martedì 9 giugno 2009

La nostra strada

Non ci nascondiamo dietro a un dito: Solbiate Democratica non ha raggiunto il proprio obiettivo di entrare in Consiglio comunale. E' successo per soli 29 voti e a causa di una formula elettorale che premia le liste maggiori, e che, in questo caso, elimina istituzionalmente il 9.8% degli elettori: una percentuale che di sicuro merita rappresentanza, soprattutto se consideriamo che chi ha vinto lo ha fatto con tre volte e mezzo i nostri voti.
Ieri sera, molto tardi, ho letto un post di Ivan Scalfarotto, e mi sento di rivisitarlo. Forse la nostra strategia non era la strategia giusta, ma si trattava dell'unica strada che potevamo seguire per non rinnegare noi stessi. Si tratta anche dell'unica strada che seguiremo per i prossimi cinque anni, perché il vento del riformismo, che oggi soffia scuotendo le foglie, riprenda vigore e sia capace di piegare gli ostacoli più resistenti.
Per concludere mi complimento a nome del Partito Democratico con Luigi Melis e La Voce Solbiatese, capaci di infliggere una cocente sconfitta all'amministrazione uscente, supportata (non a sufficienza) dai voti di PdL e Lega. Come direbbe Sandro Ciotti: "Clamoroso al Cibali!".

S.C.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti al pd... cocente sconfitta?il lavoro di cinque anni si concretizza in una "vittoria" per soli 22 punti... forse dovresti scegliere meglio i termini.

Stefano ha detto...

Cerco di scegliere i termini nel modo più adeguato. A me la sconfitta sembra cocente: PdL e Lega assieme dovrebbero (stra)vincere a Solbiate Olona. Se pareggiano è una cocente sconfitta.
Delle 2000 persone che hanno votato PdL e Lega alle Europee, almeno 1000 non si sono ripetute alle amminsitrative (almeno 1000, ma forse molte di più, e non 880 perché alle amministrative c'è il voto "di sangue").
Se aggiungiamo che, quasi ininterrottamente dal dopoguerra, a Solbiate amminsitra lo stesso gruppo di persone che si riproduce, ciò che è successo ieri a me sembra clamoroso.

Anonimo ha detto...

Complimenti a Melis e Voce Solbiatese, per il lavoro di propaganda svolto nei 5 anni. Complimenti sinceri. Un po' meno per il lavoro di opposizione svolto in 5 anni. Comunque personalmente, nella grande amarezza che ho per non aver preso un'agoniato consigliere che ci possa rappresentare, un barlume di cambiamento per Solbiate mi rincuora. Caro Stefano, condivido la tua analisi e la scelta dei termini. Un'analisi politica basata sui numeri...il fatto che ci si esprime dicendo che si è verificata una cocente sconfitta per PDL/LEGA, non vuol dire sminuire il risultato della Voce Solbiatese. Hai capito Anonimo, stai pure tranquillo che siamo consci di come sono andate le elezioni. Personalmente poi i tuoi "complimente al PD" nel contesto del tuo intervento mi sembrano abbastanza da -concedimi il termine, visto che sei puntiglioso- da presa per il culo.
...forse tu dovresti scegliere meglio i modi, e magari anche firmarti.
Galli Paolo - Solbiate Democratica

Anonimo ha detto...

Secondo me, se i simboli Pdl/Lega fossero stati dati a Melis, molto probabilmete avrebbe vinto con ancora più punti..questo perchè a molte persone non interessava Pdl/Lega ma il tanto sognato "Independence Day"..

Comunque, mi dispiace che SD non sia riuscita ad avere neanche un consigliere, perchè vuol dire che in questo modo vengono esclusi 321 cittadini che in qualche modo avrebbero potuto aiutare gl' altri gruppi a dare un futuro migliore al nostro piccolo paese.

Colombo Matteo.

Nazza ha detto...

La sconfitta di 22 punti(1142 contro 1120) dell'ex Bianchi e i 700 voti all'ex ex Colombo non è che rispecchino tutta sta voglia di Indipendence Day...

Anonimo ha detto...

Vero.. ma ammettiamo che i simboli fossero stati in mano a Melis e che quindi 1/3 delle persone che hanno votato l'ex sindaco per i simboli avessero spostato il loro voto a favore del nuovo sindaco.. Melis avrebbe chiuso con 1515 voti contro i 747 del'ex sindaco e i 699 del Sig.Colombo.. facendo i calcoli non sono più 22 punti. 

