venerdì 11 dicembre 2009

Live Report - Consiglio Comunale del 10 dicembre 2009

Seduta abbastanza movimentata quella di ieri sera, soprattutto per il confronto a tratti duro tra il sindaco e il consigliere di opposizione Antonello Colombo. Ma andiamo con ordine. I primi due punti all’ordine del giorno se ne vanno via lisci o quasi. Si tratta dell’approvazione del verbale precedente e la ratifica di variazioni di bilancio, che prevedono lo spostamento di circa 29000 euro da voci con avanzi ad altre che invece richiedevano interventi. Poi però c’è stata la questione delle concessioni cimiteriali: siccome stanno andando in scadenza le concessioni regolate dalla nuova normativa (in vigore dal ’77), e siccome le tariffe, a parere di Progetto Solbiate, sono troppo elevate, l’amministrazione ha deciso di prorogare da 30 a 50 anni la concessione (il limite massimo è 99 anni) con la possibilità di rateizzare l’importo in tre rate. La lista Per Solbiate ha richiesto la possibilità di valutare la proroga a 50 anni delle concessioni in vigore, mentre la Lista Progetto Solbiate ha chiesto anche che i titolari delle concessioni in vigore vengano avvertite direttamente dall’amministrazione della scadenza, perché in mancanza di rinnovo la concessione si riterrà automaticamente conclusa. Alle rimostranze della minoranza l’amministrazione ha replicato che la scelta di tariffe alte per le concessioni è dolorosa e impopolare (ma meno di altre), e che lo scopo della cessazione della concessione in caso di mancato rinnovo è per poter intervenire sulle tombe abbandonate, promettendo in ogni caso tutta la cautela necessaria. La minoranza ha comunque votato contro.
Il quarto punto prevedeva la modifica del regolamento della commissione paesaggio. Attualmente sono previsti due membri più il presidente, il cui voto vale di più nel caso manchi uno dei membri. Si è voluto introdurre la figura del vice presidente nel caso in cui a mancare sia proprio il presidente, in modo da avere comunque una “maggioranza”. Suggeriamo di nominare il terzo membro vice presidente vicario, in modo che se mancano gli altri due potrà garantire ugualmente una maggioranza qualificata. Dalla discussione non si è capito però se il parere della commissione paesaggio è solo obbligatorio, come sostiene la minoranza, o se sia anche vincolante, come invece ritiene la maggioranza. Progetto Solbiate ha votato contro.
Il quinto e il sesto punto riguardavano la modifica del regolamento comunale per poter consentire la costruzione di case passive, cioè a basso o nullo consumo energetico (tutti favorevoli) e l’approvazione dell’ERIR (elaborato rischio incidenti rilevanti), necessario per la formulazione del PGT. Nel territorio di Solbiate è stata evidenziata un’unica fonte potenziale di rischio, e cioè la Hexion, che in caso di incidente potrebbe riversare ammoniaca. Secondo l’ERIR il rischio sarebbe quasi esclusivamente circoscritto all’azienda stessa e solo marginalmente al territorio circostante, anche se è previsto un incontro pubblico per spiegare alla cittadinanza cosa fare in caso di incidente. A parte l’evidente incoerenza, non è stato spiegato chi, come e secondo quali criteri di valutazione si è giunti ad una conclusione del genere, anche perché essendo l’ammoniaca (sempre se si tratti solo di questo) un composto gassoso, ci devono spiegare come fanno a sapere che non si propagherà nell’ambiente e che invece, miracolosamente, rimarrà quasi tutta all’interno dell’azienda Per non parlare di sostanze derivate dalla lavorazione come l’anidride solforosa di cui non è stato fatto alcun cenno. Stranamente nessun membro della minoranza ha fatto rilievi di alcun tipo.
