domenica 5 agosto 2012

Questo bosco non c’è più



Hanno eliminato un bosco in via Varese, è quello che vedete qui sotto. Sette file per ventiquattro alberi fanno 168 alberi che non esistono più. Erano stati piantumati anni fa, erano cresciuti e stavano svolgendo, loro malgrado, il ruolo di separazione tra area industriale e area residenziale. 





Ho visto che i tronchi tagliati sono stati portati via dai camion di un impianto di teleriscaldamento di Tirano, per cui serviranno come biomassa per la produzione di energia elettrica per gli abitanti della Valtellina. Non può nemmeno sfuggire che l’area che vedete è una di quelle identificate nel nostro PGT come utilizzabile per la delocalizzazione delle aziende della valle. Oppure come generica area di sviluppo industriale. Certo gli alberi davano fastidio, in un modo o nell’altro. Può darsi infatti che l’attività fosse programmata, nel senso che si tratta di un’area destinata alla silvicoltura: si piantano gli alberi, si aspetta che crescano, si tagliano e poi si ripiantano. Una volta che l’area diventa industriale però la cosa non si potrà più fare e gli alberi non verranno ripiantati.
Lo confesso, sono sconsolato. Non riesco più nemmeno ad arrabbiarmi. Se c’è una precisa volontà da parte dei nostri amministratori presenti (e forse anche passati) a procedere alla sistematica distruzione del nostro paese, di cui fa parte anche la perdita delle attività agricole, penso che ci sia poco da fare. In municipio ci sarà forse qualcuno che sta brindando, che si sentirà orgoglioso di questa impresa. Che vi vada lo champagne di traverso, tutti quanti siete. 

Ivan Vaghi

6 commenti:

Anonimo ha detto...

non credo che nessuno possa brindare in comune. hanno lasciato solo un indifeso vicesindaco, tutti gli assessori sono al mare o in montagna, e il nostro sindaco si è privilegiato di ben 40 giorni di vacanza!!!

Anonimo ha detto...

Non brindera' nessuno (forse) ma un'opera di disboscamento di questo tipo immagino debba essere autorizzata per tempo. Ah, i tempi in cui si incatenavano alle recinzioni per 4 pini sfittici immediatamente sostituiti....
Ricordo anche un'assessore affermare in una riunione pubblica che realizzare un sistema di illuminazione del percorso vita avrebbe modificato l'ecosistema del fondovalle. Una scena apocalittica con passeri e sorci con le occhiaie a causa di notti insonni. Distruggere aree boschive in una zona gia' pesantemente urbanizzata invece e' un toccasana.
Chissa' che fine faranno tra qualche anno le aree destinate alla delocalizzazione e quali motivi hanno spinto ad individuare il querceto come luogo ideale per l'housing. Chissa', forse googlemap aiuta a capire le ragioni.

alberto

Dronning ha detto...

Doverosa precisazione, che forse non è risultata in modo chiaro dal mio post: l'area disboscata è di fatto un vivaio di piante, per cui il loro taglio rientra nell'ordine naturale delle cose. Il problema è che, secondo il nostro PGT, l'impresa agricola potrebbe essere sostituita da un'impresa industriale, che non porterà nuova occupazione perché si tratterebbe di un semplice spostamento. Il costo netto di questo spostamento sarà però il consumo di suolo (e di alberi, perché non verranno ripiantati). Speriamo ovviamente che questo non accada, rimane però la volontà amministrativa di procedere in questo senso, e la cosa è veramente sconsolante.

Dronning ha detto...

Doverosa precisazione, perché forse il mio post non è chiarissimo. L'area disboscata è di fatto un vivaio di alberi, per cui il fatto che siano stati tagliati rientra nell'ordine naturale delle cose. Il problema è che, secondo il nostro PGT, l'impresa agricola potrebbe essere sostituita da un'impresa industriale, che non porterà nuova occupazione perché si tratta di un semplice spostamento. Ci sarà però un costo, vale a dire il consumo di suolo e di alberi, perché non verranno ripiantati. Ovviamente speriamo che questo non accada, ma la volontà amministrativa è invece di andare proprio in quella direzione, e la cosa è sconsolante.
Ivan Vaghi

Anonimo ha detto...

al sig. Anonimo chiederei di verificare le sue fonti sulle ferie degli Assessori perché c'é chi lavora ancora e non é in ferie

Anonimo ha detto...

No Ivan, il tuo post era chiaro, tu hai parlato di silvicoltura e io ho parlato di disboscamento.Sono stato io a farmi trascinare dall'evento e vi chiedo scusa. Cio' che non mi da pace sono le scelte del PGT e le logiche che hanno portato a tali scelte. Non rimane che aspettare per vedere se l'area verra' ripiantumata oppure aspetteranno le numerose richieste di delocalizzazione o le soluzioni che seguiranno nel caso tale delocalizzazione non avvenisse.
Grazie per la precisazione.
alberto