mercoledì 5 ottobre 2011

Siccome abbiamo scritto in contemporanea, di getto...

...pubblichiamo entrambi i contributi.

I miagolii della vocina solbiatese

di Ivan Vaghi

C’era una volta la Voce Solbiatese, un giornale a distribuzione gratuita magari discutibile nei contenuti, ma che forniva comunque una visione dei fatti alternativa a quella ufficiale, gestita e controllata dalla maggioranza amministrativa. Le posizioni discordi sono il vanto della democrazia e quindi la sua presenza era giusta e necessaria. Poi però si è autocensurata per lasciare il posto a un altro giornale, Gli echi della Valle Olona, che ha il compito di accontentare le manie di grandezza del suo direttore, fare da cassa di risonanza alla propaganda del sindaco e dare la possibilità alla maggioranza amministrativa di gestire e controllare l’informazione fornita ai cittadini. Guarda un po’. Pensavamo quindi che la vecchia Voce si fosse persa e invece no, è magicamente ricomparsa sotto forma di un foglio ripiegato in 4 e scritto fitto fitto. Una vocina appunto, quasi tenera se non fosse anche abbastanza patetica.

La vocina ha emesso un miagolio di solidarietà al lavoro dell’attuale amministrazione (che fa tutto sempre bene e che non sbaglia mai) e un altro di accusa alle opposizioni, tacciate di “menzogna scientifica e truffa ideale”. Ciumbia, siamo al virtuosismo dialettico. Ma c’è anche di meglio, anzi di peggio, perché si invita ad “abbandonare la strada delle contumelie, dei chiacchiericci e delle contrapposizioni speciose”. Ma come cacchio parlate? Pensate di essere più incisivi se usate termini che non sono più in uso dal 1840? Sembrate solo più ridicoli di quello che siete diventati.

Non è il caso di entrare nel merito dei contenuti dei miagolii, quelli sì ricchi di “menzogne scientifiche”. Il tempo, si sa, è galantuomo, e verrà a riscuotere senza fare sconti. Sappia l’autore dell’articolone fitto fitto, che non basta manipolare i fatti per avere ragione, magari mostrando solo quelli che fanno più comodo e omettendone altri. Mi volevo invece soffermare su alcune “chicche”, come le chiama lui.

Ad esempio “la maschia assunzione di responsabilità dell’attuale Giunta” in relazione alla vicenda dell’assistente sociale. A parte il termine da fascista incartapecorito, che ci fa capire con chi abbiamo a che fare, usare il fallimento personale di un individuo, che ha determinato la sua scelta di delinquere, per farsi della propaganda a buon mercato, non è assunzione di responsabilità, è sciacallaggio. C’erano altri sistemi per riparare al danno alla comunità e per mettere Yacine di fronte alle sue responsabilità, ma si è scelto il modo che, secondo loro, avrebbe accresciuto il loro prestigio di amministratori. Tenetevelo tutto il vostro prestigio e godetevelo.

Il registro poi cambia grazie alla battuta del secolo: “i giornalisti del Varesotto sono famosi per equidistanza ed indipendenza”. AhAhaHHaHAAHaaAHAHhAh. Buonissima, questo signore dovrebbe fare il comico, ma credo di averglielo già detto in un’altra occasione.

C’è poi tutto un discorso su Pedemontana e sulle responsabilità delle amministrazioni precedenti. L’articolista è poco informato, perché è proprio la documentazione esistente che mette l’attuale amministrazione di fronte alle sue pesanti responsabilità. Ma in questo caso, come negli altri in cui, con inspiegabile livore, vengono attaccati i precedenti sindaci (che per inciso non sono i miei ideali di amministratori, anzi), è giusto che siano loro a rispondere.

Infine la figuraccia del penultimo consiglio comunale, quello in cui i consiglieri di maggioranza non si sono nemmeno degnati di partecipare, fatto derubricato in “ritardo motivato di due consiglieri”. Palle, ma di questo abbiamo già parlato.

L’ultima accusa è ancora rivolta alle opposizioni che non sarebbero in grado di produrre uno straccio di progetto per il governo di Solbiate Olona. Curioso che a dirlo sia qualcuno che non ha ancora stilato il PGT nonostante sia in lavorazione da un paio d’anni. Avete bisogno di aiuto?

