lunedì 25 maggio 2009

Solbiate Democratica: la conclusione del Programma

Sviluppo socio-culturale

Le amministrazioni pubbliche dovrebbero considerare come una esigenza lo sviluppo culturale dei propri amministrati, soprattutto dei più giovani, perché questo presuppone e favorisce anche uno sviluppo sociale, e quindi una evoluzione delle persone verso lo status di cittadini. La promozione culturale quindi non dovrebbe essere considerata come un “qualcosa in più”, ma come qualcosa di importante e caratterizzante la vita pubblica.
Anche un comune piccolo come Solbiate Olona dovrebbe quindi adoperarsi in questo senso, con l’obiettivo primario di vincere la tentazione di accettare la partecipazione di pochi cittadini come un dato di fatto ineluttabile e non controvertibile. Si pone quindi il problema, e quindi l’obiettivo, di cercare di raggiungere e coinvolgere più persone possibili alle attività ideate ed organizzate dal comune, rendendole di maggiore impatto e interesse e pubblicizzandole nel modo adeguato.
Al momento attuale la proposta culturale a Solbiate Olona, per quanto articolata e più ricca rispetto a qualche tempo fa, sembra comunque navigare a vista, proponendo quello che capita e basandosi sulla proposta individuale o collettiva dei cittadini, penso al gruppo “Fuori dalle quinte”, agli spettacoli dell’oratorio, e alle iniziative sovracomunali che coinvolgono altri paesi della Valle Olona. Questo atteggiamento però disperde gli interessi e le risorse, e per questo motivo riteniamo che l’amministrazione comunale dovrebbe prima di tutto darsi un progetto, un qualcosa di specifico e caratterizzante che possa convogliare le risorse umane ed economiche per poter raggiungere un obiettivo dichiarato, che poi è quello di portare il maggior numero di persone possibile a partecipare alle iniziative e alle attività organizzate dal comune.
Il primo passo è quello dell’organigramma del settore culturale, perché di fatto al momento le proposte si spalmano su tre assessorati: quello alla cultura vero e proprio, quello del tempo libero e quello delle politiche sociali (gite per gli anziani ad esempio). E’ evidente che un unico assessorato che si occupi di tutte le proposte culturali renderebbe più omogenea e più semplice l’organizzazione delle stesse. L’assessore dovrebbe poi poter contare su un organo consultivo ed esecutivo con cui si possa trovare in piena sintonia, e cioè la commissione che, per i motivi appena detti, non si dovrebbe più chiamare “biblioteca”, ma “cultura”.
La commissione ideale è un organo “agile”, pochi membri ma molto motivati, con disponibilità di tempo e con il vivo desiderio di veder portati a termine i progetti proposti. Per questo motivo i membri ideali sono giovani, con idee e voglia di rischiare e che non si facciano condizionare dal concetto “facciamo solo le cose che finora hanno funzionato”. Il vantaggio è quello di provare a sfondare la porta del prevedibile e del preconfezionato e arrivare a tante persone finora dormienti.
Per reclutare i membri della commissione andremo a cercare in quei gruppi di giovani che si sono già rivelati per le loro doti e che hanno già provato a metterle in pratica, dimostrando quindi volontà di esternare verso gli altri le cose che ritengono importanti. Quindi gruppi teatrali, musicali, artistici di varia natura o singoli che già collaborano in progetti culturali di vario tipo. Il far parte della commissione cultura darebbe loro la possibilità di istituzionalizzare le loro proposte e quelle di altri che ritengono meritevoli, trasformandole in una risorsa per l’intera comunità.
Scopo della commissione sarà anche quello di raccogliere più informazioni possibili riguardanti le richieste culturali del paese, e per far questo ci avvaleremo dell’aiuto di commissari aggiunti deputati a questo scopo preciso, che possano partecipare saltuariamente a intervalli prefissati per relazionare sul loro lavoro. Questi commissari aggiunti saranno individuati per età, in modo che riportino le esigenze specifiche degli ambienti che preferibilmente frequentano, quindi studenti, adulti e anziani che svolgano comunque un qualche tipo di attività sociale e che sono in contatto con altre persone della loro età.
