
di Ivan Vaghi
Mi rendo conto che ai più il significato di questo acronimo risulti oscuro, è in inglese e sta per “Not In My Backyard”, che tradotto vuol dire “non nel giardino di casa mia”. Nei paesi anglosassoni va molto di moda e rappresenta il riassunto di quella politica egoistica e ultraindividualistica da cui molti, soprattutto dalle nostre parti, si sentono pienamente rappresentati. Usciti dalla traduzione letteraria si può infatti intendere come: “fate quello che vi pare, ma non dove abito io”. Chiedo scusa se qualcuno si sentirà offeso ma è proprio quel tipo di atteggiamento che sto osservando tra molti nostri cittadini solbiatesi quando si affronta il problema della Pedemontana. Dico subito come la penso così ci togliamo il dubbio: perché quelle oltre 600 persone che hanno firmato contro la via Porro sono completamente disinteressate alla distruzione dell’ultima area verde rimasta nella zona? Per chi si è distratto è quello che succederà quando inizieranno i lavori per lo svincolo, INUTILE, della Pedemontana. La risposta è semplice: non passa sotto casa loro quindi se ne sbattono. Anzi, possono risparmiare due minuti e mezzo di strada per andare a Varese, gli fa pure comodo. NIMBY.
Mi sento autorizzato a parlare dall’alto (o dal basso) della mia valutazione di “ipotetico tecnico”, come sono stato identificato insieme ad altri, dicendo però che mi riconosco un minimo di buon senso. Quel minimo di buon senso mi fa dire che un paese come Solbiate Olona (cinquemilaseicento abitanti) con due svincoli autostradali, considerando che molti capoluoghi di provincia ne hanno uno solo e spesso neanche quello, sembra come minimo una idiozia. Se poi ci aggiungiamo che sono vicini tra di loro meno di un chilometro ed entrambi sono vicinissimi ad un terzo svincolo, che è quello di innesto tra Pedemontana e autostrada, vuol dire che siamo al ridicolo. Aggiungiamoci anche che questo INUTILE svincolo distruggerà gran parte dell’ultima area verde rimasta (lo ribadisco), e allora cadiamo nel deprimente e nel tragico.
Comunque, per non essere tacciato di intellettualismo fuori dalla realtà, andiamo a considerare le tesi a favore dell’utilità dello svincolo, così come sono apparse su valleolona.com:
1) Togliere tutto il traffico pesante diretto alle aree industriali del tradatese, di Gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate, Mozzate e Cislago dalla via 4 Novembre con un divieto di transito in quanto tutti i mezzi pesanti, possono essere dirottati in Pedemontana facilitando la percorrenza e l'attraversamento della valle.
A parte le virgole messe a caso mi chiedo: perché, non lo si potrebbe fare comunque? Divieto di transito in paese ai mezzi pesanti e loro deviazione sulla Pedemontana attraverso gli altri due svincoli (dico due!) presenti in zona. Poi bisognerà andare a vedere dove mettono i caselli per il pedaggio, perché potrebbe essere conveniente attraversare comunque Solbiate e prendere la Pedemontana più avanti.
2) Facilitare l'ingresso nell'autostrada A8, specialmente per chi deve recarsi a Varese senza dover rischiare la vita usando l'attuale svincolo.
Senza dubbio l'ingresso sull'autostrada A8 è pericoloso, soprattutto per recarsi a Varese. Ma la soluzione al problema dovevamo aspettarla dalla costruzione di una nuova autostrada? È questa l'unica soluzione? Un'opera di compensazione da Pedemontana poteva essere proprio la messa in sicurezza di questo svincolo, ripensandolo per chi deve viaggiare verso Varese.
3) Collegare le aree industriali dei tre comuni (pensiamo ai corrieri che da Solbiate Olona devono andare a Cassano Magnago) e a dimezzare la percorrenza tra i due paesi.
E per andare da Solbiate a Cassano sarà conveniente prendere la Pedemontana? Farsi due svincoli, magari della coda agli ingressi (e magari anche pagare il pedaggio) bilancia il radere al suolo un bosco?
4) Dare una via d'accesso al futuro Villaggio Monterosa che, visto la progressiva importanza NATO acquisita dalla nostra caserma, sarà realizzato nei prossimi anni con decine di abitazioni, scuole e attività commerciali al servizio del personale (come già succede in quasi tutte le caserme NATO)
Ma dico io, bisogna costruire uno svincolo autostradale per dare accesso a un quartiere? Che tra l’altro sarà altrettanto vicino all’uscita dell’autostrada già esistente? Ma ci state prendendo in giro? Attività commerciali a due passi dall’IPER? Nelle altre caserme NATO le scuole e le eventuali attività commerciali o ricreative sono interne e accessibili solo ai militari e alle loro famiglie, non agli esterni, per cui non ci sarà ulteriore traffico rispetto a quello intrinseco della caserma stessa.
Io non sono un tecnico, pazienza, cercherò di diventarlo, quello che sicuramente non sarò mai è uno che va a cercare motivazioni ridicole per scelte sbagliate che ho fatto in passato piuttosto che ammettere i miei errori. Lo svincolo della Pedemontana a Solbiate è INUTILE e pertanto può essere pericolosamente dannoso, basta pensare al danno ambientale che ne deriverà. Perché non chiedere ai responsabili della Pedemontana un sistema antismog oppure una barriera ambientale (di alberi o di altro) contro il rumore ma soprattutto i fumi più efficace di quello in progetto, piuttosto che chiedere uno svicolo INUTILE? E che farà da volano, prima o poi, perché le amministrazioni cambiano, alla lottizzazione selvaggia delle altre aree verdi rimaste. Non pensiate che basti dire che bisogna “salvaguardare l’ultimo bosco rimasto”, soprattutto se si comincia radendone al suolo una gran parte.
Io spero che la nuova amministrazione di Solbiate possa avere qualche carta in mano per impedire che lo svincolo si faccia sul serio, magari è troppo tardi per avere altre opere di compensazione per il territorio (che non siano strade, strade e ancora strade), ma almeno qualche cosa ce la risparmiamo, sia adesso che soprattutto in futuro. Mi piace pensare e sperare che ci sia qualcuno al mondo che ha un altro concetto di sviluppo, che non sia esclusivamente quello di distruggere e colare cemento. Se c’è batta un colpo. Così come spero che battano un colpo i famosi seicento di cui ho parlato prima, fatemi vedere che vi interessa davvero il territorio e non solo quello che succede nel giardinetto di casa vostra.