La fase più conflittuale è stata l’approvazione del piano attuativo della zona C3. Traducendo verranno costruiti 70 appartamenti per un totale di 10500 metri cubi circa distribuiti in sei palazzine in via Vignole. E’ sorta subito una discussione accesa tra il sindaco e il consigliere Antonello Colombo, che ha accusato l’amministrazione di aver voluto dare corso a un decreto attuativo di tale rilevanza (circa un terzo della contestata area ex-Rovelli) senza dare alcun tipo di comunicazione approfondita dell’intervento. Che tra l’altro, per la prima volta nella storia di Solbiate, viene attuato senza che sia mai passato da alcuna commissione vista la solerzia con cui questa amministrazione ha abolito la commissione edilizia. La risposta del sindaco è stata una controaccusa al consigliere in qualità di ex-sindaco, perché si deve alla sua amministrazione la decisione di trasformare quell’area in edificabile. L’accusa di risposta è stata che la notizia riportata è sostanzialmente falsa in quanto all’epoca era stato diviso un terreno edificabile in due parti, una trasformata in area verde e un’altra rimasta edificabile. La stessa cosa è successa per una adiacente area verde, in modo che venisse mantenuta coerenza di destinazione con le aree vicine. Inoltre la variante voluta da questa amministrazione prevede l’inserimento di due ulteriori mappali che aumentano l’area totale edificabile, cosa mai discussa in precedenza. Risulta anche strana la velocità con cui è stata discussa in consiglio una richiesta di variante arrivata all’amministrazione solo due giorni prima e, come detto, mai discussa in commissione. Su richiesta sempre di Antonello Colombo è stata letta in aula la convezione relativa, cui il sindaco, con sprezzo del pericolo, ha aggiunto una coda che voleva essere polemica ma che rischia di essere un autogol. Ha infatti detto che era inutile raccontare questioni tecniche alla cittadinanza, usando le stesse identiche parole usate dall’amministrazione precedente quando voleva nascondere le sue operazioni, o almeno questo diceva l’allora consigliere Melis. L’indomito Antonello Colombo ha ribadito che non era stata data alcuna informazione, né tecnica né di altro tipo.
Il colpo da maestro però lo ha piazzato il consigliere Bianchi di Per Solbiate, che proprio in virtù di quella che sembra una incoerenza di comportamento dell’attuale amministrazione nei confronti delle aree edificabili, ha chiesto ai consiglieri di maggioranza cosa ne pensassero di questa operazione, dal momento che fino a pochi mesi fa si dichiaravano fieramente contrari all’operazione ex-Rovelli. Mancando il capogruppo Luigi Colombo (uscito dall’aula per non essere accusato di conflitto di interessi, dal momento che è il direttore dei lavori del complesso che verrà costruito), è stata data la parola al consigliere Bazzani, che, evidentemente in difficoltà, ha ammesso di essere perplesso su questa operazione. Difatti non ha votato a favore ma si è astenuto. Prime crepe in maggioranza? Probabilmente no, ma rimane il sospetto che i consiglieri di maggioranza non fossero completamente al corrente del progetto e la cosa non può far piacere. Al momento della votazione il consigliere Cassarà, in “quota” Lega per la lista Per Solbiate, ha votato contro, mentre gli altri due consiglieri a favore (coerentemente con un progetto portato avanti dalla precedente amministrazione). Che si sia ricordata dei padri e del cemento? Vedremo. In generale comunque la “difesa” dell’amministrazione è stata la solita: non è stata una nostra decisione, stiamo solo facendo quello che siamo costretti a fare per colpa delle amministrazioni precedenti. Prima o poi però il “bonus” finirà e saranno costretti a prendersi tutte le responsabilità.
L’ultimo punto all’ordine del giorno è stato aggiornato al prossimo consiglio. Ci sarà una riunione con i capigruppo per modificare lo Statuto comunale e inserire un preambolo, che riguarderà probabilmente radici cristiane e crocifissi. Speriamo che non prevalgano istinti populisti e strumentalizzazioni della religione. E comunque non c’è nessuna necessità di inserire preamboli. Nel caso, se il sindaco volesse far partecipare anche noi alla discussione, o chiunque possa avere qualcosa da dire, siamo ovviamente a disposizione.

Nessun commento: