martedì 16 novembre 2010

Come fisioterapista sarà di certo bravo

Ieri sera, al Centro Socio-Culturale, si è parlato del federalismo fiscale (che verrà), un incontro organizzato da Iniziativa21058.

Sono interventui il senatore Fabio Rizzi (Lega Nord) e i consiglieri regionali Alessandro Alfieri (Pd) e Giorgio Puricelli (PdL). Sono il più obiettivo possibile dicendovi che Alfieri e Rizzi sapevano di cosa si stava parlando. Hanno giocato lealmente, individuando – entrambi – potenzialità, limiti e aspetti poco chiari della riforma federale. In particolare, se da una parte si sottolineava la necessità di responsabilizzare gli amministratori locali, dall’altra si poneva l’attenzione sugli standard minimi da garantire, ad esempio, delle prestazioni sanitarie. Entrambi d’accordo sulla necessità di liberare le risorse che i comuni hanno in cassa ma non possono utilizzare. In sintonia con i sindaci presenti, insomma.

Puricelli, invece, ci ha spiegato che il debito pubblico italiano tocca vette astronomiche, ma che, grazie al presidente Berlusconi, l’Unione Europea non ci punirà, perché egli è riuscito a far pesare il debito pubblico sul risparmio degli italiani. Ci ha poi parlato dei 23 milioni di cinesi che ogni anno incrementano la forza lavoro delle città cinesi, e del sorprendente (?) dissesto finanziario della sanità laziale, campana e siciliana, con uno stucchevole grafico che colorava di rosso e di azzurro le regioni: tutte e tre le regioni viziose sono in mano alla sinistra. Bah. Brunetta ha sconfitto i fannulloni della pubblica amministrazione e Fini è un traditore. Si è detto d’accordo sul taglio degli stipendi di parlamentari e consiglieri regionali (lui compreso, wow!), delle autoblu, dei privilegi. Un’accozzaglia di demagogia terribile, che non ci si aspetterebbe da chi è stato eletto in Consiglio regionale.

Sì, ciao. Puricelli era il fisioterapista del Milan, eletto nel listino del Presidentissimo Formigoni.

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