giovedì 11 settembre 2014

Live Report - Oppositor non porta pena

La domanda sorge spontanea (copyright Pazzaglia, chi era ragazzo negli anni '80 apprezzerà la citazione): ha senso fare opposizione a Solbiate Olona? Il ruolo dell'opposizione non è rompere le scatole alla maggioranza ma aggiungere spazi operativi all'azione amministrativa, facendo presente le lacune, proponendo eventuali variazioni alle decisioni da prendere, portando all'attenzione situazioni dimenticate o trascurate. Nonché esercitare un contropotere legislativo all'azione di chi amministra. Tutte queste belle cose hanno però un limite che a Solbiate sembra insormontabile: è necessario cioè che la maggioranza accetti il ruolo dell'opposizione e gli dia il giusto peso.
Nel consiglio comunale del 9 settembre l'opposizione non era nemmeno presente. Il motivo è molto semplice: la convocazione e quindi la modalità di svolgimento del consiglio erano illegittime, quindi illegali. Pensiero comune dei nostri amministratori: who cares? (dall'americano: chi se ne fotte?) A Solbiate ormai è chiaro che esiste una ristrettissima oligarchia di persone che prende tutte le decisioni e agisce motu proprio (come il papa), cioè senza chiedere il parere di niente e di nessuno, disinteressandosi delle regole di convivenza e a quanto pare anche di quelle normative. Il vantaggio di vivere alla periferia dell'impero, come succede a Solbiate, è che nessuno chiederà mai conto ai potentati locali di quello che fanno e di come si comportano. Il risultato, chissà com'è, è che c'è sempre qualcuno che se ne approfitta. Per cui, who cares? il reggente del granducato di Solbiate Olona potrà sempre comportarsi come meglio crede tanto nessuno sentirà mai la necessità di farlo smettere, né di fatto avrà il potere di farlo, tanto meno quattro consiglieri di opposizione per quanto eletti per volontà popolare.
Quindi torno alla domanda iniziale, quella spontanea: che senso ha fare opposizione? Perlomeno che senso ha farla in questo luogo sperduto tra autostrade e centri commerciali? Per inciso, chi ha letto un minimo di psicologia sociale vi ha sicuramente identificato due elementi chiave di alienazione, ma questo è un altro discorso. Probabilmente non ha nessun senso, e la mancata presenza in aula della minoranza ne ha dato una dimostrazione simbolica più che evidente. Perché non ha senso fare opposizione se chi governa non riconosce il tuo ruolo, se ti vede esclusivamente come un nemico e se pensa a te solo per trovare il modo di ridicolizzarti, calunniarti o farti tacere in qualche modo attraverso poster e articoli farlocchi sui giornali.
Incidentalmente nel consiglio comunale sono state anche prese delle decisioni. Sbagliate, ovviamente. Il prode Stefano spiega perché (qui trovate anche tutti i numeri). Su una cosa però non sono d'accordo con lui, cioè che la giustizia fiscale è difficile da ottenere. A parere mio non lo è, anzi, è una cosa molto semplice, basta volerlo fare. Si parte da una prima idea di base, che è quella di proteggere il più possibile chi è in difficoltà o chi è a rischio di diventarlo. Si aggiunge la seconda idea di base, che è quella di recuperare quello che non si incassa da chi ha di meno facendoselo dare da chi ha di più. Il resto sono numeri da mettere in sequenza.
La politica fiscale del granduca di Solbiate invece è esattamente opposta, cioè creare un'ampia zona di contribuzione fiscale che agevola chi ha redditi più alti e penalizza chi li ha più bassi. Sarà perché le linee rette, equazione semplice, sono più facili da scrivere di quelle curve, che necessitano l'uso di incognite elevate al quadrato. C'è chi non è avvezzo all'analisi matematica e questo si può capire, però da un assessore al bilancio non ce lo aspettiamo visto che ha la responsabilità di gestire i soldi delle persone e di conseguenza della comunità. Si vede che aveva altro da fare oppure, più probabilmente, ha eseguito degli ordini. In fondo, who cares? non è mica un problema suo. Mi viene da pensare che di tutto avevamo bisogno tranne che di regalare mensilmente una indennità piena a una persona che deve solo eseguire ordini.

Pertanto buona fortuna agli oppositori, compito ingrato, inutile e bersagliato da fesserie e comunicati stampa. Avete la mia comprensione, per quello che vale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo articolo. Non sono vicino alle idee del PD, ma quando le analisi sono giuste non si può far altro che sottoscriverle. Banalizzando il tutto:
Ognuno ha il sindaco che si merita!
D'altronde "who cares?"
Antonio Vispo