mercoledì 15 gennaio 2014

Abbiamo dialogato con il primo (quasi)volontario della nuova ProCiv!

«Sì, di fatti è così: sono stato il primo ad aver fatto richiesta di iscrizione al nuovo gruppo di Protezione civile e ad oggi non ho ancora avuto risposta». Non vedeva l'ora di rimettersi in gioco e così Antonio Vispo ha presentato già il 4 novembre 2013 - a pochissimi giorni dall'entrata in vigore del nuovo regolamento - richiesta (protocollata in Comune) con tanto di curriculum vitae in allegato. Lo abbiamo incontrato, e ci siamo fatti raccontare la sua versione dei fatti: «non erano ancora pronti i moduli, così ho presentato una domanda scritta di mio pugno. I moduli sarebbero stati pronti pochi giorni dopo, con un particolare molto interessante: il titolare del trattamento dei dati personali era il sindaco di Brindisi!», inconsapevolmente tirato in ballo a causa di un frettoloso copia e incolla. «Nonostante il sindaco - di Solbiate, si intende - avesse detto che avrebbe preso in considerazione tutte le domande, ad oggi non ho ancora avuto risposta, e oramai non la aspetto neanche più, dato che ho fatto protocollare un'altra lettera con la quale comunico, tra le altre cose, la mia adesione ad un altro gruppo. Mi sono iscritto a Milano, dove a breve partiranno anche numerose esercitazioni in vista dell'Expo. Spero di imparare molto, e di riportare queste competenze a Solbiate». 

Ma se fosse una questione di competenze? Antonio, il tuo curriculum era all'altezza? «Credo proprio di sì. In tutti questi anni da volontario ho avuto modo di svolgere diversi corsi, anche istituzionali, come quello di Management associativo o per Responsabile relazioni esterne organizzati dalla Regione, o per il rischio sismico, organizzato dall'Istituto italiano resilienza di Bolzano, e dal 2012 sono membro del Club Esperto nella Risoluzione Operazioni Emergenziali, sempre di Regione Lombardia. Solo per citarne alcuni». Sulle competenze pochi dubbi, quindi. «Esatto. Ma le competenze non sono solo mie. Le competenze appartenevano a tutti il gruppo che è stato sciolto per volontà del Sindaco: Solbiate ha investito per 12 anni su quel gruppo, destinando alla formazione delle persone buona parte degli stanziamenti destinati alla Protezione Civile. Provate a leggere, su La Prealpina di oggi (15 gennaio n.d.r) cosa dice di noi Roberta Corradi, referente operativo della Zona 3... Dice: "L'assemblea dei Coordinatori dell'Area Omogenea 3 della provincia di Varese prende atto dello scioglimento del gruppo Comunale di Protezione Civile di Solbiate Olona da parte del sindaco ed esprime la propria solidarietà ai componenti del gruppo. Non possiamo entrare nel merito delle scelte del sindaco, tantomento vogliamo prendere una posizione in merito sulla querelle. Però conosciamo i volontari della Protezione civile, abbiamo lavorato insieme in molte occasioni, e mi sento di poter affermare che il fatto che i volontari in questo momento siano fermi è una perdita non solo per Solbiate Olona ma per tutta la comunità. Sono persone affidabili e preparate". Affidabili e preparate, ecco. E aggiungi che il nostro era - ed è tuttora, come sta dimostrando - un gruppo molto coeso e affiatato: capitale umano che si costruisce nel tempo e che non può essere ricreato dal nulla». 

«Si tratta di grosse perdite, sia in termini di servizio che in termini economici: per prima cosa, la forza e la coesione del gruppo, andando avanti così, non ci sarà più. Ma bisognerà formare anche i nuovi volontari, senza avere quelli più anziani a dare una mano». Ci stai facendo capire, però, che le perdite economiche non si limitano alla formazione... «Certo che non si limitano alla formazione. Il gruppo è rimasto inattivo per sei mesi, e con lui tutte le attrezzature, i materiali, gli spazi. Per mesi nessuno ha messo in moto il Land Rover che abbiamo in dotazione, nessuno ha provveduto a curarsi delle due tende - ciascuna del valore di circa 4.000 euro - che sono state ripiegate e messe in magazzino ancora bagnate dopo l'ultima esercitazione che abbiamo effettuato: subito dopo il sindaco ha impedito l'accesso al magazzino e sono rimaste lì per mesi in queste condizioni. Hai idea cosa voglia dire questo per una tenda?» Lo posso immaginare... «Immagina anche le radio che abbiamo in dotazione. Ogni anno paghiamo circa 300 euro di concessione governativa, ma quest'anno le abbiamo usate solo per alcuni mesi, e poi sono rimaste in carica per mesi: quando verranno rimesse in funzione bisognerà sostituire le batterie. Altri 300/400 euro! La stessa situazione di incuria si è verificata per l'area di addestramento vicino all'ex piazzola ecologica. Nessuna manutenzione, nessuna. Possiamo solo immaginare in che condizioni sia adesso. Sarò curioso di vedere quante risorse saranno destinate a rimettere in moto tutta questa macchina...».

Numerosi i danni materiali. Ma per quanto riguarda la sospensione del servizio e il servizio così come è configurato attualmente puoi dirci qualcosa? Il sindaco ha ringraziato pubblicamente la nuova Protezione civile per il servizio svolto durante il Presepe vivente, quindi possiamo ritenerla pienamente operativa? «Al momento esiste un gruppo, ma dire che sia operativo non è corretto: non è mai stato convocato, non è stato nominato un responsabile, e ti dirò di più: Solbiate, come previsto da Regione Lombardia, è dotata di un piano di emergenza comunale, condiviso con Gorla Maggiore, ma di fatto operativamente separato: è stato tarato sulla disponibilità di circa 20 volontari di Protezione civile, tanti quanti eravamo ai tempi, i quali si erano specializzati in determinati compiti sulla base di determinate esercitazioni. Ora questo piano di emergenza è stato del tutto svuotato, perché mancano persone e competenze per renderlo efficace».  

Lo saluto pensando alla gestione di tutta questa vicenda. Una vicenda che pare sia del tutto sfuggita di mano al sindaco Melis, con conseguenze che in parte non erano state preventivamente ponderate - come la questione del piano di emergenza - e che in parte potevano essere evitate praticando un po' più di sano dialogo - come la questione dell'automezzo, delle tende, eccetera. 

Chiudo segnalando che giovedì 16 gennaio, alle 21.00, il presidente della Commissione Ecologia (ed ex Coordinatore della Protezione Civile, appunto) Roberto Viganò ha convocato la Commissione in seduta pubblica. L'appuntamento è in Comune, e si parlerà (apprendo dalla stampa) di fiume Olona, presenza di rifiuti sul territorio (amianto, in particolare), area di sgambamento cani, piazzola ecologica e insediamento di Ely. 

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