martedì 5 luglio 2011

Addizionale IRPEF, facciamo due conti

Come avrete saputo i solbiatesi si troveranno a dover versare al comune una quota addizionale di tasse che corrispondente al 2 per mille del reddito IRPEF dichiarato. L’addizionale non verrà imposta a coloro che hanno dichiarato un reddito imponibile inferiore a 12.000 Euro l’anno.

Innanzi tutto una precisazione, giusto per non perdere l’abitudine di criticare il governo in carica: quando vi dicono che non metteranno le mani nelle vostre tasche intendono dire che non lo faranno direttamente, ma lo faranno fare alle strutture amministrative intermedie, come i comuni, oppure vi costringeranno a pagare per servizi che prima erano forniti gratuitamente. Poi magari avranno il coraggio di dire che durante la loro legislatura non hanno aumentato le tasse, ma evidentemente non è vero.

Veniamo a noi, secondo i dati del 2009 a Solbiate sono state presentate 3372 dichiarazioni dei redditi per un totale di 76.486.867 Euro di reddito imponibile, il che vuol dire che il gettito dell’addizionale, sottratta la quota relativa ai redditi inferiori a 12.000 Euro, corrisponde a 152.000 Euro circa. Se andiamo a vedere la distribuzione per fasce di reddito vediamo che a Solbiate il 62% dei contribuenti ha un reddito imponibile compreso tra 15.000 e 33.500 Euro. Il loro contributo al gettito totale dell’addizionale sarà di circa il 59%. I contribuenti che dichiarano più di 33.500 Euro sono invece il 13% circa della popolazione, e contribuiranno per circa il 30% al totale dell’addizionale. Interessante è invece il dato relativo ai contribuenti che dichiarano tra i 10.000 e i 15.000 Euro, cioè una fascia sociale decisamente debole: sono il 17% circa della popolazione totale e il loro contributo al totale dell’addizionale è di circa il 10%. È vero che bisogna sottrarre chi dichiara meno di 12.000 Euro, rimane però una quota consistente del totale dell’addizionale a cui questa fascia contribuirà direttamente. Al di sotto dei 10.000 Euro rimane circa il 2% della popolazione che ha dichiarato redditi, il che vuol dire che porre la barriera a 12.000 Euro ha escluso pochissimi cittadini dal contributo richiesto. I numeri sono già abbastanza e non andiamo oltre, possiamo aggiungere che la contribuzione di Solbiate è abbastanza in linea con gli altri paesi della Valle Olona (tranne Olgiate Olona che ci sopravanza di circa 3000 Euro l’anno pro capite) e che ha mostrato una flessione rispetto al 2007. Vale a dire che il paese si è un po’ impoverito, e considerando che gli effetti della crisi si sono fatti sentire anche nel biennio 2009-2011, significa che viene richiesto alla cittadinanza un sacrificio ulteriore che si aggiunge a quelli che hanno già affrontato finora.

Diciamo subito che non si tratta di un sacrificio pazzesco: la fascia media contribuirà mediamente con 42,7 Euro all’anno, la fascia alta con circa 105 Euro. Alla fascia più bassa verrà però richiesto un contributo medio di 25 Euro, che sebbene non sia un ostacolo insormontabile rappresenta però una richiesta perlomeno fastidiosa, anche dal punto di vista simbolico.

Adesso però ci piacerebbe sapere, nel dettaglio, che cosa ne sarà di quei 152.000 Euro che saranno incassati dalla nostra amministrazione. Si sa, noi sinistrorsi abbiamo un po’ la sindrome di Robin Hood, ci piace pensare che le tasse servono per prendere soldi a chi ha di più in modo da fornire servizi a chi ha di meno. Ci piacerebbe quindi sapere se sarà davvero questo lo scopo dell’addizionale e che quei soldi non serviranno invece per qualcosa che non sia di vantaggio per le fasce più deboli della popolazione. Insomma, gradiremmo la finalità sociale dell’addizionale IRPEF, e magari che dal prossimo bilancio verrà innalzato il limite minimo di contribuzione a chi ha dichiarato almeno 15.000 Euro di reddito imponibile. Se qualcuno ci farà sapere qualcosa in proposito ne saremmo lieti.

Nessun commento: