martedì 6 agosto 2013

Il consumo di suolo in Valle Olona e a Busto Arsizio

Chi mi conosce sa che da quando mi interesso alla cosa pubblica mi interesso al consumo di suolo. O meglio, mi interesso ai motivi per i quali è necessario bloccare il consumo di suolo e alle strategie attraverso le quali perseguire questo obiettivo.
Scrivo questo post perché ho trovato dei dati prodotti da Legambiente Lombardia riguardanti il consumo di suolo in tutti i comuni Lombardi, fotografati nel 1954, nel 1999 e nel 2007.
Prendo come riferimento la zona in cui vivo, che dalla maggior parte dei miei concittadini credo sia ritenuto il naturale raggio d’azione della propria vita quotidiana e di quella dei loro cari. Parlo, più precisamente, del territorio della Valle Olona (Cairate, Fagnano Olona, Gorla Maggiore e Gorla Minore, Solbiate Olona, Olgiate Olona, Marnate e Castellanza) e di Busto Arsizio.
Ho semplicemente preso i dati e li ho messi in fila. La prima fotografia è la seguente:



1954
1999
2007
BUSTO ARSIZIO
27,4%
59,3%
63,5%
CASTELLANZA
34,4%
72,5%
74,4%
GORLA MAGGIORE
7,1%
35,1%
38,3%
GORLA MINORE
8,5%
38,6%
42,0%
MARNATE
10,7%
50,8%
53,8%
OLGIATE OLONA
15,9%
67,1%
72,2%
SOLBIATE OLONA
10,6%
56,5%
63,7%
FAGNANO OLONA
13,5%
43,3%
54,3%
CAIRATE
8,7%
27,7%
29,2%
La tabella qui sopra descrive come è variata la superficie antropizzata in ciascuno dei comuni citati rispetto al totale della superficie comunale. Se nel 1954 solamente il 27,4% del territorio di Busto era antropizzato, nel 2007 la percentuale è cresciuta fino al 63,5%. I comuni più piccoli hanno visto una crescita ancora più forte, partendo da condizioni di minore antropizzazione: sono particolarmente impressionanti i casi di Olgiate e Solbiate Olona. In sintesi, e volendo semplificare, il rapporto tra aree antropizzate e aree con altra destinazione (aree agricoli, territori boscati e ambienti seminaturali, aree umide e corpi idrici – notare che la Valle Olona è attraversata dal fiume Olona) si è capovolto.
Quanto la crescita del territorio antropizzato è andata di pari passo con la crescita della popolazione? Poco, molto poco. Anzi, per niente. Ed è ovvio che lo sviluppo economico della nostra società non deve fermarsi al 1954, ma allo stesso tempo e da evitare un’antropizzazione slegata dalla realtà e dalle reali necessità economiche e sociali.
Guardiamo perciò ai trend.
La tabella qui sotto descrive la crescita percentuale della popolazione nei diversi comuni, tenendo come anno di riferimento il 1951:



1961
1971
1981
1991
2001
2011
BUSTO ARSIZIO
22,4
49,4
51,6
46,5
44,3
51,5
CASTELLANZA
19,6
47,8
56,9
53,5
43,5
40,3
GORLA MAGGIORE
18,2
27,7
52,4
71,4
80,3
89,4
GORLA MINORE
8,0
20,8
34,6
46,5
58,5
78,7
MARNATE
13,0
49,8
82,5
84,5
95,3
138,8
OLGIATE OLONA
24,9
72,4
87,0
101,8
116,4
144,7
SOLBIATE OLONA
17,3
41,8
51,8
73,0
101,9
101,4
FAGNANO OLONA
30,3
64,3
67,8
66,0
66,7
94,3
CAIRATE
26,5
51,9
55,6
50,7
57,9
69,3
Sono solamente tre (Marnate, Olgiate e Solbiate Olona) i casi in cui la popolazione, rispetto al 1951, è più che raddoppiata.
Nella tabella sottostante, la crescita del territorio antropizzato, tenendo come riferimento il 1954:



1999
2007
BUSTO ARSIZIO
116,8%
132,2%
CASTELLANZA
110,7%
116,2%
GORLA MAGGIORE
395,2%
440,7%
GORLA MINORE
351,9%
392,3%
MARNATE
374,1%
401,7%
OLGIATE OLONA
322,1%
353,9%
SOLBIATE OLONA
435,3%
503,0%
FAGNANO OLONA
219,4%
300,7%
CAIRATE
219,2%
235,7%

Come potete facilmente notare, non c’è nemmeno un comune in cui la crescita del territorio antropizzato sia inferiore al 100%. Ed esistono casi davvero eccezionali, con numeri da giramento di testa.
Facendo una media su tutti i comuni, tra il 1951 e il 2011 la popolazione è cresciuta del 64,7%. Il territorio antropizzato, tra il 1954 e il 2007, del 203%.
Concentrandoci sugli ultimi anni, tra il 2001 e il 2011 la popolazione è cresciuta del 6,5%. Il territorio antropizzato, tra il 1999 e il 2007 (quindi in un arco inferiore pari all’80% di quello utilizzato sulla popolazione) è cresciuto dell’8,6%. A spanne, più del 2% all’anno, il che ci fa ipotizzare che sui 10 anni si stata superata, verosimilmente e abbondantemente, la quota del 10 %. Quasi il doppio della crescita della popolazione.
Il consumo di suolo non si ferma. A mio modo di vedere, le proposte e le analisi più intelligenti in materia sono qui, coordinate e messe a disposizione da Giuseppe Civati.

S.

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