
Qualche giorno fa un mio amico mi ha accusato di essere un veltroniano. Da vecchio fan di Star Trek pensavo si riferisse agli abitanti di qualche pianeta lontano, invece parlava proprio di Walter Veltroni. Capirai, gli ho detto, non è che sia una novità. Lui invece mi accusava con cattiveria e anche un po’ di disprezzo, come se Veltroni fosse l’ultimo degli uomini oltre che l’ultimo dei politici. La conversazione poi è svicolata su altri piani ma l’accusa mi ha fatto riflettere, se non altro perché io non è che sia proprio un veltroniano, o perlomeno non pensavo di esserlo. Alle primarie avevo scelto Rosy Bindi (una democristiana, io che votavo Rifondazione…), perché di Veltroni non mi piaceva il profilo troppo basso e la rinuncia alla critica del berlusconismo fino al limite dell’autolesionismo (come purtroppo sta avvenendo). A me della politica piacciono anche gli scontri e le accuse, ovviamente se motivate e dimostrate.
Poi però ho imparato ad apprezzarlo, e non solo perché si sta difendendo con coraggio da un branco di lupi che aspirano alla sua poltrona, ma soprattutto perché mi piace un sacco quello che dice. Chi era con me al Circo Massimo qualche mese fa sa di cosa sto parlando, sto parlando del coraggio di provarci, del coraggio di non cedere alla rassegnazione, del coraggio di cercare a fare di meglio, del coraggio di scegliere un futuro difficile, complicato, ma finalmente degno di essere vissuto. Al mio amico, una brava persona a cui voglio bene, questo coraggio manca completamente, e come a lui manca anche a tutti i suoi politici di riferimento, quelli con i sorrisi stampati e le cravatte intonate, che professano ottimismo a oltranza anche di fronte al rischio di perdere mezzo milione di posti di lavoro nei prossimi mesi (lo dice Confindustria, mica io), che si ostinano a professare l’individualismo come arma segreta per la felicità. Lo slogan di Veltroni è: “si può fare”. Io non lo so se si può fare, di certo se ci rinunci hai sicuramente perso. Chi segue le vicende politiche del nostro paese sente spesso parlare di alleanze strategiche, di tattiche, di ritorno di immagine, chi va un po’ più in profondità si accorge che le campagne elettorali spesso servono a “piazzare” questo o quel candidato. Una democrazia basata sulla gestione del potere. Nella mia mente ho tracciato una linea: al di qua rimangono quelli che non vedono al di là del proprio naso, e che quindi utilizzano la politica per avere dei vantaggi, al di là vanno quelli che si portano in tasca un binocolo, e che quindi pensano che la politica possa essere utilizzata per migliorare la vita delle persone (e spesso l’appartenenza partitica non è determinante nel discriminare i due tipi). Non è un sofismo da quattro soldi, è la differenza tra pensare solo a se stessi e pensare al bene di tutti quanti.
Questo mio amico, e tutti quelli come lui, non ha capito che in “tutti quanti” sono compresi anche i suoi figli. La sua accusa di veltronismo implicherebbe l’accusa di ingenuità, di utopismo, di mancanza di realismo, di scollamento dalla realtà, di snobismo culturale e ideologico, di mancanza di decisione, di inefficienza e di chissà cos’altro. Dall’altra parte invece ci sono quelli che hanno capito tutto e che sanno cosa fare. E’ una vecchia storia, Nixon diceva: “quelli di destra fanno ciò di cui quelli di sinistra parlano solamente”. Un po’ è vero, diciamocelo, però sappiamo anche come è andata a finire, e come è andata a finire con il decisionismo di Craxi (non parlo della galera, parlo del debito pubblico fuori controllo, e non ditemi che Craxi era di sinistra…), e come sta andando a finire con l’efficientismo di Berlusconi. Certo, certo, è colpa della congiuntura internazionale, d’altra parte è sempre colpa della congiuntura, peccato che non gli si possa imputare proprio tutto. Un esempio? Lo smantellamento del sistema scolastico superiore e la rinuncia a coltivare i nostri talenti, così che i ragazzi italiani più dotati stanno andando in massa all’estero privandoci di tutta la prossima possibile classe dirigente. Il risultato è che quella attuale sta invecchiando e i ricambi sono scarsi (di numero e di capacità).
In un mondo che guarda con grandi speranze all’insediamento del nuovo presidente americano e tende un disarmato orecchio alle tristi notizie da Gaza, noi rispondiamo con le dirette televisive sulla cessione di Kakà. Non so proprio dove sia il realismo, la passione politica, la voglia di fare del bene ai nostri concittadini. Capite quindi cosa intendo quando parlo di coraggio? Avere davanti non solo l’agenda della prossima settimana, ma anche il calendario dei prossimi decenni. Siamo costretti a diventare visionari per riuscirci? A rifugiarci nell’ingenuità che la politica possa essere ancora qualcosa di buono e onorevole? A essere “scollati dalla realtà” al punto da pensare che la realtà sia modificabile? Ok, io ci sto. Si può fare. Veltronismo puro.
