lunedì 2 maggio 2011

Live Report: Consiglio comunale del 30 aprile 2011

Il primo Consiglio comunale del 2011 ha avuto come punto principale di discussione le vicende che hanno visto protagonista l'assistente sociale, nei mesi scorsi. Tra i punti all'ordine del giorno figurava, infatti, la richiesta, avanzata dalle minoranze, di convocazione di un Consiglio straordinario al riguardo. Il sindaco Melis – che poi ha cercato di chiarire la vicenda - si è detto sorpreso dalla richiesta, dato che i reati ipotizzati si sono concretizzati quando alcuni firmatari erano amministratori. Durante l'intervento del Sindaco sono stati distribuiti al pubblico alcuni documenti (articoli di giornale, delibere di Giunta, un verbale del nucleo di valutazione). Non viene invece distribuito – limiti dettati dalla privacy – un documento del 22 ottobre 2008 contenente un richiamo scritto; un altro documento contiene un richiamo per un comportamento negativo “rispetto alla fiducia accordata.”. Entrambi portano la firma della precedente amministrazione. Melis ha inoltre motivato la mancata rimozione, al momento della denuncia, perché “è il magistrato che deve muoversi secondo i dettami della legge”. Con il quinto documento distribuito, Melis ha affermato che l'assistente sociale “poteva fare tutto quello che voleva”.

La discussione si è subito accesa: “la nostra era una richiesta [quella per il Consiglio comunale straordinario] per avere notizie, non per ricevere insulti” - ha subito risposto Giuseppe Bianchi. “I provvedimenti disciplinari citati riguardavano problemi sull'orario lavorativo, di tutt'altra natura, che non toccano in alcun modo le recenti vicende”. E inoltre, “nessun utente, prima, è mai venuto a lamentarsi. Ciò che volevamo sapere è da che cosa è scaturito questo controllo, quale atto è stato compiuto dall'interessata, e in secondo luogo sapere cosa effettivamente è stato fatto”.

Antonello Colombo – anche Progetto Solbiate è firmatario della richiesta – ha richiamato i decreti Bassanini, che incaricavano i responsabili di servizio della gestione del denaro. “Allo stesso modo è stata data responsabilità all'assistente sociale, non è stata una scelta mia, ma una imposizione di legge”. Colombo si è poi soffermato su due punti critici – e che alla fine risulteranno non chiariti – della vicenda: “il reato ipotizzato si è svolto nell'ambito delle funzioni amministrative o nell'ambito privato? In base a questo possiamo discuterne o no. E qual è stato quella segnalazione che ha fatto si che il Sindaco decidesse di denunciare questa persona”. Melis ha risposto che “il reato ipotizzato è amministrativo, perché riguarda i contributi ai nostri assistiti”. Le accuse sarebbero di concussione, circonvenzione d'incapace e frode. “Noi abbiamo segnalato alcune situazioni sulla base anche di segnalazioni dei cittadini”. Melis sostiene di non poter dare altre informazioni riguardo agli altri fattori che hanno portato alla denuncia da parte dell'amministrazione, perché il suo unico dovere era quello di segnalare alle autorità competenti l'anomalia. In definitiva, non abbiamo capito se i reati ipotizzati siano stati compiuti durante lo svolgimento delle funzioni dell'assistente sociale, o al di fuori delle mura comunali. Così come non è chiaro quali siano gli altri elementi – oltre alle segnalazioni dei cittadini – che hanno causato la denuncia.

La mozione presentata da Per Solbiate, “a difesa della nostra identità”, ha spiegato Bianchi “ha lo scopo di ufficializzare iniziative in questa direzione: altre iniziative di questo genere sono sempre state fatte, senza spese. […] Al di là della cartellonistica – la mozione impegna l'amministrazione a installare i cartelli in dialetto all'ingresso di Solbiate -, quello che volevo sottolineare sono il primo e terzo punto”, e cioè la valorizzazione delle iniziative a tutela delle nostre radici e la possibilità di “istituzionalizzare” i corsi di dialetto, con insegnanti “lombardi” (si legge così, nella mozione). Melis ha risposto richiamando l'“inopportunità sentimentale e storica della richiesta, dato l'anniversario dell'Unità, considerando inoltre che non ci sono minoranze linguistiche in Lombardia”. Il discorso si è fatto, in seguito, economico: “se siamo costretti a centellinare le risorse, come possiamo permetterci i cartelli in dialetto o le insegnanti di dialetto? Se dovessero avanzare dei soldi li destinerei ai Servizi sociali”. Antonello Colombo ha dichiarato di condividere “l'idea di salvaguardia della tradizione, ovviamente senza spese. Se c'è la volontà di modificare la mozione – eliminando i cartelli – penso possa essere votata”. Bianchi si è quindi assunto la responsabilità di convocare i capigruppo per modificare la mozione in questo senso.

