Mio figlio frequenta la quinta elementare. Stamane, aprendo la posta, ho trovato
un messaggio del presidente dell'assemblea dei genitori: "Abbiamo la televisione
dell'aula video rotta, ho parlato con il tecnico che ha chiesto 100 euro. La
nostra dirigente amministratrice mi ha risposto che la scuola non ha soldi". A
me non interessa polemizzare sui buoni scuola per gli alunni delle scuole
private e sugli insegnanti di religione. Non mi interessa neppure sollecitare
il ministro affinché invii 100 euro, faremo la solita colletta o vendita di
torte benefiche e faremo sì che i nostri bambini abbiano una tv. Ho scritto
solo per dire che stamani mi sento triste. E mi piacerebbe che si sentisse un
pochino triste anche il ministro.
Marco Fischetti di Milano
Tratto da "la Repubblica" di domenica 24 Gennaio.
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