Concludo rivolgendomi alla Voce Solbiatese, quella vera, e ai suoi redattori, quelli veri: riappropriatevi del vostro giornale, tornate a scrivere quello che vi sentite e in cui credete, non c’è bisogno di rincorrere il consenso a tutti i costi passando sopra i propri principi. Fa niente se riceverete critiche da parte di chi non la pensa come voi, almeno una volta pensavate, adesso invece fate solo gli aiuti scudieri ed è degradante. Credo anche che non ve lo meritiate.


Giù le mani dall'arancione

Ho ricevuto un A4 arancione, piegato in due. Una frase in primo piano, in prima pagina, a fare da cornice:

I popoli non vivono soltanto di chiacchiere e di progetti astratti, ma anche di pane e companatico.

Dato l’arancione, ho pensato che fosse il sindaco Pisapia che citava Bob Kennedy. Poi mi sono reso conto che la firma è: “dal discorso del sindaco Luigi Melis…”. E allora ho pensato che fosse Pisapia che citava Melis. Poi ho visto il simbolo, appena sopra, “La Voce Solbiatese”. E allora ho realizzato che era Melis che citava Melis.

Nelle quattro paginette ci sono una serie di risposte a delle critiche che i gruppi di minoranza hanno sollevato durante l’estate, riguardanti l’addizionale IRPEF, il “caso assistente sociale”, i tagli alla spesa e Pedemontana.

Siccome (adattiamo l’attacco del foglietto arancione alle nostre esigenze) “come gruppo politico quello di “Voce Solbiatese” Stefano Catone non è molto incline ai proclami [e meno male, con tutti questi giri di parole n.d.a.] alle interviste ed alla semina dei dubbi”, rileviamo solo un paio di passaggi divertenti.

Vengono accusate le minoranze di “esserci o farci”, dato che hanno protestato contro l’addizionale IRPEF, che è stata “concessa” dal Governo centrale che è composto da esponenti degli stessi partiti a cui loro appartengono. Verrebbe da chiedersi come hanno votato, votano e voteranno i membri de La Voce Solbiatese.

“Ma se è proprio la maschia assunzione di responsabilità dell’attuale Giunta”. Niente, solo per dire che “maschia” mi ha fatto riderissimo.

Infine, una frase da scolpire nella pietra, a futura memoria: “Sebbene con qualche sostenibile sacrificio ambientale, la Pedemontana favorirà lo sviluppo della nostra zona”. “Qualche”?! “Sostenibile”?! Ma avete visto che c’è giù in Valle? “Favorirà lo sviluppo della nostra zona”: in God we trust, all others must bring data, giusto per chiudere, dopo aver aperto, con una citazione.

S.C.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che abbia detto benissimo Ivan nell'ultima frase del suo post. Cari "ex-redattori" della Voce Solbiatese, tornate a dire la vostra, e ribellatevi se un barbuto consulente scrive senza nemmeno interpellarvi.
La figuraccia la fate voi, e l'opposizione sta a guardarvi mentre riuscite nell'impresa del rendervi ridicoli da soli.
Solo l'ex-ex-ex sindaco è riuscito a fare peggio, facendosi rubare nella sua fonderia da ladri in possesso anche di chiavi. Sarebbe bello scrivere anche di questo. Sarebbe bello anche indagare se è tutto vero ciò che raccontano.

Un solbiatese QUASI rassegnato.

Unknown ha detto...

Commento solo per segnalere che esiste un'esperienza di portale di informazione (http://www.pisapiajabitte.org/) che prima ha sostenuto con forza la candidatura di Pisapia alle comunali di Milano (il sito prima si chiamava "Moratti? Nein, danke!") e che ora ha continuato la sua opera di controinformazione su ciò che fa l'amministrazione milanese, con toni spesso molto duri. Insomma, è possibile, e sarebbe anche bello.
Stefano

Anonimo ha detto...

un A4 arancione????!!!! ma la mia era una semplice e sbiadita fotocopia!!!!!!!!!