lunedì 4 maggio 2009

Solbiate Democratica - Il Programma: Introduzione e Ambiente e territorio



Noi tutti vogliamo vivere serenamente e quando questo non è possibile speriamo fortemente che un giorno possa comunque accadere. La politica come la intendiamo noi è quella cosa che riduce la distanza tra oggi e “un giorno”, sia a livello nazionale che a livello locale. Nei nostri progetti quello è il giorno in cui i cittadini saranno parte integrante delle scelte che li riguardano, in cui lo stato sociale sarà garanzia di solidarietà e in cui le amministrazioni avranno come faro illuminante la salute pubblica e la crescita sociale e culturale dei loro cittadini. Se tutto questo sembra troppo difficile dobbiamo pensare che non ci meritiamo niente di meno, e se sembra troppo lontano è perché forse la strada per arrivarci non è stata mai veramente intrapresa. Non pretendiamo di risolvere subito i problemi che ci riguardano, ma vogliamo contribuire a stimolare nelle persone la consapevolezza che è necessario cominciare questo cammino, a cominciare da Solbiate Olona.
La scelta di concorrere alle prossime elezioni amministrative è frutto di una riflessione ponderata e per nulla facile. Siamo consapevoli che sarà complesso inserirci in un panorama come quello solbiatese occupato da varie liste, civiche e non, che si sono già “spartite” i voti dei nostri concittadini. Ma i momenti di difficoltà sono quelli in cui bisogna alzare la testa, e le situazioni complicate quelle che obbligano a moltiplicare gli sforzi. Vogliamo concorrere per sottolineare i principi e i valori che fanno parte della nostra natura, primo fra tutti il considerare l’interesse collettivo più importante dell’interesse individuale, e sviluppando quindi una politica che ha questo obiettivo come fondante e continuo punto di riferimento. Ci proponiamo quindi come garante dei cittadini e ci schieriamo dalla loro parte per fare da tramite tra le loro esigenze e le istituzioni che dovranno onorarle. Maggiore sarà la forza che verrà data alla nostra lista maggiore sarà la forza su cui i solbiatesi potranno contare.
Le situazioni di emergenza, come quella economica che stiamo attraversando e, se permettete, anche quella politica del nostro paese, che pensa alle ronde e agli affari di pochi invece che sviluppare progetti di solidarietà e di distribuzione delle risorse, sono paradossalmente i momenti più propizi per provare a sovvertire i valori dominanti e sostituirli con un sistema di valori differente. A livello nazionale e internazionale questo si può esprimere con un ripensamento del sistema economico e finanziario globale che consenta una efficace ricaduta positiva sul sistema dello stato sociale, mentre a livello locale si può tradurre in una maggiore attenzione alla qualità della vita complessiva, andando a ricercare una crescita compatibile con le reali esigenze della popolazione. Le parole d’ordine della nostra campagna elettorale saranno quindi solidarietà e sostenibilità, e siamo sicuri che si possano tradurre in pratica.
Il programma che abbiamo preparato è uno sforzo di civiltà, il desiderio di mettere in pratica i fondamenti di una politica e di una amministrazione che deve essere etica e solidale. Etica perché deve rispettare i nostri valori distintivi, che sono quelli della democrazia, della partecipazione, della legalità a qualsiasi livello, della distribuzione equa delle risorse. Solidale perché nessuno mai deve essere lasciato indietro, e perché ogni singolo cittadino deve sentirsi parte di tutta la comunità.


