domenica 20 gennaio 2013

Sangue freddo


di Ivan Vaghi

Il dibattito è acceso, l’eventuale costruzione di una centrale elettrica a biomassa a Solbiate ha scaldato parecchi cuori. Secondo me invece l’atteggiamento giusto è il sangue freddo. Parto da alcune considerazioni, con la preghiera di aspettare a insultarmi almeno fino alla fine del post. La prima è che se vogliamo emanciparci dai combustibili fossili ma non vogliamo le centrali nucleari a qualcosa dobbiamo pur pensare. Crederete mica di alimentare le fonderie con il fotovoltaico. La seconda è che il concetto di “va bene tutto ma non a casa mia” alla lunga non regge. La terza è che avere una posizione contraria a priori senza nemmeno darsi la pena di capire di cosa si tratta è un atteggiamento che non serve a nessuno e non fa andare da nessuna parte.
Certo come cittadini abbiamo dei diritti: vogliamo sapere quanto dovrà essere grande l’impianto, quanto inciderà sull’ambiente, come verrà alimentato e cose del genere. Prima di prendere qualsiasi decisione definitiva la Ely dovrà darci tutte queste informazioni nel dettaglio e l’amministrazione comunale avrà il dovere di valutarle insieme ai cittadini nel modo adeguato. Ma se il rapporto costi-benefici risulterà favorevole, perché no?
Ci sarà un impatto ambientale? Certo, ma nemmeno paragonabile a quello devastante di Pedemontana o di quello svincolo di cui avremmo tutti voluto fare a meno e che ci è stato imposto senza consultarci. Ci sono ovviamente delle questioni “sensibili”, come l’approvvigionamento del combustibile e il sapere esattamente cosa ne sarà dell’impianto una volta che gli incentivi pubblici termineranno e magari non sarà più conveniente produrre energia in quel modo. Su questo bisognerà essere molto chiari e far mettere sul contratto, nero su bianco, tutte le clausole necessarie alla salvaguardia della salute pubblica. Se io fossi il sindaco vorrei anche sapere se stiamo veramente parlando di energia rinnovabile, nel senso che accetterei solo se il rifornimento venisse da una o più silvicolture in grado di produrre annualmente la stessa quantità di legname che viene utilizzata nell’impianto. Se fosse invece necessario disboscare foreste da qualche parte allora non è più combustibile rinnovabile, e la mia posizione virerebbe decisamente sul contrario.
Staremo a vedere, ci aspettiamo davvero che nessuna decisione venga presa a dispetto della volontà popolare, che avrà però il dovere di informarsi adeguatamente e seguire la vicenda con attenzione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma noi venerdì siamo andati alla serata in qualità di "Comitato accoglienza" x questa Ely?
Avremmo dovuto battere le mani...
Non ti senti preso in giro dal fatto che il tema della serata verteva sul progetto presentato in comune... e ci siamo invece trovati a parlare di "Paese pulito"?
Come può rassicurarti questo voltagabbana in meno di un mese...?
Se non ha niente da nascondere, non si cambia un piano di 5 milioni di € d'investimento, dall'oggi al domani...
non crederai certo che gli abbiamo messo paura?
Mi dispiace, io mi sento presa in giro.

Sonia

Dronning ha detto...

Dov'è che ho detto che mi sento rassicurato?
Ivan