Mi rendo conto di quanto sia difficile tradurre in pratica tutta questa filosofia, ma mi rendo anche conto che l’alternativa sarebbe un mondo sempre meno vivibile e sempre meno attraente, in cui si cercherebbe di fare sempre più soldi fino a quando non sarà più fisicamente possibile e allora sarebbe forse troppo tardi, in cui le persone saranno sempre più individui e sempre meno cittadini. Quella linea ideale che ho tracciato nella mia mente (chiamiamola pure, woytilianamente, “soglia della speranza”), è quella che per me distinguerà gli uomini dai bambini, i coraggiosi dai pavidi, i rassegnati dagli speranzosi, i veri ottimisti dai realisti senza sogni. Ma abbiamo anche l’obbligo di provare a mettere in pratica tutto quanto. Il Dalai Lama (par condicio…) dice che ci sono solo due giorni all’anno in cui non si può fare niente, ieri e domani. Questo vuol dire che è oggi il giorno, è questo il momento, il nostro futuro è già cominciato e abbiamo il dovere di tenerne conto. Sono quindi arrivato alla conclusione che in effetti sono veltroniano, e forse lo sono sempre stato, da prima ancora di sapere chi fosse Veltroni. Forse veltroniani si nasce e io, come diceva Totò, lo nacqui.
29 commenti:
Lo nacqui anche io. Non nascondo che gradirei maggiore decisione nel fare opposizione, ma è per il suo coraggio e il suo slancio verso il futuro che lo stimo.
Buon per voi...
Questo articolo, che sembra un epitaffio, è stato scritto qualche settimana fa, ma credo che vada più che bene in questa cisrcostanza. Quello che secondo me rischiamo con l'uscita di scena di Veltroni è di tornare ad essere un partito qualsiasi, che si danna per qualche voto in più ricorrendo a tutti i compromessi possibili, e quindi rinunciando ad essere qualcosa di varamente innovativo e coraggioso. Attendiamo sviluppi e confidiamo nei candidati delle primarie.
Ivan Vaghi
Veltroni è stato fatto fuori perchè ha votato il federalismo e ha dato in mano il tesseramento
a uno del popolo come Marantelli (leggete l' attacco di Furio Colombo a Marantelli con una ricerca su Internet). Che si torni fra la gente come la Lega.... o con la Lega.
W Marantelli Segretario del PD
W il PD del Nord
W i Sindaci del Nord
W il Federalismo
W il Popolo tutto
Solbiate Olona - Secondo appuntamento per la stagione concertistica cittadina all'auditorium
A concerto per imparare gli strumenti
Non solo famosi brani per orchestra barocca di Bach, Vivaldi e altri compositori, ma anche la spiegazione dei brani stessi e degli strumenti impiegati: tutto questo nel prossimo appuntamento della Seconda Stagione Concertistica Solbiatese. L’Orchestra Goldberg presenta: “A Concerto per imparare!”, sabato 21 febbraio 2009, alle ore 21, presso l’Auditorium del Centro Socio-Culturale Solbiatese (via dei Patrioti, 31). Ingresso libero e gratuito.
Sul Blog della Biblioteca: http://www.biblioteca.solbiateolona.va.it potrete trovare maggiori informazioni sulla serata, le indicazioni per raggiungere l'Auditorium e i filmati tratti dal Concerto del Trio Mozart, “Mozart… e non solo!”, del 24 gennaio scorso.
Potrebbe essere utile anche per il PD, così ognuno impara a capire e suonare il proprio strumento
ma soprattutto che l' insieme funziona con un unico spartito e un solo direttore.
Io sono d'accordo sul fatto che sia necessario tornare fra la gente, ma non sono d'accordo sul fatto che sia necessario ritornarci come la Lega.
Ho visto per strada qui a Solbiate un manifesto della Lega che recita: "Basta con le colate di cemento! Difendiamo la terra dei nostri padri!". Ok, d'accordo. Ma è possibile che in Consiglio comunale il rappresentante della Lega non abbia saputo dire due parole (di numero) sul progetto inerente l'area ex-Rovelli?
Ha solo detto "A noi della Lega non dispiace". E' questo il modo di difendere la terra dei padri?
Riguardo Veltroni, non credo che Marantelli e il federalismo siano le ragioni per cui è stato "segato". Potrebbero contribuire, ma credo che i problemi della nostra dirigenza nazionale siano altri.
La Lega non c'entra niente con la "gente", la utilizza soltanto sfruttando le sue paure. Non ho mai, dico mai, sentito pronunciare qualcosa di veramente innovativo da parte della Lega, e credo che seguirla determinerà solo un'implosione del PD, come in effetti si sta già verificando.
Ivan Vaghi
Dall' intervista di Soru alla Repubblica di Oggi:
La cosa che più gli pesa, la sorpresa più amara di questo risultato che lo ha scioccato come una pallonata in faccia, è stata la risposta che è arrivata da quei sardi per i quali lui aveva lavorato di più. Gli viene in mente il quartiere di Sant'Elia - la Scampia di Cagliari, per capirci - dove lui andò per la prima volta da solo e senza scorta, a parlare in una piazza piena di siringhe. E quando tornò alla Regione, varò un grande progetto di risanamento, lo affidò a un famoso architetto olandese - Rem Koolhas - e lo finanziò con 30 milioni di euro. Poi, quando il Comune, per ripicca, glielo bloccò, fece bonificare il quartiere dalle zone franche degli spacciatori e fece costruire un parco giochi dove prima c'erano macchine arrugginite e cumuli di immondizie. Risultato: domenica scorsa, a Sant'Elia, il centro-destra ha preso più voti di cinque anni fa. Grazie anche, obietta Elisabetta, ai buoni spesa da 20 euro e alle bollette che i loro candidati pagavano in cambio di voti.