Ambiente e territorio

Si tratta di un punto fondamentale e prioritario su cui riteniamo debba essere concentrato lo sforzo maggiore, perché una buona gestione territoriale e ambientale può aumentare la qualità complessiva della vita, in termini di salute pubblica, di risparmio energetico, di accesso a luoghi sicuri per la vita quotidiana e il tempo libero. Tutti dicono che si vogliono impegnare in questo senso, ma poi tutti continuano a costruire in modo poco attento e poco responsabile. Solbiate Olona si trova in una posizione critica per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, stretto tra l’asse del Sempione, la Varesina, l’Autostrada dei Laghi con la superstrada per Malpensa, due strade provinciali e la futura Pedemontana, in una zona industriale che non ci risparmia nemmeno il traffico pesante. In generale la Pianura Padana è una delle zone più inquinate d’Europa e a questo dobbiamo aggiungere il punto interrogativo rappresentato da una delle industrie a più alto rischio ambientale in Lombardia, e situata proprio sul nostro territorio.
Partendo da questi presupposti lavoreremo a un PGT (Piano di Governo del Territorio) che preveda alcune regole irrinunciabili:
Interruzione del consumo di territorio per la costruzione di nuovi insediamenti residenziali, salvaguardando quindi le zone di verde rimaste e allestendone di nuove dove possibile. Abbiamo bisogno di “polmoni” verdi e di zone boschive come barriera anti-smog e anti-rumore, e su cui poter contare per la pratica sportiva e il tempo libero. Si dovrà pensare soprattutto alla zona verde di collegamento con Fagnano Olona in prospettiva Pedemontana, sfruttando la costruzione (e i fondi) della nuova autostrada per allestire un’area che abbia anche un valore ambientale. Sarà anche necessario operare in stretto contatto con i responsabili della costruzione della Pedemontana affinché le procedure di costruzione e i dispositivi antirumore e antinquinamento siano adeguati, e che il risultato estetico non sia penalizzante. Lo stesso discorso vale per il fondo valle: è necessario una valutazione, da rendere pubblica, della situazione delle aree industriali dismesse e non (amianto, inquinamento del terreno e delle acque), per poter accedere ai fondi (compresi quelli dell’EXPO 2015) destinati alla riqualificazione ambientale.
Promuovere una politica edilizia che si occupi della ristrutturazione di vecchi edifici già esistenti o la loro sostituzione con nuovi insediamenti, senza variare considerevolmente la volumetria totale già esistente in paese, con particolare attenzione al recupero del centro storico e dei suoi cortili. Proporremo quindi sgravi degli oneri per quelle imprese edili che si concentreranno su questo tipo di lavori, tanto più ingenti tanto più verranno adottati principi di edilizia sostenibile tesa alla minimizzazione del consumo energetico.
Limitare il più possibile l’utilizzo delle automobili quando non strettamente necessario, pensando quindi ad aree a traffico limitato, parcheggi a tempo in zone sensibili, sviluppo di percorsi protetti pedonali e ciclabili, scuolabus/pedibus per i bambini e i ragazzi delle scuole, incentivazione della piccola distribuzione commerciale. Servirà anche una politica sovracomunale per il traffico in transito, per poterlo distribuire il più possibile e il più velocemente sulle arterie di grande scorrimento, soprattutto per quanto riguarda il traffico pesante in prospettiva Pedemontana. Serviranno pertanto doverosi interventi di natura viabilistica, e in quest’ottica diventa irrinunciabile la costruzione di un impianto che sfrutti il principio della rotatoria nell’incrocio tra via Patrioti e via IV Novembre, realizzabile dopo l’acquisizione di competenza di quel tratto di provinciale da parte del comune. Ci preoccuperemo anche della messa in sicurezza dell’uscita del campo sportivo attraverso l’allestimento di dissuasori.
Promuovere la partecipazione pubblica per la definizione del PGT: i cittadini non possono più subire le scelte di politica urbanistica ed ambientale senza poter dare la propria opinione, e quindi, anche in ottemperanza alle disposizioni di legge, verranno chiamati ad esprimersi attraverso assemblee pubbliche.
E’ ormai necessario pensare anche ad ottimizzare il consumo energetico per diminuire i costi a carico di amministrazione e famiglie e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria. Proporremo quindi incentivazioni dell’installazione di impianti di energia alternativa e rinnovabile, oltre a pensare di adottarle il prima possibile per gli edifici comunali. Vogliamo sperare che l’esempio dato dall’amministrazione possa convincere molti cittadini a seguire questa strada. L’obiettivo sarà quello di ottenere per il comune di Solbiate Olona la certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), rilasciato agli enti e alle aziende che adottano corrette procedure di risparmio energetico e utilizzo del territorio. Per riuscirci apriremo collaborazioni con organizzazioni no-profit che si occupano dell’argomento (ad esempio Agenda 21) per stabilire i tempi e le procedure necessarie.
Sul versante inquinamento e rischio ambientale chiederemo un confronto con le aziende a rischio ambientale per verificare il rispetto delle procedure di sicurezza e i dati relativi all’inquinamento ambientale dell’area limitrofa alla fabbrica, che ci impegneremo a rendere pubblici.
Verrà prestata attenzione anche alla qualità della nostra acqua potabile, che verrà monitorata attraverso analisi chimiche i cui risultati verranno resi pubblici e confrontati con quelli delle acque minerali in commercio. Una buona qualità dell’acqua potrebbe rendere superfluo l’acquisto di acque minerali con evidenti risparmi economici e ambientali.
Opereremo anche per evolvere il concetto di manutenzione del patrimonio ambientale e architettonico verso quello di cura, cioè di amore per la conservazione di quanto è presente a Solbiate Olona in ricordo del lavoro e della tradizioni delle generazioni che ci hanno preceduto.
Come si può intuire non si tratta di interventi che si possono risolvere in breve tempo, non basterà forse una legislatura, ma è davvero fondamentale cominciare a pensare al nostro territorio e alla nostra salute dandosi degli obiettivi irrinunciabili: un ambiente il più possibile salubre, la possibilità di poter fare a meno dell’automobile per gli spostamenti in paese, il recupero di un ambiente urbano che sia comunitario e non di transito. Non si possono raggiungere questi obiettivi continuando a costruire senza criterio, continuando a pensare a parcheggi invece che a zone pedonali e rinunciando a considerare la questione ambientale come essenziale e prioritaria. Dobbiamo capire che i cittadini vengono prima e che si può comunque trovare il modo di sostenere un’economia che sia compatibile l’ambiente in cui ci troviamo a vivere.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti ai giovani che si sono dimostrati una valida alternativa per il futuro: non si sono nascosti, hanno espresso le loro idee in modo chiaro, e hanno dimostrato che vi è ancora interesse nel migliorare lo stato di benessere del paese.
Assolutamente indegno il comportamento dell'ammistrazione, che dopo essersi nascosta alla serata sulla crisi, continua a nascondere i suoi candidati e la sua lista, presentandola in un anomino martedì mattina.
Paura? o coscienza sporca?

