lunedì 18 aprile 2011

E adesso potateci tutti

Un paio di anni fa, appena prima delle elezioni amministrative, si parlò moltissimo della decisione presa dall’allora amministrazione di tagliare alcuni alberi davanti alla scuola elementare per costruire dei parcheggi. Ci furono assemblee pubbliche indignate, raccolta di firme, accuse di attilizzazione di Solbiate e cose del genere. Soprattutto da parte della lista che poi ha vinto le elezioni. Grazie a questo? Forse anche, visto che lo scarto è stato minimo. Intendiamoci, nessuna accusa di sfruttamento della questione per fini elettorali (in realtà è così, ma non lo possiamo dire ad alta voce perché di questi tempi le carte bollate svolazzano), e poi la causa era giusta, su questo non ci piove. E allora dove sta la notizia?

La notizia si è spostata di qualche metro, e adesso si trova all’interno del cortile dell’ex oratorio femminile, ora trasformato in parcheggio per i fedeli pigri. C’erano dentro degli alberi (alcuni molto vecchi, ho contato gli anelli di crescita come recita il Manuale delle giovani marmotte), miseramente abbattuti per fare spazio a due o tre macchine in più. Artefici della trovata gli attuali amministratori, che evidentemente si sono già dimenticati dell’indignazione di due anni fa, perché si sa, gli alberi sono tutti uguali ma alcuni sono più uguali degli altri (la citazione è colta, c’è anche una punta di autocritica storica di natura orwelliana ma lasciamo perdere).

Inutile cercare una qualche coerenza perché non c’è, verranno sollevati i soliti distinguo oppure la presente critica verrà tranquillamente ignorata, perché tanto l’interesse sulle cose pubbliche è inversamente proporzionale alla distanza dalle prossime elezioni. E non sto parlando degli amministratori ma degli amministrati. Senza contare che siamo in zona quasi extraterritoriale perché tutto ha a che fare (o ha avuto a che fare) con le autorità ecclesiastiche di varia natura gode di privilegi altrove negati. Per cui possiamo dire solo questo: fatevi due passi in più per andare a messa, così magari lasciate il posto a chi ha veramente difficoltà di movimento. Si può fare tranquillamente e può evitare ulteriori abbattimenti inusitati e inutili. La qualità della vita dipende anche da questo, dai comportamenti individuali, che determinano indicazioni operative per amministratori dalla memoria corta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ricordo che nessuno si è mai indignato per tutte le piante tagliate nell'ex oratorio maschile.