Va bene, risponde l'ex governatore, ci sarà pure questo clientelismo cialtrone, ma allora a cosa serve governare bene, a cosa serve cambiare le cose se poi gli elettori ti ripagano così? Un altro esempio: la Maddalena. Noi abbiamo tolto i sommergibili americani, abbiamo reso la città meno inquinata, più bella, più sicura. E alla fine loro per chi hanno votato? Per Berlusconi.
Veltroni ha ragione, dice ai suoi, oggi Berlusconi ha conquistato l'egemonia culturale in questo Paese. E come possiamo batterlo, domandano loro? Con altre televisioni? Con internet? No, risponde lui, su internet abbiamo già vinto, anzi stravinto. Ma c'è tanta gente che non ha il computer, e che non lo avrà mai. E allora? Allora bisogna lavorare in profondità. Sulla cultura degli ignoranti. Sulle coscienze dei qualunquisti. Solo così possiamo battere l'incultura del nichilismo che ha svuotato le coscienze.
D'accordo, obietta Marco, ma come? Ed è qui che "mister Tiscali" spiazza tutti: dobbiamo aprire dappertutto sezioni di partito, e magari riaprire le case del popolo. Dobbiamo parlarci, con queste persone. Ascoltarli. E convincerli. Ci vorrà del tempo, ma possiamo farcela, assicura dando un bacio in fronte a sua figlia Alice, seduta alla sua sinistra. "Perché oggi, certo, Berlusconi è il padrone del gioco. Ma dipende da noi, quanto a lungo lo resterà".
Però, in mezzo alla gente bisognerebbe tornare con umiltà e non con l' idea di avere la verità in mano e magari cambiare noi idea su qualcosa.
Credo sia più facile che la Lega cambi idea sul caso Englaro che la Binetti o che ci siano più affinità con Maroni che con Totò Cuffaro. Per quanto riguarda il PD perchè non essere favorevoli senza giri di parole di aumentare le pene per certi crimini, così magari la Lega potrebbe cambiare idea sul conflitto d' interessi, o perchè accanirsi con i piccoli imprenditori quando poche inchieste fatte bene come
quelle su Valentino Rossi e Gnutti portano un mucchio di soldi allo Stato.
Se l' esponente della Lega ha detto solo : A noi non dispiace , ha condensato in poche parole,
ancora una volta, quello che pensa il popolo. Soprattutto, viste le poche persone (escluso i candidati o simpattizanti della lista) presenti all' assemblea e poi per dirla fino in fondo, a dispetto di esperti e paroloni, basterebbe andare al Penny di Olgiate o al LIDL di Legnano per verificare quanto traffico genera un discount come quello previsto, figuriamoci poi il sabato. Ah!, poi si sono accorti che l'uscita/entrata di via Padova è difficoltosa, bravi
w la prima variante di Via Porro.
W il PD del Nord e la Lega ci seguirà
Riaprire le sezioni è di sicuro un modo per radicarsi sul territorio. Ma la società è cambiata, non esiste più quel tessuto sociale che permette di tenere viva una sezione e una casa del popolo così com'era nel passato. Per questo motivo riaprire una sezione è molto difficile (parlo per esperienza diretta): servono energie, molte energie! Ci stiamo provando, sperando che qualcun'altro creda nel nostro progetto e voglia aiutarci nel realizzarlo.
Non condivido l'idea dello "smettere di accanirsi contro i piccoli imprenditori" per concentrarsi sui "pesci grossi": bisogna diffondere una cultura della legalità, e quindi devono essere combatutti tutti coloro che si collocano al di fuori della legalità.
Non ho ben capito le parole sull'area ex Rovelli.
Dall' intervista di D'Alema a Repubblica di oggi.
Con Veltroni collaborazione e solidarietà non hanno funzionato, come ha detto lui stesso nel discorso di commiato. Perché?
"Walter ha ragione, su questo. Tuttavia le condizioni di maggiore solidarietà non si ottengono mettendo il bavaglio al dibattito politico, ma promuovendolo e indirizzandolo verso esiti condivisi. E questo, vede, è il vero problema di questi mesi. Si è creduto di andare avanti con una scorciatoia: il rapporto taumaturgico tra un leader e le masse. E non ha funzionato. Serviva e serve un gruppo dirigente che collabora, e che è capace di una riflessione profonda, poi di una mediazione e infine di una decisione. Insomma, serve la politica. E a mio avviso è proprio questa che è mancata. E di qui nascono le nostre difficoltà. Non dai complotti, non da chi ha remato contro, ma da scelte insufficienti, o confuse".
Facciamo qualche esempio?
"Ce ne sono diversi. Il primo riguarda la natura del partito. Per troppi mesi siamo rimasti sospesi nell'incertezza del "partito leggero": non abbiamo capito se doveva essere un partito di iscritti, di sezioni, di gazebo. Il risultato è un ircocervo, che oggi nessuno sa ben definire. La mia vecchia sezione Ds contava 427 iscritti, era un centro vivace, pieno di iniziative. Quando abbiamo fatto il Pd, e abbiamo dato vita alla cosiddetta "elezione per adesione", sono venute a votare 687 persone. Da allora, più nulla. Il tesseramento è iniziato con grande ritardo. Oggi la sezione ha 120 iscritti, e non ha più neanche una sede. Casi analoghi sono avvenuti in tante parti del Paese. Oggi il Pd ha grosso modo la metà degli iscritti che avevano i Ds".
Non poteva dirlo? Non poteva fare qualcosa?