Nazza ha detto...

Vero...(anche se,secondo me,quei simboli non hanno avuto il peso che ci si poteva immaginare)ammettiamo che,se non ci fosse stato Progetto Solbiate,la metà dei voti(se non di più) sarebbero andati a Per Solbiate.L' esito delle elezioni sarebbe stato un altro...Comunque tutto ciò non vuole togliere meriti alla Voce Solbiatese...sono solo considerazioni...Ciao

Anonimo ha detto...

Bè direi che dopo decenni e decenni... cade finalmente una dinastia a Solbiate.. Era ora...

Anonimo ha detto...

Nessun cittadino di Solbiate si deve sentire escluso,tutti possono e devono dare il proprio contributo per il bene del Nostro Paese,da parte mia c'e' e ci sara' la massima disponibilita' ad ascoltare ogni suggerimento.
Luigi Melis

Stefano ha detto...

@Luigi Melis

Credo che contribuire alla vita del Nostro Paese (e alla vita pubblica nel suo complesso) sia dovere e diritto di ciascuno di noi; sia ciò che contraddistingue l'essere cittadini.
Per questo il Partito Democratico, nonostante non abbia ottenuto spazio in Consiglio Comunale, cercherà sempre e comunque di partecipare pienamente, e di rappresentare 321 dei nostri concittadini attraverso qualsiasi mezzo democratico.
Mi è piaciuta l'idea di svolgere il primo Consiglio al Centro Socio Culturale (fonte LaPrealpina): un chiaro segnale della volontà di partecipazione e di vicinanza agli elettori.

Stefano Catone

Anonimo ha detto...

Ma nessuno si è chiesto come sarebbe finita se l'ex sindaco Colombo si fosse candidato con la sua faccia? Tolti gli ultimi 2 anni non mi pare di ricordare che Solbiate manifestasse un così grande dissenso nei confronti della "dinastia" che per anni l'ha
governato. A proposito dell'Independence Day, forse nessuno ricorda che Melis era stato proposto da Colombo a presidente della pro loco e Macchi ha maturato la sua prima esperienza in consiglio comunale con l'ex sindaco Bianchi Giovanni,
della serie ...a volte ritornano....

Colombo Matteo ha detto...

Quindi secondo Lei..(A proposito dell'Independence Day, forse nessuno ricorda che Melis era stato proposto da Colombo a presidente della pro loco e Macchi ha maturato la sua prima esperienza in consiglio comunale con l'ex sindaco Bianchi Giovanni,
della serie ...a volte ritornano....)
non c'è stato nessun Independence Day..?

Per Solbiate ha detto...

La politica che serve a Solbiate

Serve la Politica, quella vera, quella con la p maiuscola, per una Solbiate affaticata dalla peggior campagna elettorale che si sia mai vista, basata per la maggior parte ad attaccare gli altri invece di spiegare il proprio programma (forse perchè troppo povero).

Una politica diversa, più efficace, più popolare, più capace di incidere nella vita concreta delle persone e più adatta a costruire il futuro. Ma viene il dubbio che serva altro. Che ci vogliano le idee, quelle che non sono di destra né di sinistra ma che danno un’opportunità di scelta, di vita, di impegno personale e politico. E queste idee non le vedo. A Solbiate oggi basta essere contro qualcuno o qualcosa. L’idea, quella che ci vuole, allora, è la prospettiva a cui tendere, il mondo da fare. Non se ne parla. La rappresentazione politica resta schiacciata sul concetto di immediato, breve, puntuale in senso cronologico: oggi no a questo domani no a quello. Il vero dramma della politica italiana sta qua. Parlo della politica, come elemento centrale nella crescita di un paese, come risorsa da gestire, dosare e usare con accuratezza e seguendo il percorso, per quanto tortuoso, di un obiettivo. La politica, quindi, per essere tale, deve essere capace di gestire tempi lunghi e brevi, di dare risposte concrete ed efficaci e, in contemporanea, cogliere opportunità ma di tendere sempre al futuro.

