domenica 1 marzo 2009

L'amaca, di Michele Serra

tratto da "La Repubblica" del 1 marzo 2009

Se non avete niente di meglio da fare, potete sempre andare a Padova e unirvi a
una delle quattro ronde segnalate l'altra notte in città. Oppure farne una
quinta, secondo i vostri gusti personali, occupando una delle numerose matrici
politiche ancora vacanti: smentendo il maggioritario le ronde nascono secondo i
vecchi criteri proporzionali, ci si imbranca per singoli partiti e dunque le
quattro ronde padovane sono ancora poche. Quasi intenerisce l'intenzione di
Maroni di regolamentare le ronde secondo criteri civili e dunque non partitici.
L'idea sarebbe anche giusta: ma a partire dai suoi elettori leghisti, che i
media immortalano in tristi capannelli notturni di omoni corpulenti con
spassose pettorine giallo-verdi, è impensabile che un pur minimo criterio di
concittadinanza affratelli i rondaioli. Più probabile una spettacolare deriva
alla West Side Story (qualcuno dovrebbe scrivere la colonna sonora), con
sganassoni e muggiti ostili tra gruppi rivali. Non per insegnare il mestiere a
Maroni, ma l'adrenalina di tutti questi maschi pattuglianti andrebbe forse
amministrata mettendo a frutto la lunga esperienza dei vari palii e quintane.
Organizzare tornei in costume tra le diverse ronde potrebbe anche far bene al turismo. Con posto di pronto soccorso e un premio offerto dalla pro-loco.
Collegamenti televisivi per le fasi più pittoresche degli scontri.


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