Venendo alle proposte vere e proprie l’idea di base è quella del progetto multidisciplinare, cioè l’approfondimento di un argomento che verrà scelto comunitariamente da assessore e commissione e tenendo conto delle richieste della cittadinanza, utilizzando tutte le risorse disponibili: i gruppi teatrali sceglieranno testi inerenti all’argomento, la rassegna cinematografica proporrà film adatti, verranno organizzate mostre, proposte gite ed escursioni nei luoghi significativi e verranno invitate persone esperte dell’argomento stesso, cercando di esaurirlo il più possibile con manifestazioni che tengano conto di differenti target generazionali con proposte ad hoc, che possano cioè interessare i più piccoli e i più anziani con iniziative diverse ma che ruotano comunque intorno allo stesso tema. Dovesse funzionare è possibile che la cittadinanza riesca a farsi coinvolgere nel processo in divenire di tutta la proposta culturale, sentendo l’esigenza, o anche solo la curiosità, di verificare ed assistere a tutti i modi possibili con cui poter approfondire e sviluppare un argomento di interesse generale.
Ad integrazione delle proposte descritte verranno organizzati corsi il più possibile rispondenti alle richieste dei cittadini, soprattutto dei più piccoli, cui verrà prestata particolare attenzione con corsi di espressione, psicomotricità, inglese e informatica, in modo che siano il più preparati possibile al confronto con il mondo esterno.
Elemento importante sarà anche la pubblicizzazione degli eventi. Il fatto di mettere “in rete”, cioè in contatto tra di loro, i gruppi e le associazioni partecipanti ai progetti culturali moltiplica le possibilità di diffusione degli eventi attraverso i canali già utilizzati dai singoli gruppi e associazioni. A tale scopo si dovrebbe cercare di coinvolgere anche le associazioni che non contribuiscono direttamente, come quelle sportive, che verranno “ricambiate” con la pubblicità delle loro iniziative attraverso gli stessi canali. Ovviamente la sua parte la dovrà fare anche il comune, attraverso il sito, magari con una sezione appositamente dedicata e più ampia, e attraverso tutti i percorsi canonici di diffusione delle notizie di interesse comune. Si deve anche cercare di esportare le iniziative ai paesi vicini, cercando di coinvolgere i comuni e le associazioni attraverso uno scambio di pubblicità per le rispettive iniziative, cosa che farebbe da viatico al punto successivo.
Vogliamo coltivare anche il sogno di un paese vissuto e non solo vivibile, e pertanto cercheremo di esportare le iniziative comunali al di fuori dei locali finora deputati ad ospitarle. Sfrutteremo pertanto la stagione estiva per concerti e cineforum all’aperto, perché l’estate non deve essere solo l’occasione per serate danzanti fruibili solo da una parte, sebbene appassionata, di cittadini. Ci sono anche tanti solbiatesi che vorrebbero avere l’occasione per vivere il proprio paese in modo più partecipato e noi di quello ci occuperemo. Sempre in tema di vissuto vogliamo proseguire ed approfondire il lavoro già fatto con l’allestimento del museo socio-storico mediante la realizzazione di un archivio multimediale di documentazione storica, con particolare attenzione all’ultimo conflitto e alla guerra di Liberazione, grazie al contributo dei solbiatesi che ancora conservano memoria di quell’epoca.
Parallelamente a questo tipo di iniziative infatti, sarebbe auspicabile verificare l’eventuale possibilità di costituire una supercommissione cultura che coinvolge gli altri paesi della Valle Olona, e che possa inizialmente affiancare e in futuro eventualmente sostituire le commissioni dei singoli comuni. Questa supercommissione avrebbe più fondi e quindi la possibilità di organizzare eventi più importanti e coinvolgenti, e potrebbe selezionare i membri, scegliendo i più preparati, i più capaci e i più motivati, e quindi quelli più in grado di portare avanti i progetti proposti. I comuni della Valle Olona potrebbero quindi arrivare ad un livello di proposta culturale simile a quello di una città di medie dimensioni, decisamente superiore a quanto i singoli comuni possano fare da soli, considerando anche che le distanze tra i vari comuni non sono mai proibitive e quindi gli spostamenti per seguire le varie manifestazioni sostanzialmente agevoli.
Nel seguire questo visione di un luogo per l’anima e non solo per il corpo è necessario partire dalla base, cioè dallo stimolare nei ragazzi più giovani il senso dell’appartenenza a una comunità, che in ultima analisi è quella pubblica. Proporremo quindi corsi di educazione civica per le scuole, in modo da far loro capire, dall’inizio, che la cosa pubblica non è qualcosa che appartiene agli altri, ma che appartiene a noi tutti, e che abbiamo il dovere e il diritto di coltivarla, custodirla, e far sì che venga rispettata. L’unico modo è la partecipazione, e per partecipare bisogna essere consapevoli.

