venerdì 15 agosto 2008

Intervento di Daniele Marantelli

*Umberto Bossi* lo ha chiamato di prima mattina, ma non è dato sapere
l'oggetto della telefonata. Era una chiamata attesa e non solo nella
sede del Partito democratico di Varese. Il ministro padano è in partenza
per Ponte di Legno. *Daniele Marantelli*, deputato del Pd, partirà dopo
Ferragosto. «Io amo il confronto. Ci sentiamo spesso, soprattutto dopo
la sua malattia. Un calvario che io ho vissuto con mia madre» dice il
deputato del Pd.
Le larghe intese tra i due ci sono sicuramente sul piano umano. Su
quello politico, invece, sono affidate alla mobilità del dito medio del
padre della Lega Nord.

Marantelli, anziché pensare alla spiaggia, consegna ai giornalisti un
decalogo sulla finanziaria del Governo Berlusconi, mettendo in fila una
serie di punti negativi. Si parte dall'inflazione che, attestatasi a
luglio tra il 6 e il 7 %, erode giorno dopo giorno i redditi dei
lavoratori e dei pensionati italiani. «Aumenta tutto -- dice Marantelli
--. Non c'è stata alcuna riduzione della pressione fiscale e i tagli
previsti vanno a colpire la qualità e la quantità dei servizi sociali,
della scuola, della ricerca e della sicurezza. Un esempio? Hanno parlato
dei grembiulini e hanno nascosto il taglio di 80 mila insegnanti».

Le infrastrutture, vero cavallo di battaglia di Marantelli, non stanno
meglio. La strigliata questa volta riguarda anche la Regione Lombardia.
«Non sono previsti finanziamenti per il collegamento ferroviario
*Rho-Gallarate* che in vista *dell'Expo 2015* è una infrastruttura
indispensabile per collegare Malpensa. Lo stesso discorso vale per il
completamento delle tangenziali di Varese e Como, anche se l'assessore
*Raffaele Cattaneo* (Pdl), arrampicandosi sugli specchi, ha detto che
questo aspetto non influirà sull'apertura dei cantieri. La verità è che
l'unico federalismo infrastrutturale l'abbiamo realizzato noi.
Berlusconi ha tolto *290 milioni di euro* alle piccole e medie imprese
del nord per finanziare Alitalia».

La lista marantelliana è lunga e comprende: la concessione per le
autostrade che privilegia i poteri forti a danno dei pendolari, il
rinvio della *class action* , la
scomparsa dall'agenda del governo dell'abolizione del «*massimo
scoperto*», il rincaro dei mutui, i tagli dei servizi che i comuni
saranno costretti a fare dopo l'abolizione dell'Ici (solo parzialmente
rimborsata dallo Stato). Prossimamente il deputato del Pd presenterà un
disegno di legge, insieme al collega di partito *Maino* *Marchi*, sul
passaggio della gestione della rete stradale dall'Anas alle province.

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