"La sua domanda mette in luce precisamente le difficoltà della mia posizione personale, perché se taccio mi rendo corresponsabile, se critico sono colpevole di un sabotaggio e di un intollerabile dualismo con Veltroni. Lei capisce che è davvero insopportabile. Comunque queste cose le ho dette nell'ultima direzione del partito: un grande partito, se vuole essere riformista e di massa, deve avere regole, strutture. Bisogna che la gente lo trovi, nel suo quartiere, nella sua città. Certo, lo deve trovare anche su Internet, su Facebook, o nelle piazze quando c'è una manifestazione. Ma questo non basta, non può bastare".
Ma lei pensa che i guai del Pd siano limitati al fatto che non si trovano le sezioni?
"Questo è solo il primo problema, che riguarda il "contenitore". Ma in questi mesi siamo stati vaghi e indecisi anche sui contenuti. Vuole gli esempi? Il conflitto in Medioriente: era l'occasione per esprimere una posizione fortissima, improntata al nostro ruolo storico di mediazione nel Mediterraneo e alla linea di Blair, di Sarkozy e del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Il nostro messaggio, invece, è stato debole e confuso".
Senta, mi vuol far credere che il Pd ha avuto il tracollo in Sardegna perché non ha avuto una posizione chiara sul Medioriente?
"Le faccio un altro esempio, che sicuramente ha interessato più da vicino l'opinione pubblica: il testamento biologico. La vera forza di un partito nuovo non sta nella semplice giustapposizione di linee differenti. L'obbligatorietà della nutrizione e dell'idratazione forzata per persone che abbiamo perduto coscienza non è prevista nella legislazione di nessun Paese civile. L'idea che queste pratiche non siano "trattamenti sanitari" è assurda e antiscientifica. Io rispetto i cattolici, ma la libertà di scelta in materia di trattamenti sanitari è un principio costituzionale e di civiltà. Sia chiaro, non metto in discussione la libertà di coscienza. Ma un grande partito, su un tema come questo, non può non capire che deve discutere, deve rispettare la diversità, ma alla fine deve arrivare a una sintesi. Un grande partito non può non capire che, in un momento come questo, sostituire Ignazio Marino dalla commissione che discute di testamento biologico è un grave errore. Noi, in tutta questa partita, abbiamo dato un'immagine sbiadita".
Vi siete divisi anche sulle alleanze.
"E' vero. Per me la vocazione maggioritaria si pratica, non si predica. Berlusconi non ha mai detto di avere una vocazione maggioriaria e fa una politica accurata delle alleanze. Sta cercando di recuperare l'Udc, e in Sardegna ha cercato addirittura il Patrito sardo d'azione, mentre noi non riusciamo a riunire neanche a livello locale le forze che sono all'opposizione del governo. Chapeau. Ma le pare possibile che l'unico tema su cui abbiamo avuto una posizione forte è stata la legge elettorale europea con lo sbarramento del 4%? Va bene che vogliamo semplificare lo schieramento politico italiano, ma lei darebbe la vita per un partito che ha questa Weltanschaung?".
Il problema del PD è quello della linea politica: Abu Mazen o Hamas? Sistema tedesco o bipartitismo? Ingresso in Europa nei socialdemocratici o gruppo autonomo alleato con loro? Quale testamento biologico? E poi, alleanza con Casini o con Di Pietro?Questi nodi restano tutti da sciogliere, il popolo non capisce, però capisce Cofferati che chiude i campi Rom, mandando però i bambini rom a scuola.
Per Solbiate è favorevole o contrario all' intervento area ex-sir (senza ma o pero'), con chi si schiererà
alle prossime politiche o si avrà il coraggio di gettare il cuore oltre l' ostacolo e ci si presenta da soli con un bel programma chiaro e semplice? W il PD del Nord
Qualcuno dice di essere veltroniano e poi si candida con una persona che ha provato a entrare in provincia, regione e parlamento con l'UDC alleata di Berlusconi....
Qualcun altro si dice comunista e si candida nella lista che sostiene il caposezione di Forza Italia...
...forse c'è qualcuno incoerente nel PD e a questo punto allora è logico che si voti qualcos'altro...
concordiamo con democratico da Giussano W il PD del Nord!
"Un futuro per Solbiate"
Per 369
Chi ti dice che mi candido con Antonello Colombo? A parte che si tratterebbe di una lista civica e non di una lista dell'UDC, non mi risulta che siano state ufficializzate le liste?
Ivan Vaghi
Un futuro per Solbiate dove si colloca quindi nella politica solbiatese in vista delle prossime elezioni??
