giovedì 12 giugno 2008

C'è qualcuno là fuori?

di Ivan Vaghi



C’è qualcuno là fuori che sia in grado di ascoltare? Lo chiedo perché temo di averne perso le tracce. C’è ancora qualcuno che rispetta sinceramente le opinioni degli altri? Che non divide il mondo in amici e nemici ma che semplicemente accetta la possibilità che non tutti la pensino allo stesso modo? C’è ancora qualcuno in grado di sottrarsi alla logica del “o con me o contro di me”? Dall’aria che si respira in questi giorni a Solbiate mi sembra che il dubbio sia legittimo. Parlo a nome di chi come me ha sempre visto le cose dall’esterno e si accorge che da dentro non c’è quasi niente di cui essere orgogliosi. Ho passato l’età in cui si crede che esiste una strada sicuramente giusta, per approdare serenamente a quella in cui te ne può andare bene una che sia quasi giusta, perché tutti hanno dei difetti, tutti i progetti hanno delle falle, tutte le idee sono criticabili e tutte le opere migliorabili. A volte si cerca semplicemente il meno peggio, che è quasi una sconfitta ma spesso l’unica strada percorribile. Forse non ho capito niente ma continuo a pensare che l’unica occasione che abbiamo per arrivare alla strada quasi giusta e metterci alle spalle il meno peggio sia la cara vecchia politica. Ho sentito spesso esprimere il concetto che nell’amministrare un paese come Solbiate le posizioni politiche non devono contare, che bisogna lasciare fuori la politica dalle liste perché la cosa importante è lavorare per il bene del paese. Io credo che queste persone si sbaglino, oppure che non sappiano qual è il significato di politica. Politica vuol dire “l’arte di governare la città”, per cui amministrare un comune è la forma più alta di politica, oltre che la più pura da un punto di vista letterario. Come si fa a sapere qual è il bene del paese se non si è sostenuti da un progetto mentale, da un’idea sostanziale, in cui si crede fermamente? E le idee vengono dalla politica. Come si fa ad avviare progetti in campo edilizio, sociale, comunicativo o qualsiasi altro se non si parte dalla comprensione delle reali esigenze della popolazione? E la capacità di ascoltare e di arrivare ad una sintesi viene data dalla politica. Nessun amministratore sarà un bravo amministratore se non riesce a parlare con le persone. Io sono un democratico di sinistra, sono convinto che il bene collettivo sia più importante dell’interesse dell’individuo, ma sono disposto ad accettare le posizioni di chi non la pensa come me. C’è qualcuno là fuori ancora disposto a fare altrettanto? C’è qualcuno disposto a partire dalle idee, dai valori, da progetti mentali precisi che una volta venivano chiamati ideali prima di essere demonizzati da chi pensa che il tutto e subito sia qualcosa di più importante e significativo? C’è qualcuno là fuori che si sta immaginando Solbiate da qui a trent’anni e non da qui a sei mesi? Qualcuno disposto a puntare sulla buona fede degli altri senza rifugiarsi nella dietrologia e nel cercare di capire quale sia la convenienza personale di una proposta, di un opinione, di un’idea? Quelli che dicono che il mondo è pieno di falsi e bugiardi, che a vincere sono sempre i furbi, che c’è sempre qualcuno che se ne approfitta, che in sostanza sono uno stupido ingenuo, sono quelli che si sono rassegnati, che subiscono senza lottare, che si nascondono dietro le loro debolezze e le loro insicurezze. Gente di cui Solbiate non ha un gran bisogno. Certo che ci sono tutti quei personaggi, lo so anche io che c’è qualcuno che pensa che la politica sia un modo per guadagnare qualcosa o per diventare ricchi, o che cercano solo un prestigio personale, certo che ci sono, e li trovi nelle sedi dei partiti, nei governi, nelle amministrazioni locali o in qualche lista civica, ma a un certo punto bisogna decidere se rassegnarsi o ribellarsi. C’è qualcuno disposto ad esprimere un’opinione o a criticare l’opinione di qualcun altro senza averne paura? C’è ancora qualcuno disposto al confronto sulle idee e disposto a fare un passo indietro se qualcun altro è in grado di dimostrare che ha torto? C’è ancora qualcuno cui viene la pelle d’oca quando sente “Beato chi ha fame e sete di giustizia”? C’è ancora qualcuno che si emoziona alla parola democrazia, che poi vuol dire “il potere gestito dal popolo”? C’è ancora qualcuno a Solbiate Olona che voglia fare della vera politica? Se c’è fatevi avanti, siamo pronti ad ascoltare.


(Is anybody out there
Is anybody listening to my prayer
Is anybody there
If you can hear me please take me out of here

C’è qualcuno là fuori in grado di ascoltare la mia preghiera?
Se puoi sentirmi ti prego di portarmi via da qui

Billy Gilman)

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