Organizzazione amministrativa

Con le norme attualmente in vigore la giunta comunale ha un potere molto maggiore del consiglio, e questo priva l’amministrazione di un contropotere interno che può aiutare ad evitare la deriva verso situazioni “autoritarie” da parte della giunta stessa. Sarebbe quindi opportuno trasferire al consiglio parte delle prerogative della giunta, delegando ai consiglieri alcuni compiti esecutivi ed operativi. Questo permetterebbe di avere un controllo più capillare delle problematiche e una profondità di intervento più ampia, inoltre permetterebbe ai consiglieri di avere più chiara la situazione del territorio e portare all’attenzione della giunta le proprie esperienze. L’intento è che i frequenti contatti con le associazioni, gli enti pubblici e i semplici cittadini possa responsabilizzare i consiglieri, che saranno quindi chiamati a partecipare attivamente al dibattito amministrativo e non limitarsi ad alzare la mano quando viene loro richiesto. La stessa giunta sarà quindi costretta a confrontarsi con le esperienze sul territorio dei consiglieri che verranno aggiunte alle proprie, e questo non potrà che migliorare gli interventi che verranno adottati.
Pensiamo inoltre che il numero di assessori attualmente in carica sia troppo elevato, e che quindi vada ridimensionato, anche perché diverse competenze possono essere accorpate senza interferire con l’efficacia degli interventi. Limitare a cinque il numero degli assessori e limitarne le indennità potrebbe portare ad un risparmio nei prossimi cinque anni di una somma considerevole, troppo elevata, in un momento come questo e con le limitazioni dei trasferimenti di denaro dallo Stato, per poterci rinunciare. Questi soldi verranno interamente trasferiti ad attività in campo sociale. Cercheremo anche di mettere a punto un sistema (sul sito ad esempio) che possa permettere ai cittadini di dare il suo giudizio sull’operato di giunta e consiglio, in modo che si possano modificare eventuali atteggiamenti non graditi o interventi ritenuti inutili o insufficienti. Ad integrazione di questo verranno calendarizzati incontri tra cittadini e amministratori, in cui a turno uno o più assessori e consiglieri spiegheranno quello che si sta facendo, i motivi che hanno portato a queste scelte e i progetti in discussione, ascoltando le opinioni dei cittadini stessi e riportandole all’interno del dibattito amministrativo.
Nell’ottica di una maggiore trasparenza e democrazia cercheremo di coinvolgere maggiormente i membri di minoranza, chiedendo loro di partecipare alle commissioni per portare le loro idee e le loro esperienze ed affidando loro alcuni incarichi, ad esempio facendoli entrare nel consiglio della Solbiate Olona Servizi.