Roberto Viganò

Anonimo ha detto...

VERGOGNA!!!! VERGOGNA!! VERGOGNA!

IVAN VAGHI sei tutti Noi!

Distruggiamo e mandiamo a casa questa amministrazione che non è stata capace di comunicare, informare e ascoltare la comunità ma soprattutto non ha avuto rispetto della Persona umana,in primis di alcuni consiglieri comunali.

Veronica

Gianni Casetta ha detto...

Vogliamo dialogare con citazioni erudite?
“Se un uomo sogna da solo, il suo resta solo un sogno; ma se molti uomini sognano la stessa cosa, allora il sogno diventerà realtà” Helder Camara, apostolo delle favelas e profeta del Terzo Mondo.
Se volessimo usare un po’ di sano pragmatismo, qualora calassimo questa citazione nella realtà di Solbiate Olona, vi accorgereste/ci accorgeremmo che, avendo (voi) diviso invece che unito, il sogno (del cambiamento) resterà un sogno, soprattutto ora che la mercificazione con la Lega si è compiuta.
Epperò, siete troppo intelligenti, anche se contemporanei, per non averlo messo in conto! Ed allora,la realtà di una lista civetta sarà palese a tutti.
Spero solo, per la stima che ho della vostra gioventù, di non dover udire, nel prossimo futuro, il tintinnio dei trenta denari; ma, come usava dire Bob, “only time will tell.”
Gianni Casetta

Stefano ha detto...

Il problema non è dialogare con citazioni erudite. Il problema è avere un sogno.
Il mio(/nostro) sogno non è quello di “mandare a casa qualcuno”.
Il mio(/nostro) sogno è quello di cambiare Solbiate e cambiare questa (pseudo)politica, seguendo le idee concrete esplicitate nel nostro programma (che non è un contenitore di contenitori vuoti impacchettato col fiocco...). Questo è un sogno.
La nostra non è una lista civetta: la nostra lista si esaurirà solo nel momento in cui svanirà l'ultima possibilità di realizzarlo, questo sogno.

Quindi, non avendo un sogno condiviso, la nostra alternativa sarebbe stata rimanercene fuori dai giochi. E allora piazziamocela va, la citazione erudita: “Continuerai a farti scegliere, o finalmente sceglierai?”.
Riguardo i denari sonanti (ma poi, perchè proprio trenta? Non pensavo di avere a che fare con il trascendente) è una bassezza cui non do peso. Il nostro lavoro e le nostre facce di ventenni sono la nostra garanzia. Non mi dilungo.

Pareggiamo le citazioni: “Detesto i prati. Tutti hanno un prato con l'erba. [...] E quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.”. Così, scelta a caso. Mi piaceva.

369 ha detto...

Mi permetto di correggere stefano:

il problema non è dialogare con citazioni erudite, il problema sta proprio nel dialogare.
Perchè dialogare col nulla diventa un po' difficile. E dare della lista civetta a dei ragazzi che hanno buttato via (anche solo) un'ora del proprio tempo impegnandosi nella politica piuttosto che andare in discoteca e che ci hanno messo la faccia (a differenza di qualcuno che 5 anni fa svendette il sinistro animo per formare una lista di minoranza con l'animo del nano non contando che stavano ragionando col finto animo del nano), lo trovo francamente offensivo.

Anonimo ha detto...

Egregio Casetta, non la conosco personalmente ma mi permetto di spiegare il mio personale "animo contemporaneo".
Sono un novello dell'ambiente politico, privo di ogni intenzione di alimentare il meccanismo che parte dala bassa politica di paese che conduce al marciume di tutto o buona parte del panorama politico italiano. Il meccanismo delle alleanze senza la condivisioni dei valori fondamentali, portando ad uno screditamente di quella che dovrebbe essere la politica: "tanto sono tutti uguali!" Ebbene la nostra è una lista diversa, fondata su dei profondi e condivisi valori morali e politici, anche se queste due parole solo i contemporanei vorrebbero affiancarle.

Galli Paolo