggi che hanno un pensiero che cammina con
qualche anno in anticipo rispetto ai loro contemporanei: non capiti e isolati da
vivi, scoperti e valorizzati da morti.
La scuola di Barbiana
La scuola di Barbiana nasce nel 1956 per i primi sei ragazzi che avevano
finito le elementari. La organizzò don Lorenzo Milani in canonica.
Era una scuola di avviamento industriale dove don Lorenzo era insegnante
unico.
Una scuola poverissima, dove vi era un solo libro di testo;i ragazzi, a turno,
leggevano la lezione e don Lorenzo spiegava.
Era una scuola diversa da tutte le altre, diversa negli orari,diversa nel
programma,diversa nei metodi di insegnamento, diversa nei contenuti.
La scuola di Barbiana si sciolse nell'ottobre del 1968, un anno dopo la morte
di don Lorenzo.
Per saperne di più, sito fondazione: www.donlorenzomilani.it
Nessun commento:
Posta un commento