I primi cento giorni

Il primo passo sarà la formulazione del PGT sulla base delle indicazioni illustrate nel programma. Nel frattempo chiederemo un incontro con l’imprenditore che ha ricevuto l’appalto per la riqualificazione urbanistica dell’area ex-SIR per cercare un accordo che possa modificare il progetto presentato, che presenta punti non chiari e altri decisamente migliorabili.
Metteremo in agenda incontri con i sindaci dei comuni limitrofi per cercare posizioni condivise di intervento in vari campi: ambientale (fondo valle, monitoraggio di aria e acqua, bonifica dell’amianto ecc.), sociale (implementazione dei Piani di Zona, collaborazione per situazioni di disagio di minori e anziani, incontri con le parti sociali per la crisi economica ecc.), economico (accesso a Fondi regionali, nazionali o comunitari per le riqualificazioni ambientali e urbanistiche, unione ad altri gruppi di pressione per limitare il rispetto del patto di stabilità per situazioni critiche), istituzionale (limitazione della privatizzazione dell’acqua potabile), culturale e ricreativo.
Chiederemo anche un incontro con i responsabili della Pedemontana per ottenere opere di compensazione ambientale il più possibile efficaci e qualificanti.
Avvieremo contatti con i responsabili delle Associazioni di volontariato e con quelle sportive, con la Pro Loco, la Parrocchia, la Protezione civile e con tutte le componenti che possono garantire una ricaduta sociale positiva della loro attività, garantendo l’appoggio del comune e operando iniziative condivise.
Ripenseremo all’organizzazione degli assessorati, per limitarne il numero e riorganizzarne le competenze, procedendo alla riduzione dei rimborsi a livelli compatibili con la reale attività svolta. I soldi risparmiati verranno interamente destinati all’ambito sociale.
Metteremo in opera gli interventi utili per contrastare gli effetti della crisi economica che non siano stati già avviati, a partire dalla formazione di un Fondo anti crisi e la ridefinizione del budget per la spesa sociale.
Cercheremo infine di ottenere dal dirigente scolastico delle scuole medie la possibilità di effettuare corsi di educazione civica a partire dal prossimo anno scolastico.

9 commenti:

Stefano ha detto...

@Roberto e Consiglieri firmatari del comunicato:

Potremmo cercare di fare chiarezza su questo:
“Sviluppare un piano commerciale/terziario lungo l’asse di via per Fagnano/nuova autostrada Pedemontana”, del programma PdL - Lega.

Il mio (breve) commento è qui (come credo già sappiate...): http://stefanocatone.wordpress.com/2009/05/25/sincerita-adesso-e-tutto-cosi-semplice/

Anonimo ha detto...

...interessante e ben impostata (tipo cartoline souvenir) la brochure che PDL/LEGA stanno distribuendo porta a porta in questi giorni...

Roberto

Anonimo ha detto...

Cos’è la politica?

È uscita allo scoperto anche la Lista del Sindaco. Bene! Adesso dopo aver spiegato cos’è la politica
a cani e gatti cercate di spiegarla ai “cristiani”.

Stefano Catone ed Elisa Banfi dopo aver collaborato per anni con l’attuale Amministrazione
(elogiandone anche l’operato) adesso fanno una loro Lista (ndr. Lista civetta! Come paventa qualcuno)

Lucio Ghioldi da questo blog ha strenuamente difeso la compagine del Peppino e se l’ha fatto da questo blog vuol dire che è o un iscritto al PD o comunque un simpatizzante e in ogni caso se l’avete ospitato vuol dire che in qualche modo siete a sostegno dell’attuale amministrazione.

So che avete aspramente criticato alcuni componenti del PD che hanno aderito alla Lista civica di
“voce solbiatese”.

Il Peppino lascia l’UDC, abbraccia il PDL e si allea con la Lega.

Se politica vuol dire cercare di non perdere il “cadreghino” o procurarselo: allora
ho capito tutto, altrimenti spiegatemelo voi.

Un Solbiatese disorientato.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Stefano:
Non credo che occorra aggiungere molto al punto messo nel programma PdL-Lega. Si commenta da solo.
Il che vuol dire non solo cambiare la destinazione d'uso dei terreni in via per fagnano ma anche quelli in via combattenti.
Quello che non ho visto nel programma è il miglioramente della viabilità della provinciale SP2, ma ormai siamo abituati al fatto che prima si costruisce, e poi, forse, si sistema la viabilità.
Se avete l'occasione leggete anche il programma del 2004 e poi, armati di matita, spulciate quello non fatto, e solo allora leggete il programma 2009. Bella ripetizione!!
Poi chiedetevi, o meglio, chiedete a loro stasera, come mai la priorità è stata data a progetti non in programma.
Se non vi rispondo, io sarò presente, girate pure la domanda a me.