In questo momento Antonello Colombo ha interrotto la discussione, chiedendo di verbalizzare “un fatto molto grave”: la verifica della possibilità di distribuire il verbale del nucleo di valutazione – avvenuta durante la discussione del precedente punto -, soprattutto per quanto concerne il rispetto della normativa sulla privacy. Si scopre così che i documenti sono stati distribuiti solamente al pubblico, non ai Consiglieri comunali.

Si è quindi passati all'interrogazione di Progetto Solbiate riguardante lo stato di avanzamento dei progetti delle turbine sul fiume Olona e degli impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole. In passato, infatti, sono apparsi diversi articoli sulla stampa locale (noi ne avevamo scritto qui). Al riguardo il sindaco ha dichiarato che il “vicesindaco Macchi - protagonista di alcune di queste dichiarazioni - gode della nostra piena fiducia, ma ai tempi delle dichiarazioni la situazione era esattamente quella dichiarata alla stampa: era in corso una trattativa con i proprietari. Successivamente, la proprietaria ha cambiato idea, preparando un contratto di locazione non accettabile. Si sarebbero spesi 400mila euro, poi avremmo dovuto sistemare le turbine (investimento da 1.300.000 euro), e dopo 9 anni i proprietari sarebbero divenuti proprietari di tutto l'impianto. La proprietà non ha accettato le nostre modifiche e in questi termini la cosa non poteva andare avanti”.

Invece, “per quanto riguarda il fotovoltaico, le risorse del bando pubblicato erano già esaurite. I bandi che dovevamo fare non erano finanziabili dalle casse del Comune”. Il sindaco ha rinnovato l'impegno dell'amministrazione su questa strada. Il consigliere Antonello Colombo ha quindi mostrato un verbale di un passato Consiglio comunale durante il quale l'assessore al Bilancio, Walter Gadda, dichiarava la disponibilità di 230mila euro per finanziare pannelli solari sui tetti delle scuole.

L'ultimo punto all'ordine del giorno ha visto l'approvazione (con voto contrario delle minoranze) del rendiconto delle gestione finanziaria 2010. L'assessore Gadda, dopo aver aperto il suo discorso sottolineando “il clima acido della discussione”, ha dichiarato che “il patto di stabilità è stato rispettato. Il patrimonio del Comune è rimasto invariato intorno ai 15-16 milioni. Le disponibilità liquide (non utilizzabili per via del Patto di stabilità) ammontano a 2,5 milioni (in parte sono depositati presso la Banca d'Italia – che non garantisce rendimento - e in parte presso la Tesoreria). Non ci sono debiti fuori bilancio né pagamenti in sospeso. Storicamente, l'indebitamento del Comune non è mai stato molto alto ed è stato ulteriormente abbattuto (2008, 4,75 milioni; 2009, 4,1 milioni; 2010, 3,6 milioni, andandosi a collocare al di sotto del 100% delle entrate del Comune – risultato raggiunto grazie alle estinzioni anticipate di alcuni mutui). Lo Stato ha ridotto i trasferimenti di 120mila euro, per il 2011, e l'asticella per il rispetto del Patto di stabilità si è alzata di 50mila euro. Per garantirne il rispetto, quest'anno, 200mila euro sono arrivati dalla Solbiate Olona Servizi e 150mila sono stati anticipati da Pedemontana”. Viene proprio da chiedersi, dati anche i tagli all'istruzione che molto hanno fatto discutere, come si farà nei prossimi anni. Antonello Colombo ha ammesso che “sì, sono anni difficili”, ma allo stesso tempo “fare solo ordinaria amministrazione...”. “Se ci fosse un'emergenza particolare prenderei in considerazione la possibilità di non rispettare il patto (dato che le sanzioni non vengono comminate e che col federalismo fiscale si costituirà un fondo perequativo basato sulla spesa storica)”.

p.s. il contatore a destra si è fermato a 150 giorni. Ne avviamo un altro?

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