lunedì 30 maggio 2011

Soffia caldo il vento del Nord

Sarà colpa dell’eccitazione del momento, o delle emozioni di questo pomeriggio, ma adesso che il sole sta calando la giornata di oggi sembra già un pezzo di storia della seconda Repubblica. E se Milano è la città dei grandi cambiamenti – nel ’900 è sufficiente citare nascita e morte del Fascismo, la Milano da bere e Tangentopoli, il berlusconismo -, oggi ci ha regalato il segnale più forte. Ed è lì l’epicentro. Le scosse, invece, sono state rilevate a svariati chilometri di distanza.

A cominciare da Gallarate, dove, alla fine, ha vinto Edoardo Guenzani, il candidato del centrosinistra, con il 55% dei voti. Sconfitto Bossi, non il Senatùr, ma Massimo, sindaco uscente, sostenuto solamente dal PdL. La Lega era uscita sconfitta dal ballottaggio, ma qualcuno, si dice, abbia brindato comunque. E di ritorno da Gallarate, le dichiarazioni milanesi di Matteo Salvini, secondo il quale il centrodestra a Milano ha perso, ma le colpe ricadono sul PdL. Si aprono voragini, da quelle parti, e già c’è chi abbandona la nave.

Varese no, invece. Per lei un altro giro a destra. A Varese, le destre guidate da Attilio Fontana amministreranno ancora. Ma al ballottaggio – e già questo è un dato storico – Luisa Oprandi, candidata del centrosinistra, ha portato la coalizione al 46%. E scusate se è poco.

C’era un altro ballottaggio, in provincia di Varese. Malnate. E qui il centrosinistra guidato da Samuele Astuti ha fatto il pieno: 64%. Le briciole alla candidata leghista.

Scosse rilevate anche a Novara, fortino del presidente della Regione Cota. Il Centrosinistra vince con il 53% dei voti contro Lega, PdL e una lista civica. Il candidato? Mauro Franzinelli, scelto da Cota l’abusivo in persona.

E poi c’è Arcore, Rho e il resto del Piemonte, praticamente. E Trieste.

Sapete quel vento profondo, di cui parlavo l’altra volta? E’ caldo, nonostante arrivi da Nord.

S.C.

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