Roberto Viganò

Stefano Catone ha detto...

@un Solbiatese disorientato

Come avrete capito mi piace scrivere. Perciò anni fa (febbraio 2006) ho colto l'oocasione di collaborare a “Solbiate Olona Informa”. Non ricordo neanche più quando ho smesso.
Dimenticavo, si trattava di volontariato.
Ripercorro i miei articoli, così potrete giudicare come sia difficile sostenere che abbia “elogiato l’operato” dell’Amministrazione, dato che non ho mai fatto un commento “politico”.
Ho parlato di:
*“Soldati contro”, organizzato dall’Ass. Disarmiamo la pace
*Una famiglia australiana che si è trasferita a Solbiate
*Oratorio feriale
*Torneo 3 vs 3 di basket organizzato dalla Basket School
*Fuori dalle quinte, Ass. culturale di Solbiate
*Tributo a Battisti e Mina all’Oratorio
*Agosto ciclistico solbiatese
*Ludobus
*Commemorazioni del 4 novembre
*Mercatino di Solbiate
*Iniziative della Biblioteca comunale
E una volta, ma non trovo il numero, devo aver chiesto al Sindaco riguardo stato delle strade e Oratorio femminile. Mi pare.
Di tutte queste iniziative, le uniche che avevano a che fare direttamente con l’amministrazione sono il Mercatino di Solbiate e forse qualcosa organizzato dalla Biblioteca, ma non lo so, perché sinceramente non me ne sono interessato.
Se aver parlato dell’Oratorio feriale, del torneo di basket, dell'agosto ciclistico solbiatese, bla bla bla, macchia il mio breve curriculum chiedo venia.
Ma invito a cliccare qui:
http://stefanocatone.wordpress.com/category/solbiate-olona/
http://pdsolbiateolona.blogspot.com/2009/04/la-crisi-economica-ce-per-tutti.html
http://pdsolbiateolona.blogspot.com/2009/02/area-ex-rovelli-una-possibile.html

Se vuole qualche chiarimento in più sui miei articoli scriva a kata1986@libero.it: potrò farglieli vedere.
Vorrei inoltre sapere qual è la redazione che ha prodotto la nota. “Pensare che un gruppo di persone del PD abbia fatto un accordo con una lista PDL-Lega non è stupido, è offensivo. Per lo meno dal mio punto di vista. Non abbiamo niente da spartire (in senso reale e metaforico) con i personaggi che hanno sponsorizzato questa operazione e con quelli, parlo degli amministratori uscenti, che si sono prestati a questo scempio.” (cit. Vaghi)

Molti non capiscono la filosofia alla base dei blog: sui blog scrivono tutti coloro che vogliono intervenire! Non stiamo parlando dell’organo di stampa del Partito Comunista, ma del blog del PD di Solbiate Olona! Spazio è stato lasciato a tutto, anche a dure critiche contro di noi: chiunque può scrivere e nessuno è mai stato censurato. Il fine è quello di stimolare il dibattito e quindi avere una conoscenza dei fatti la più chiara possibile. Purtroppo non tutti capiscono questa filosofia.
Quindi, ospitare non vuol dire essere a sostegno. Banalmente non avremmo dovuto ospitare il suo commento, o molti altri commenti contro di noi. Ospitare vuol dire fare il bene della comunità: non mi stancherò mai di ripetere che solo con la massima pubblicità si possono avere garanzie del giusto operare.

