mercoledì 5 ottobre 2011

Consiglio Comunale, live report 4 ottobre

Prima dell’appello, un secondo LOL per il pubblico, certamente meno pronunciato di quello di settimana scorsa.

In aula c’è fermento. Sono passate le 9 da qualche minuto ma il sindaco non è ancora al suo posto, così come molti consiglieri. Si intuisce una certa tensione, che esploderà in un secondo LOL – a distanza di pochi giorni dal primo – quando il consigliere Costeniero interrompe il sindaco che stava iniziando l’appello per informare che il consigliere Bianchi non ha ricevuto la comunicazione di convocazione del Consiglio, e per questo il suo posto è vuoto. Il sindaco Melis ha però con se il documento che attesta l’invio dell’invito, che avviene via mail: “Se tutti gli altri l’hanno ricevuta, è probabile che sia un problema suo, non dell’invio”. La ricevuta di avvenuta lettura, però, non c’è. Dopo qualche scambio di idee sull’opportunità di pocedere con il Consiglio, il sindaco si è assunto la responsabilità di eventuali controversie e ha annunciato che si tornerà alla forma cartacea.

Il primo punto all’ordine del giorno riguardava la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e presa d’atto del permanere degli equilibri generali del Bilancio preventivo 2011. L’assessore Gadda ha elencato tutte le cose che sono state fatte quest’anno. Noi, però, ci concentriamo sulle criticità:

  • Le entrate, finora, sono accertate per il 71% delle previsioni, mentre le uscite per il 78% delle previsioni. Per quanto riguarda le uscite bisogna tenere conto che ci sono spese che coprono l’intero anno. Per quanto riguarda le entrate mancano all’appello gli incassi preventivati dalla cessione di alcuni immobili comunali in via Varese, oneri di urbanizzazione, e – si scoprirà durante la discussione con le minoranze – 250mila euro di TARSU dalla caserma e 50mila euro di affitto dalla piscina, sui quali sono giunte rassicurazioni dal sindaco.
  • È già arrivata una circolare secondo la quale l’anno prossimo si dovrà tagliare di ulteriori 180mila euro. Nel frattempo Moody’s declassava l’Italia, B sosteneva che era tutto preventivato e che si andrà avanti così. Ottimo.
  • L’impegno del Comune sul Piano di diritto allo studio è rimasto invariato grazie all’introduzione dell’addizionale IRPEF. Ecco, c’è da dire che l’anno scorso non ci sono stati canti di giubilo all’adozione del Piano. Sono mantenuti i rimborsi per i trasporti scolastici, si è detto, e anche su questo c’è da sottolineare che l’anno passato gli studenti universitari non hanno più potuto usufruire di tale rimborso. Sono state rilevate delle difficoltà nel sostenere le spese necessarie ad aiutare gli studenti delle scuole medie e superiori con difficoltà, anche accertate: “noi vorremmo mantenere gli stanziamenti anche l’anno prossimo, certo che se lo Stato continuerà a tagliare sugli enti locali sarà difficile”, ha dichiarato Gadda.
  • Infine, e su questo punto le minoranze hanno motivato il loro voto contrario, è stata prospettata la possibilità di rimandare alcuni pagamenti all’anno prossimo perché, da un lato, si va ad incidere su chi questi soldi li sta aspettando, dall’altro si rimanda all’anno prossimo, quando le condizioni economiche potrebbero essere peggiori. Il consigliere Cassarà ha messo in rilevanza una frase contenuta nel documento in approvazione, con la quale responsabile del servizio finanziario dichiara che ci sono difficoltà nella riscossione di alcune entrate che possono mettere in difficoltà gli equilibri del bilancio.

Per quanto riguarda l’adozione del piano di zonizzazione acustica, l’assessore Caprioli ha spiegato che si tratta di un atto obbligatorio per legge. In sostanza è stato monitorato il livello di inquinamento acustico in varie zone del paese e, sulla base dei risultati, sono state delimitate delle zone con diverso grado di inquinamento. La situazione attuale vede le due scuole, elementare e media, in zone in cui non dovrebbero stare, dove l’inquinamento acustico è troppo elevato. Le minoranze hanno rilevato alcuni punti critici del piano, su tutti il fatto che delle rilevazioni siano state fatte per un arco temporale di soli 15 minuti, così come esistono alcune incongruenze – anche rispetto alle zone “ritagliate” dai comuni limitrofi – rispetto all’area di via Combattenti. L’assessore ha comuncato che i tempi per l’adozione in Consiglio Comunale sono stati molto ridotti, che si scusa anche nel caso in cui ci fossero errori nella cartografia, ma assicura che i tecnici continueranno a lavorarci, soprattutto perché ora seguiranno due fasi: una prima in cui ARPA e Comuni limitrofi esamineranno il piano, e una seconda in cui saranno ricevibili le osservazioni dei cittadini. Minoranze contrarie in blocco.

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