La sicurezza dei cittadini è un tema di sinistra
Presidente Filippo Penati, una giunta di centrosinistra che finanzia le ronde un minuto dopo che il governo Berlusconi le ha battezzate nel suo decreto sicurezza. Abbiamo capito bene? «No, non intendo finanziare le ronde. Non è compito della Provincia e non condivido l' idea della giustizia fai-da-te. La sicurezza è un diritto dei cittadini e un dovere dello Stato. E io non condivido l' impianto del pacchetto sicurezza del governo Berlusconi. Semmai, intendiamo cogliere quel poco di positivo che c' è: se si crea un rapporto tra un Comune e associazioni di carabinieri e poliziotti in congedo, disarmati, che fanno da anello di collegamento con le forze dell' ordine, ciò è utile per la sicurezza dei cittadini». Mi scusi, rileggo il comunicato della Provincia: "Saranno stanziati 250mila euro per i sindaci che vogliono istituire ronde di ex carabinieri e poliziotti". Carta canta, c' è scritto ronde. «Guardi, non ho paura delle parole. Ex poliziotti davanti alle scuole, ex carabinieri nei giardini pubblici, o alla fermata del metrò... Se li chiamiamo presidi va bene, se le chiamiamo ronde usiamo un termine leghista, e non va più bene? A me interessa la sostanza: la Provincia finanzia i progetti dei sindaci che decidono di avvalersi della collaborazione di persone qualificate e preparate, non di esagitati o di giustizieri fai-da-te». .. allora non sarebbe stato meglio destinare quei soldi a progetti di sostegno del volontariato, all' aiuto delle donne sfruttate dai racket della prostituzione, alle associazioni che aiutano i tossicodipendenti, ai progetti di integrazione degli immigrati...? «Questo è uno dei vizi tipici di certa sinistra: quando si decide di fare una cosa, ce ne sarebbe sempre stata un' altra migliore, o più utile, o più giusta. La mia giunta ha sostenuto e finanziato decine di progetti di sostegno al volontariato, ai servizi, all' integrazione degli extracomunitari. E adesso promuove un aiuto a quei sindaci che diranno no alle ronde spontanee e si affideranno invece ad associazioni serie e preparate. Non è di sinistra occuparsi della sicurezza dei cittadini?» ... I presidi fatti in modo serio e misurato sono un aiuto ma non certo un' alternativa al ruolo dello Stato e l' investimento in sicurezza resta una priorità. Ma se contribuiscono ad abbassare il senso di insicurezza che attraversa le nostre città, se aiutano ad attenuare l' allarme sociale e a rasserenare, ben vengano..Non sarebbe poi così male raccogliere qualche voto in più, considerato quanto ne abbiamo bisogno... Guardi, mi pare evidente che dobbiamo riannodare i fili con la società, con i cittadini. E recuperare voti è un tema che a sinistra qualcuno, prima o poi, si dovrà pur porre. In ogni caso, riguardatevi le mie dichiarazioni in tutti questi anni: ho sempre detto che sulla sicurezza dobbiamo essere pragmatici. Se il senso di insicurezza attraversa le fasce popolari, si annida nelle periferie, genera contraddizioni e conflitti sociali, lì la sinistra ci deve essere»
W il PD del Nord
« Verso l'infinito...e oltre! »
(Motto di Buzz Lightyear)
Ivan scrisse,
Chi ti dice che mi candido con
Antonello Colombo?
Direi a occhio la prealpina di domenica scorsa.
E cmq non ho scritto che ti candidi in una lista dell'udc ma che ti candidi nella lista creata da una persona che voleva assumere cariche istituzionali eletto in un partito alleato di Berlusconi. Che poi sia civica è solo uno stratagemma (usato per altro anche da altre liste) per racchiudere persone proveniente da ambiti politici completamente diversi o per permettere agli elettori di dire ho votato tizio anche se è rosso ma io son nero che più nero non si può.
Si parlava di coerenza del PD e dei suoi adepti comunque...
Dubito che sulla Prealpina abbiano scritto l'elenco delle persone che si candideranno sicuramente per quella lista (non ti affannare a controllare, ho l'articolo sotto gli occhi). E poi toglimi una curiosità, visto che a Solbiate tutte le liste sono civiche e che come hai detto tu "contengono" di tutto, vuoi dire che nessun esponente del PD potrà mai candidarsi in una lista amministrativa? Dovremmo autoghettizzarci e guardare gli altri che fanno quello che vogliono? Oppure ci è concessa la possibilità di intervenire se lo riteniamo opportuno? E visto che parli di coerenza, perchè non mi dici qual è la tua lista preferita per le prossime elezioni? Vediamo se sei davvero così tanto più coerente di me (ne dubito fortemente).
Ivan Vaghi
Effettivamente l'articolo non diceva cosa farete ma dubito che tu permetti di citarti in un articolo se non appoggi/sostieni/candidi in una lista elettorale. spero tu non sia così sprovveduto.
Se foste veramente coerenti dovreste "correre da soli" come il tuo amato Walter ha detto più volte. Invece mi risulta che alcuni siano di qui, altri di là e altri ancora nella maggioranza. A discolpa di quelli della maggioranza c'è da dire che loro erano dentro nella maggioranza prima che nascesse il PD!
Nessuno vi ha mai tolto la possibilità di intervenire se lo ritenete opportuno. Vi si contesta solamente il fatto di voler a tutti i costi prendere una seggiola entrando nelle più disparate formazioni (e questa è una cosa che avviene anche a livello più alto di Solbiate).
Credo il voto sia segreto quindi non te lo dovrei dire. Io sto fuori dalla vita politica cittadina nonostante tutto quindi potrei anche essere non coerente in ambito amministrativo politico. Mica mi candido io. Comunque credo voterò scheda bianca o eventualmente la meno peggio (dopo aver letto e studiato e ascoltato gli eventuali programmi) per non far vincere un'accozzaglia di gente appoggiata da partiti diversi o un perdente nato che non sa più ascoltare gli insegnamenti che ha ricevuto da una persona che purtroppo non può più consigliarlo.
Visto che dubiti fortemente che io sia coerente potrei sapere quale pensi sia la mia lista preferita?
"Vi si contesta solamente il fatto di voler a tutti i costi prendere una seggiola entrando nelle più disparate formazioni"
Sinceramente non pensavo di poterne sentire una così grossa. Pensavo di poterne sentire di tutti i colori ma non a questi livelli.
Se alle prossime elezioni amministrative alcuni nostri iscritti/simpatizzanti non staranno alla linea del Partito l'unico motivo è che svolgevano attività in alcuni gruppi che già esistevano al momento della nascita della sezione del PD di Solbiate Olona.