So che avete aspramente criticato alcuni componenti del PD che hanno aderito alla Lista civica di
“voce solbiatese”.
Quando? Dove? Dove è scritto? Non abbiamo mai detto una parola, sfido a provare il contrario. Forse ha rovesciato le parti.Il Peppino lascia l’UDC, abbraccia il PDL e si allea con la Lega.
Ecco cosa realmente non è chiaro! Se ha cliccato sul link sopra potrà capire che non è chiaro neanche a me. Per chiarirmi un po’ le idee ho provato a cercare il nome dello sponsor dell’alleanza (lo dice La Prealpina), Gioacchino Caianiello, su Google.Se politica vuol dire cercare di non perdere il “cadreghino” o procurarselo: allora
ho capito tutto, altrimenti spiegatemelo voi.
Noi di cadreghini non ne otterremo nessuno che non sia conquistato con i nostri voti: non rientra nel nostro modo di agire e di pensare. Queste cose le lasciamo alla destra. Se avessimo voluto i cadreghini avremmo cercato un’alleanza, ma così non è stato.
Spero di essere stato chiaro, altrimenti ci contatti di nuovo.

Anonimo ha detto...

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=108080

un nuovo impianto di compostaggio AMSC sulla SS336???? la zona non è poi cosi lontana in linea d'aria con via Combattenti;anzi, magari spostandolo sul territorio Solbiatese è più apetibile visto anche il nuovo raccordo dell'autostrada Pedemontana.

Anonimo ha detto...

So che avete aspramente criticato alcuni componenti del PD che hanno aderito alla Lista civica di
“voce solbiatese”.

Non solo non è vero, ma abbiamo anzi sempre sostenuto che la loro scelta è del tutto legittima. E' vero invece il contrario, sono loro che ci accusano di avere "diviso" la sinistra di Solbiate, come se la lunghezza della militanza sia il solo discrimine quando si devono prendere le decisioni. Quando, per ben due volte, il circolo del PD di Solbiate ha espresso, DEMOCRATICAMENTE, il proprio voto per allearsi con la Voce Solbiatese, a favore si sono pronunciati solo tre tesserati. Credo che tre sole persone non possano decidere per tutti. Se poi la scelta del circolo sia stata giusta o sbagliata non possiamo saperlo, ma sappiamo sicuramente che nessuna decisione presa a livello individuale è mai stata da noi criticata. Il signor Lucio Ghioldi purtroppo non è tesserato, altrimenti non ci saremmo tirati indietro dall'espellerlo (con mia grande soddisfazione aggiungo), ma in ogni caso, se volesse continuare a dire la sua su questo blog continuerà ad avere lo spazio per farlo. Si chiama democrazia, se qualcuno per caso lo avesse dimenticato.
Ivan Vaghi

Anonimo ha detto...

Caro Solbiatese disorientato, mi sento toccato dalla tua osservazione sulla lista Solbiate Democratica. L'unica cosa che posso invitarti a fare è parlare con qualche candidato della nostra lista, capiresti le motivazioni che ci hanno condotto a volere intraprendere questo faticoso percorso. Sono le ragioni di valori profondi, di cose che ci stanno a cuore: quali l'ambiente da conservare e proteggere, le persone che vanno a formare la nostra comunità, per la quale propettiamo una qualità di vita migliore, una nuova politica per solbiate che renda i cittadini con i loro bisogni ed esigenze il punto focale di ogni iniziativa dell'ammistrazione pubblica.
Se sei disorientato, fermaci per strada o contattaci in altro modo, firmati con il tuo nome. La lista Solbiate Democratica è trasparenza, non sotterfugi e tradimenti. La lista Solbiate Democratica è, in ogni suo componente, entusiasmo e valori profondi.
Galli Paolo - Solbiate Democratica

Anonimo ha detto...

Rispetto all'articolo di varesenews postato poco sopra, ed in riferimento anche alla mia domanda di ieri sera, mi è parso che non ci sia stata alcuna ferma negazione da parte della lista "Per Solbiate" circa la possibilità di costruire un inceneritore a Solbiate o, eventualmente, un centro di compostaggio, forse meno inquinante, ma sicuramente impattante sulla qualità dell'aria.
O stata solo una mia interpretazione??

Roberto Viganò