domenica 8 febbraio 2009

L'amaca, di Michele Serra

tratto da "La Repubblica" del 8 febbraio 2009

Forse sono diventato ipersensibile, come chiunque, da anni, senta lo stesso vecchio chiodo piantarsi nella stessa vecchia ferita. Ma ogni volta che Berlusconi pronuncia anche una sola parola sulla famiglia Englaro mi sento umiliato dalla sua grossolanità morale. Al consueto effetto dell’elefante nel negozio di porcellane si aggiunge la totale incongruenza tra un argomento così alto e un livello così basso. Specie quando costui osa addentrarsi in dettagli –come dire - fisiologici, che riguardano un corpo inerte e lo strazio quasi ventennale di chi la veglia e la cura,mi si rivolta lo stomaco. Un argomento che anche i filosofi accostano con sorvegliatissima prudenza diventa, in bocca a lui, la ciancia superficiale di un importuno, per giunta dotato di poteri enormi, che in genere agli importuni non vengono affidati.

In questi giorni siamo di fronte a un doloroso strappo istituzionale e costituzionale, ma forse perfino più dolorosi sono gli sgarri verbali che il premier si è concesso, blaterando di gravidanze e di “bell’aspetto”. Chissà se, di fronte a questo osceno spettacolo, almeno qualcuno dei suoi elettori ha potuto aprire gli occhi. L’illusione è che esista una soglia oltre la quale finalmente la passione politica si fa da parte, e lascia il posto alla valutazione umana. Non posso credere che essere di destra, oggi in Italia, significhi rassegnarsi a essere rappresentati da uno di quella fatta.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi rendo conto che si tratta di un argomento controverso, mi rendo conto che la nostra Italia vaticanizzata necessita delle sue vittime da esibire, mi rendo conto che la nostra politica vuota e abulica abbia bisogno di trofei televisivi su cui costruire le proprie campagne elettorali, mi rendo conto che gli italiani anestetizzati dai grandi fratelli necessitino di sensazioni forti, ma costava così tanto un dignitoso silenzio su questa vicenda? C'era bisogno di decreti legge a correggere latitanze decennali per farsi belli agli occhi di crede di avere il monopolio della dignità umana? Quanti casi Englaro vengono "risolti" negli ospedali nel silenzio delle televisioni, lontani dall'ipocrisia dei benpensanti, che magari fanno finta di non sapere niente? Servono buone e rispettose leggi e servono cittadini responsabili, tutto il resto è opportunismo.
Martin Lutero