Ogni proposta deve stare dentro un’idea di mondo, lunga da venire, quotidiana da costruire.
A Solbiate la politica è tutta concentrata su: personale, individuale, il proprio io politico, al massimo di un parziale noi politico, quello della cara famiglia, degli amici di sempre, non certo del noi politico, collettivo, comunità. Ecco il problema allora: il recupero del noi politico, del senso di comunità e di paese, passa solo attraverso la capacità di esprimere idee, di dare opportunità. Che non sono per forza di destra o di sinistra.

http://persolbiate.blogspot.com

Stefano ha detto...

Come fatto molte volte, mi sento in dovere di qualche precisazione:
Per quanto riguarda la campagna elettorale, io credo che a Solbiate ci sia stata una campagna elettorale degna di questo nome da parte nostra. Il nostro programma non era affatto povero, ma forse il più ricco. “Attaccare gli altri” è stata solo una componente, per quanto ci riguarda. Ripeto, il nostro programma aveva molto da offrire. (lo trovate qui sul blog).

Mi permetto di far notare che non basta neppure avere un'idea di mondo (o di Solbiate), ma bisogna valutare questa idea.
Mi permetto di far notare, inoltre, che dire “no” non significa essere “schiacciati sul concetto di immediato, breve, puntuale in senso cronologico”. Dire “no” può anche voler significare guardare oltre, ma molto oltre.
Un esempio: quale idea di mondo e quale lungimiranza nel costruire uno svincolo di Pedemontana a Solbiate, nonostante l'innesto sull'A8 a Cassano e un altro svincolo a Mozzate? (Prendo questo esempio per non “attaccare gli altri”, che di sicuro qualcosa avrebbero potuto fare, ma le responsabilità dovrebbero stare più in alto).

Prima visione: ci sarà molto traffico nella zona dell'Iper, uno svincolo è necessario per smaltirlo. Pensando così siamo avanti dieci anni.

Seconda visione: questo svincolo è inutile perché è a due minuti d'auto da quello di Cassano! Piuttosto investiamo su mezzi di trasporto alternativi (a cominciare dalla rotaia e dalla bicicletta) perchè a) la benzina tra dieci anni costerà uno sproposito e b) di questo passo moriremo affogati nei nostri escrementi. Siamo avanti trent'anni, credo. (Inoltre rade al suolo l'unico bosco vero che ci è rimasto.)

Il mio idolo politico personale Pippo Civati (Consigliere regionale PD) è primo firmatario di una legge regionale che prevede il recupero delle linee ferroviarie in disuso, trasformandole in piste ciclabili. In questo modo si otterrà un rete di piste ciclabili collegate alle stazioni ferroviarie funzionanti. Un'idea da Paese Scandinavo, finalmente. Permettetemi di fare il mio gioco: questa, è un'idea di sinistra!

http://pdsolbiateolona.blogspot.com, Solbiate Olona's virtual square...

Per Solbiate ha detto...

Infatti non era rivolto a Solbiate Democratica..

Solbiate aveva due possibilità per Fare Futuro: Per Solbiate e Solbiate Democratica. Purtroppo si è persa dietro a vecchie logiche come quelle dei due Colombo (Antonello e Luigi)

da http://persolbiate.blogspot.com

Invece facendo il mio gioco visto che in provicia di varese già si sta facendo la ciclopedonale e si spera di recuperare in futuro anche la vecchia ferrovia siamo più a sinistra di Civati.

Stefano ha detto...

Su Solbiate Democratica, il mio intento era precisare.

Ovviamente sono favorevole al ciclopedonale e al recupero della Ferrovia della Valmorea in Provincia di Varese.

Non sono favorevole allo svincolo a Solbiate Olona di Pedemontana, che (azzardo) potrebbe costare come tutto il sistema ciclopedonale di cui abbiamo parlato. (Non conosco le cifre, ma credo che uno svincolo costi un bel po'...)
Qualche mia considerazione al riguardo la trovate qui, non vorrei intasare questo spazio: http://stefanocatone.wordpress.com/category/ambiente-e-energia/

A sinistra di Civati c'è Rifondazione: siete contro la proprietà privata?

Per Solbiate ha detto...

Si potrebbe invitare ad inserirsi nel dibattito l' ex-sindaco Colombo, visto che aveva seguito l' iter Pedemontana, così da fornire i motivi che avevano portato a progettare lo svincolo di Solbiate.