Partiamo da un presupposto: le capacità, il talento, le potenzialità complessive delle persone sono ugualmente distribuite tra i due sessi, quindi le donne ne possiedono il 50%. Se le donne, per un qualche motivo, hanno più difficoltà degli uomini ad avere accesso alla vita sociale, economica e politica, vuol dire che una parte di questo 50% non potrà essere utilizzata. Vuol dire anche che rimuovere questi ostacoli
non è solo una questione di equità o di buon senso, ma è anche un modo per
sfruttare meglio le potenzialità complessive della nostra società.
Uno studio generale sulla parità di genere viene
periodicamente compilato dal Forum del
commercio mondiale (si tratta del Gender
Gap Report). Lo studio rivela che nei paesi presi in considerazione, che
insieme comprendono il 90% della popolazione mondiale, nessuno è ancora
riuscito a garantire pari opportunità ai due generi. Globalmente la differenza
è minima per quanto riguarda l’accesso alla salute e all’istruzione, è alta per
l’economia, drammatica per la politica. Uno sguardo complessivo ci dice quindi
che esistono leggi che garantiscono parità di diritti per le questioni
fondamentali (ma sono leggi scritte da uomini), ma non ce ne sono ancora di
abbastanza efficaci da superare i principali ostacoli che impediscono alle
donne di avere pieno accesso alla vita economica dei vari paesi.
Probabilmente non si tratta solo di una questione legislativa
ma anche culturale, quindi a questo punto è opportuno chiederci se il quadro
desolante che viene attribuito all’Italia da questo rapporto (71° posto al
mondo, nei bassifondi della classifica in Europa) sia riconoscibile anche nella
provincia di Varese, se quindi il quadro legislativo è adeguato o migliorabile
e se il contesto culturale rappresenta ancora un freno alla diminuzione delle
differenze di genere nel nostro territorio.
Ne parleremo a Solbiate Olona con chi ne sa. Precisamente con
l’associazione Se Non Ora Quando, che
ha tra i suoi scopi sociali proprio quello di monitorare la situazione sulle
pari opportunità in campo sociale, economico, e dei diritti civili, supportata
e integrata dai dati e dalle considerazioni della CGIL di Varese. Il quadro
legislativo lo fornirà l’onorevole Maria Chiara Gadda, che si farà anche
idealmente carico di quanto verrà detto e delle eventuali proposte di soluzione
delle situazioni più urgenti.
All’inizio avremo il saluto della presidentessa del centro
Icore di Gorla Maggiore, che si occupa di assistenza alle donne vittima di
violenza e che opera nella Valle Olona. Come si è detto il problema è anche e
forse soprattutto culturale e non possiamo pensare che la nostra zona nei sia
esclusa. La violenza sulle donne non è altro che la manifestazione più
drammatica di un contesto sociale che non riconosce alle donne pari dignità e
la sua conseguenza quotidiana sono le pratiche e gli atteggiamenti che
impediscono alle donne di avere pari opportunità.
Le relatrici saranno tutte donne. Si tratta di una scelta che
serve anche a onorare la memoria di Laura Prati, donna impegnata in politica
uccisa mentre svolgeva i suoi compiti istituzionali, e a cui è dedicata la sala
in cui si svolgerà l’incontro.
L’appuntamento quindi è per sabato sera (17 gennaio) alle 21
nella sala Laura Prati di Villa Maino, in via S. Antonino a Solbiate Olona.
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