La storia del "diversificarci" per prendere le seggiole è pura fantasia.
Se potessimo correre da soli lo faremmo senza pensarci nemmeno un secondo; purtroppo al momento non disponiamo di risorse sufficienti.
Noi intanto continuiamo a lavorare, ad ascoltare e a interrogarci, avendo sempre come punto fisso il bene di Solbiate e dei Solbiatesi.
Per concludere, credo che questo blog sia la dimostrazione che le persone giuste certe attività possono svolgerle anche stando in piedi...
Mmmhhh...una nuova lista a Solbiate,
vediamo un pò: qualche ex come il vecchio sindaco Colombo (che non è stato eletto alle provinciali, sarà un caso?) o Fedeli il peggior assessore ai servizi sociali e all' ecologia che la Valle Olona ricordi,
la pasionaria, stile La Russa, Cometti, che il mondo inizia e finisce tra Via Varese e Via Porro,
Fortino-Gelmini-Apicella, che fino a ieri mandava a quel paese l' ex-sindaco per la mensa, non ci sono attrici ma attori (peccato!),
...sembra la versione tragicomica
del governo nazionale.
Credo, che il PD, se vuole davvero diventare una forza seria e capace di governo per Solbiate, non voglia appoggiare, neanche per scherzo, "Progetto Solbiate".
W il PD del Nord
Caro Stefano, io sono d'accordo con te che alcuni già facevano parte di altre formazioni ma so anche, e qui essendo più vecchio di te purtroppo la memoria non mi inganna, che mai e poi mai un appartenente al PC avrebbe appoggiato un sindaco forzista come Melis così come non credo di esser ingannato quando vedo nell'entrata in politica di alcuni nella presunta lista "Colombo" (E NON SOLO DEL SIG. VAGHI SIA BEN CHIARO) la speranza di essere eletti e avere un pizzico di notorietà (che oggi si tramuta in una seggiola, ieri in un fiasco e in futuro chissà in un blog).
Questo blog è un'ottima cosa ed era il punto di partenza per fare del PD solbiate una lista propria che magari poteva appoggiare questo o quel candidato o proporne uno e cercare alleanze con altri (Lega?Centristi?), non avendo la forza di vincere da sola ma non piegarsi alle logiche del grande contenitore che vuol governare.
E' proprio questo che mi fa dispiacere del PD.
detto tutto questo hai erroneamente tralasciato la mia parentesi perchè quella delle seggiole era più che altro una questione regionale e nazionale e non solbiatese.
spero di essermi con te chiarito visto che penso che è da quelli come te che dovrebbe partire la politica cittadina e non dai riciclati di lusso
Per 369:
Io personalmente non sosterrei mai un candidato forzista e non condivido tale scelta; in questo caso bisogna però riconoscere che le logiche precedenti alla nascita del PD rendono lecita una scelta di questo tipo.
Per quanto riguarda "Progetto Solbiate" credo che il nome di Ivan sia stato associato "emozionalmente" alla lista dei candidati.
Citandoti, posso assicurarti che non ci "piegheremo alle logiche del grande contenitore che vuole governare": siamo nati tra mille difficoltà, ma io sono sicuro che il gruppo che appunto "non si piegherà" uscirà forte e pronto per lavorare in modo serio e costante, con obiettivi di più lungo periodo (che non comprendono seggiole e blog).
Dall’ articolo apparso su La Provincia di Varese
spiega la portavoce Rossella Cometti – anche se la motivazione più forte, che ci ha spinto a proporci, è quella di essere stati bistrattati dall’attuale amministrazione,
Proprio una bella motivazione, non ho parole.
Tra i sogni per il futuro anche una scuola professionale parificata, attraverso il recupero dell’ex oratorio femminile
Ma il proprietario della scuola è iscritto all’ UDC ? e magari ci ha già provato chiedendo che
tutte le spese le paga il Comune e di affitto non vuol pagare praticamente niente?
Pubblichiamo un commento scritto qualche giorno fa ma che per un errore (mio) non era ancora apparso. Forse alcune cose sembrano già vecchie e già affrontate, ma per correttezza le riporto. Vorrei semplicemente sottolineare l'ultimo paragrafo. Come ha detto Stefano siamo nati tra molte difficoltà che continuano ad esserci, spero però che ci venga riconosciuto che ci stiamo mettendo la faccia e
anche qualcosa d'altro, cosa che non si può dire di altra gente che giudica dall'alto di una firma anonima. Nessun problema, ma se volete fare del PD di Solbiate, e anche di questo blog, qualcosa di ancora migliore venite al circolo e dateci una mano.
In risposta a Democratico da Giussano
"Su quali saranno le strategie della segreteria nazionale al momento non possiamo sapere. Possiamo solo salutare la nomina di Franceschini, che ad occhio mi sembra improntata sulla continuità a Veltroni, e sperare che non ricominci la caccia la segretario. Che siano stati fatti errori sembra evidente (se consideriamo il risultato come unico parametro), che non ci sia stato supporto da parte del gruppo dirigente è forse più di un sospetto. Temo che Veltroni in molte situazioni si sia “barcamenato” per paura di perdere l’appoggio di questa o quella parte del partito, ma questo, evidentemente, distoglie energie e crea confusione. Sarebbe forse il caso di cominciare a remare dalla stessa parte e decidere una buona volta di essere solidali con il leader, che fino a prova contraria è la persona scelta dai delegati e quindi dalla base del partito.
