lunedì 21 gennaio 2013

Poche idee (fisse) e tante domande

Tra ieri e oggi, dopo aver scritto il post qui sotto, ho cercato di scambiare qualche opinione sulla serata di venerdì, soprattutto con persone che non avessero in tasca la tessera del partito che voterò tra un mesetto. Per mettere meglio a fuoco la questione, per ascoltare punti di vista differenti, perché - non so se sia un bene o un male - ho davvero poche certezze assolute («ma, in compenso, fisse», direbbe qualcuno).
C'è chi mi ha detto: «sono completamente d'accordo con te». E c'è chi mi ha detto: «attento, stai sottovalutando la questione». Qualcuno mi ha anche dato del «collaborazionista» che, per come la vedo io, è una parola che rientra tra gli insulti. Ma non porto rancore, anche se preferirei, la prossima volta, un approccio un po' più dialogante.

Comunque, veniamo al sodo: fare un discorso organico sulla serata di venerdì mi sembra piuttosto complesso, perciò procederò per punti, in modo anche da facilitare la discussione che potrebbe nascere.

  • Ribadisco che la serata di venerdì segna un punto fermo nella discussione attorno alla possibile costruzione di una centrale a biomasse a Solbiate: Ely S.p.A. e l'Amministrazione hanno detto che non si farà, se non dopo aver consultato la cittadinanza. Siamo sicuri che, senza quella serata, Ely e Amministrazione non sarebbero andati dritti per la loro strada? Non era questo un obiettivo della serata? Mio, di sicuro, sì.
  • A questo punto, mi chiedo: con quali strumenti, nel caso in cui Ely avanzasse delle proposte di forte impatto su Solbiate, verrà consultata la cittadinanza? Il semplice questionario di certo non è sufficiente. Il Sindaco dovrebbe prendere degli impegni maggiormente stringenti.
  • Come mai sia Ely che Amministrazione hanno cambiato diametralmente idea rispetto a quanto affermato nelle settimane precedenti? Come mai tutta questa confusione? Quanto possiamo credere a un'azienda che smentisce quanto detto dai propri rappresentanti in una sede istituzionale? (E anche di un'amministrazione che smentisce se stessa, con diverse capriole sui giornali).
  • Il cambiamento dei progetti della Ely è in qualche modo connesso con la notizia che la German Pellets ha acquisito la maggioranza della Ely, così come annunciato il 17 gennaio? Perché non ci è stato detto chiaramente, di questo importante cambiamento nella struttura sociale?
  • Il tecnico (dott. Ruggieri) è stato troppo «morbido», parlando - come mi è stato fatto notare - dei gassificatori costruiti in Africa, ad esempio? Ecco, credo fermamente di no. Perché i gassificatori non sono il male assoluto, anzi: tutto «dipende» - proprio come ha detto Ruggieri - dal contesto in cui vengono costruiti. Che materiale viene trattato e da dove arriva? Quanto traffico genera il suo trasporto? Quanto suolo viene consumato dal gassificatore? Quanto è già sottoposta a stress di vario tipo la zona prescelta? Eccetera (queste domande sono state poste egregiamente dalla Commissione Ecologia). L'analisi di contesto non è analisi di carattere tecnico, ma politico. 
  • La Ely prevede un investimento pari a 5 milioni di Euro. Acquisirà un immobile, ha fatto un'ottima campagna di marketing: il tutto per spostare degli uffici e costruire un impianto che sostituirà gli impianti attuali?
  • La costruzione di tali impianti - se non ho capito male - rientra nella fattispecie legislativa che prevede la P.A.S. (Procedura amministrativa semplificata): quanto ci tutela, realmente? Se Ely, domani, dicesse: «sapete qual è la novità? Le opinioni dei solbiatesi non ci interessano più», quali strumenti ha in mano l'Amministrazione? E, nel caso, qual è il limite massimo di ampliamento di un'ipotetica centrale? Non sarebbe meglio, a scopo preventivo, sottoporre a vincoli maggiori quell'area?
  • Ely ci ha detto che cresce a ritmi notevoli, e conta di poter ampliare il proprio organico da 50 a 100 risorse. Qui non si è economisti, ma ci si chiede, con buon senso: in che periodo di tempo? Sarà sul lungo periodo, no? E nel lungo periodo possiamo prevedere quale sarà la situazione degli incentivi pubblici, quale sarà il costo dell'energia, quale sarà la congiuntura internazionale, dato che le condizioni attuali non sono delle migliori? Da 50 a 100 è tanto.
  • E' possibile affrontare le discussioni in maniera laica, senza avere (troppi: qualcuno va bene, ma non troppi) pregiudizi e senza avere la certezza che ci sia «qualcosa dietro»? No, scusate, questo non c'entra. 
Come sempre, ogni commento e ogni integrazione è ben gradita. Soprattutto se aggiunge qualche informazione.

F.to Un collaborazionista. 
Si scherza, eh.

S.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi manca un fattore molto importante che avete sottovalutato.
tra 9 mesi inizierà la campagna elettorale e tra 15 mesi ci saranno le votazioni comunali.
quindi non ci saranno grosse novità di investimenti in strutture per biomassa almeno fino dopo le elezioni ; per ora c'è solo la certezza dello spostamento degli uffici senza nuove assunzioni.

Mi permetto anche di fare un'altra considerazione di un'altra realtà esistente a Sobiate:la piscina. non chiuderà per mancanza di utenza fino alla primavera del prossimo anno perchè si deve far vedere che nonostante la mancanza di utenza la struttura va bene ma poi oltre alla chiusura magari ci sarà anche la beffa:la richiesta di un risarcimento danni al nostro comune per mancanza di interventi si sua competenza che non sono ancora stati fatti.

Ricordatevi che ora la priorità di questa amministrazione è vincere le prossime elezioni perchè poi sarà ancora tutto piu facile fare e disfare le cose

Matteo

Anonimo ha detto...

Giusto per precisione e chiarezza, non sono io l'autore del post.

Matteo Enrico Corti