martedì 21 gennaio 2014

Solbiate 2020: un patto per il risparmio energetico

Il programma “Convenant of Mayors” dell’Unione europea, partito ufficialmente nel febbraio del 2009, coinvolge i Sindaci delle Amministrazioni Locali rendendoli protagonisti del processo europeo teso al risparmio energetico, mediante l’adozione di un Protocollo che li impegna ad attuare un Piano d’Azione in grado di migliorare gli obiettivi di risparmio energetico.

“Mediante la sottoscrizione volontaria al Patto, i Comuni firmatari si impegnano in primis a predisporre un Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) o Sunstainable Energy Action Plan (SEAP) entro 1 anno dalla firma e con l'approvazione dei Consigli Comunali della città. Il documento raccoglie tutte le misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi dell'Europa 20-20-20, tramite un approccio urbano integrato volto al risparmio e all'approvvigionamento energetico.
Sulla base delle esperienza dei primi cinque anni di vita dell'iniziativa è possibile affermare che tali piani possono garantire risparmi considerevoli di energia, liberando così risorse finanziarie che possono essere reinvestite in altri ambiti economici e contribuire ad alleggerire i bilanci pubblici sotto pressione, nonché quello dei cittadini gravati da bollette sempre più onerose.
E' importante, affinché l'iniziativa abbia successo, che il piano sia basato su obiettivi chiari, che nelle fasi di elaborazione e di applicazione sia coinvolta la cittadinanza, la quale deve essere informata adeguatamente in merito ai contenuti e ai progressi nel raggiungimento degli obiettivi.
Altro punto focale del testo del Patto è incoraggiare lo scambio di esperienze tra comuni, soprattutto quelli che insistono su aree territoriali omogenee, e altri enti pubblici sugli esperimenti più innovativi. […]
Il PAES è uno strumento innovativo perché prevede azioni strategiche per il raggiungimento di obiettivi specifici di riduzione prefissati e perché mette a sistema tali azioni considerandole parte di un approccio globale e completo all’efficienza energetica applicata al territorio. Un nuovo modo, quindi, di concepire la pianificazione territoriale, soprattutto a livello di piccoli-medi Comuni.
L’obiettivo generale del PAES consiste nella definizione di una strategia programmatica per ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020, e si raggiunge attraverso una serie di sotto-obiettivi:
· la presa di coscienza da parte dell’Amministrazione Comunale della distribuzione delle emissioni sul territorio, per individuare le azioni prioritarie su settori strategici d’intervento, quali l’energia, la pianificazione del territorio, la gestione delle acque, dei rifiuti e la mobilità urbana;
· contabilizzare in termini energetici le potenziali azioni di risparmio energetico, di produzione alternativa di energia, di gestione territoriale per comprendere quali di queste siano davvero efficaci per la riduzione delle emissioni, attraverso una valutazione di costi/benefici;
· creare ampio consenso sul territorio per dare continuità alle azioni previste dal PAES al di là dei cambiamenti di Amministrazione, attraverso la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei cittadini a tutti i livelli (con comunicazioni mirate) e degli stakeholders;
· responsabilizzare e infondere una solida cultura energetica nella classe politica, affinché si realizzi un concreto impegno nel portare avanti una strategia di lungo periodo che porti la città, su un orizzonte temporale che va oltre il 2020, alla sostenibilità intesa come autonomia energetica (città produttrice versus consumatrice); impegna ad attuare un Piano d’Azione, che sia in grado di migliorare gli obiettivi di risparmio energetico, previsti nel Dicembre 2008: “tre volte venti per il 2020”.
· creare una sinergia tra i diversi settori dell’Amministrazione Comunale affinché si instauri un dialogo permanente tra i diversi soggetti;
· sviluppare un know how del personale interno all’Amministrazione deputato al controllo delle azioni e al rapporto con gli stakeholders e i cittadini.
I soggetti coinvolti nel progetto sono in maniera prioritaria gli Amministratori Comunali, il personale degli Uffici Tecnici e i Responsabili di settore. Il progetto, basato su una metodologia di calcolo consolidata, punterà alla definizione del documento finale di PAES tramite un processo di pianificazione partecipata pertanto altri soggetti prioritari da coinvolgere sono la cittadinanza e gli stakeholder. Nel progetto sono previste azioni a breve termine (3-5 anni) che porteranno cambiamenti immediati sul territorio anche in termini di emissioni evitate, altre, invece, di lungo termine (2020, ma anche oltre) che dovranno essere monitorate e realizzate anche in base alla disponibilità di forme di finanziamento adeguate.”


(tratto dal documento di PAES del comune di Nerviano)

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