Per quello che riguarda Solbiate la posizione sulla ex-Sir non mi sembra così ambigua. Penso di interpretare il pensiero degli altri membri del circolo dicendo che l’abbattimento e la bonifica sono cose che andavano fatte e che siamo contenti vengano fatte. Su quello che verrà costruito al suo posto ci sono idee più variegate, ma non mi sembra uno scandalo. Pensi che non sia giusto esprimere dubbi o farsi delle domande? Pensi che non ci sia niente di perfettibile? Oppure pensi che non dovremo cercare di stimolare le nostre amministrazioni, quali che siano, a fare comunque di meglio? Abbiamo due tesserati del circolo presenti in consiglio comunale, hanno votato uno a favore e uno contro, uno appartiene alla maggioranza e uno alla minoranza perché erano già lì da prima che nascesse il PD. E’ chiaro che si tratta di una situazione anomala e per noi complessa da gestire, trovare una sintesi unitaria su molti argomenti è al momento impossibile, quello che possiamo fare, e che stiamo facendo, è studiare le situazioni e proporle ai cittadini, cercando di stimolare l’interesse dei cittadini stessi nei confronti di ciò che li riguarda. Nel frattempo aspettiamo che passi la notte (come vedi la situazione del PD di Solbiate assomiglia molto a quella nazionale).
Per quanto riguarda le prossime amministrative vale lo stesso discorso. Allearci con qualcuno scontenterebbe giocoforza qualcun altro all’interno del circolo. Non è detto che un’alleanza sia in ogni caso fuori discussione, consapevoli del fatto che rischieremo di perdere degli elementi e che quindi sarà una scelta dolorosa. Sono convinto che dopo le elezioni amministrative le cose andranno meglio ma al momento penso che tu possa capire la nostra cautela. Lo stesso discorso vale per la presentazione di una nostra lista. Lo potremmo anche fare ma ci metteremo in competizione con altri membri del nostro stesso circolo, e c’è il rischio di coprirci di ridicolo o quasi. Senza contare che al momento non siamo attrezzati per essere credibili come forza amministrativa. Lo so che non vinceremmo comunque, non da soli, ma per rispetto delle persone a cui chiederemmo il voto non possiamo buttare lì dei nomi e chi se ne frega.
Comunque non è ancora detto, Il circolo deciderà nei modi e tempi previsti dallo statuto, credo comunque di poter intanto anticipare che saremo presenti alle prossime elezioni tra cinque anni e che dovranno tutti fare i conti con noi. Per il programma non c’è problema, siamo in gradi di allestirne uno che gli altri se lo sognano. Anzi, già che ci siamo, perché non vieni anche tu nel circolo a dare un contributo?"
Ivan Vaghi (e anche il circolo del PD)
Per Stefano: come può essere lecita una scelta del genere? puoi dirmi che è legata a scelte fatte prima del pd ma il fatto che uniti per solbiate sia confluita o si sia legata a insieme per solbiate non può essere considerata una scelta lecita e per questo tali persone non dovrebbero a mio avviso stare nel pd perchè se no a livello locale sdoganiamo tutto.
Per ivan: come pensi che il pd potrà presentarsi alle elezioni dopo 5 anni di governo di alcuni suoi rappresentanti in un'altra lista? questi non credo usciranno dalla maggioranza.parlare ora di quello che succederà tra 5 anni mi sembra sbagliato perchè il pd c'è oggi e tra 5 anni chissà cosa ci sarà.
Per quanto riguarda la firma anonima 369 è un marchio registrato e un progetto "di ampio respiro" e quindi non è poi così anonima come dici. capisco però che l'informazione costa a volte.
Non mi hai più risposto sul tuo nome associato a Colombo
Per Lucio: beh che Colombo faceva una lista perchè era stato escluso dalla maggioranza mi sembrava abbastanza palese
E' una scelta che riguarda Uniti per Solbiate, non il PD.
E' una scelta che è avvenuta prima della nascita del PD.
Sulla base di queste due considerazioni ritengo che la scelta personale (sottolineo personale, il PD non centra nulla) di chi, facendo parte di Uniti ha deciso di fondersi con Insieme, non possa essere impedita.
Ovvio che una scelta, in quanto tale, implica delle conseguenze.
Rinnovo l'invito di Ivan: chi si interessa e ha a cuore le sorti del PD a Solbiate non esiti a contattarci (via mail, o a breve attiveremo un numero telefonico) per uno scambio di idee.
Per ivan: come pensi che il pd potrà presentarsi alle elezioni dopo 5 anni di governo di alcuni suoi rappresentanti in un'altra lista? questi non credo usciranno dalla maggioranza.parlare ora di quello che succederà tra 5 anni mi sembra sbagliato perchè il pd c'è oggi e tra 5 anni chissà cosa ci sarà.
Spero vivamente che il PD fra cinque anni ci sia ancora, così come spero ci sia ancora il circolo di Solbiate. Magari sarà un po' diverso da come è adesso ma la cosa non ci può spaventare. Dici che quelli che adesso sono "compromessi" con altre liste non potranno più essere presi in considerazione? Pazienza, ne parleremo e al limite ne faremo a meno. Non stiamo parlando di duecento persone, ma di due o tre.
Per quanto riguarda la firma anonima 369 è un marchio registrato e un progetto "di ampio respiro" e quindi non è poi così anonima come dici. capisco però che l'informazione costa a volte.
Ma scusa un attimo, non è più semplice mettere nome e cognome? Non credere, ho provato a capire chi fosse 369, ma l'unica cosa che ho trovato è un'associazione di enigmisti di Bologna. Io comunque davvero non capisco cosa ti ho fatto e il motivo per cui disprezzi i miei comportamenti. Se mi conoscessi sapresti che sono una persona pacifica e inoffensiva. Se ti va di vederci un giorno non c'è problema così ne parliamo.
Non mi hai più risposto sul tuo nome associato a Colombo
Antonello Colombo è un mio amico. Non ho mai votato per lui perchè non ho mai condiviso la politica dell'UDC, e lui questo lo sa bene. Per quanto riguarda le amministrative è un altro discorso. Credo che questa lista rappresenti una valida alternativa alle altre due e se tu non sei d'accordo mi sembra giusto che tu lo possa esprimere. Ma se parti dal presupposto che è tutto sbagliato a prescindere allora il dialogo sarebbe comunque un po' sterile. Ritieni sia giusto fare una lista del PD? Forse non hai tutti i torti, con tutti i limiti che ho espresso in un commento precedente. Se ci fai sapere come contattarti organizziamo una riunione di circolo con questo argomento e ti invitiamo. Magari riesci a convincerci.
Ivan Vaghi
C'è chi per tutta la vita ha girato il mondo e continua a farlo ed ha la fortuna di poter vedere qualsiasi cosa sotto diverse luci, e con passione lavora vive e si esprime;battersi per la Via Porro, e per molte altre cause al di fuori del territorio di Solbiate pensando che si possano fare cose migliori per me ha ancora una valenza. Le critiche se costruttive sono ben venute, pero' un poco di approfondimento, conoscenza sarebbero doverosi prima di esprimere giudizi. Fortunatamente mi hanno insegnato a pensare senza condizionamenti e per questo sono libera di esprimermi senza preoccuparmi di quello che il tal partito pensa; mi interessa di piu' capire quello che le persone pensano.Quello che mi sorprende sempre è che si cavalchino ancora i soliti temi, i nomi conosciuti nelle liste non li vogliamo vedere, i nuovi nomi sconosciuti non ci interessano, quelli che hanno qualche cosa da dire ci infastidiscono.Veramente si puo' pensare che oggi si cerchi notorietà a buon mercato in un puntino nel mondo?Siamo seri, c'è sempre molto lavoro da fare e speriamo che ci siano sempre di piu' uomini e donne sensati, responsabili e disponibili che abbiano comunque voglia di dare un contributo personale. I "seggiolini" con la riduzione del 50% dei propri compensi non sono cosi' appetibili, ma forse non si è letto attentamente il contenuto del programma.
Sarebbe forse il caso di cominciare a remare dalla stessa parte e decidere una buona volta di essere solidali con il leader, che fino a prova contraria è la persona scelta dai delegati e quindi dalla base del partito.
Giusto, quindi scegliere, chi c'è c'è.
Per quello che riguarda Solbiate la posizione sulla ex-Sir non mi sembra così ambigua. Penso di interpretare il pensiero degli altri membri del circolo dicendo che l’abbattimento e la bonifica sono cose che andavano fatte e che siamo contenti vengano fatte. Su quello che verrà costruito al suo posto ci sono idee più variegate, ma non mi sembra uno scandalo. Pensi che non sia giusto esprimere dubbi o farsi delle domande? Pensi che non ci sia niente di perfettibile? Oppure pensi che non dovremo cercare di stimolare le nostre amministrazioni, quali che siano, a fare comunque di meglio?
Mi ripeto con Penati:"Questo è uno dei vizi tipici di certa sinistra: quando si decide di fare una cosa, ce ne sarebbe sempre stata un' altra migliore, o più utile, o più giusta." quindi basta, finita la discussione di devono tirare le somme e l' opzione scelta, non per forza all' unanimità, la si porta avanti tutti quanti (se no Veltroni si è dimesso per niente e non si aiuta Franceschini).
E’ chiaro che si tratta di una situazione anomala e per noi complessa da gestire, trovare una sintesi unitaria su molti argomenti è al momento impossibile, quello che possiamo fare, e che stiamo facendo, è studiare le situazioni e proporle ai cittadini, cercando di stimolare l’interesse dei cittadini stessi nei confronti di ciò che li riguarda. Nel frattempo aspettiamo che passi la notte (come vedi la situazione del PD di Solbiate assomiglia molto a quella nazionale).
Appunto, impariamo la lezione..."a da passa à nuttata" disse Eduardo in una sua indimenticabile commedia, e la nottata era la guerra con la corruzione, l’egoismo, la perdita di valori...qundi "laurà lazaròn" altro che aspettare.
Comunque non è ancora detto, Il circolo deciderà nei modi e tempi previsti dallo statuto, credo comunque di poter intanto anticipare che saremo presenti alle prossime elezioni tra cinque anni e che dovranno tutti fare i conti con noi. Per il programma non c’è problema, siamo in gradi di allestirne uno che gli altri se lo sognano.
Sempre i soliti errori: "noi siamo i migliori", perchè non si invita il popolo delle primarie a portare idee e inoltre è una buona occasione per raccoglire fondi, non credo siate ricchi.
Anzi, già che ci siamo, perché non vieni anche tu nel circolo a dare un contributo?"
Sono stanco e mi limiterò a fare come il Grillo Parlante con Pinocchio, dal WEB.
Ma voi fate liberamente quello che vi sembra più giusto siete giovani e il tempo è dalla vostra parte.
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