mercoledì 4 giugno 2008

La politica solbiatese spiegata al mio gatto - 3

di Ivan Vaghi



Tobia è un gatto considerevolmente pigro e territoriale, ma ogni tanto si inoltra nelle vicinanze per qualche incontro galante o per una sana scazzottata con i suoi amici felini. Ho provato a spiegargli, con un po’ di imbarazzo, che fra un po’ questo non sarà più possibile, perché proprio in quella zona verrà costruita una nuova strada che renderà gli anfrattamenti e le risse da bar molto più complicate. Ieri sera (3 giugno) infatti, in un incontro pubblico organizzato da La voce solbiatese, sono stati illustrati due interventi che riguardano la viabilità a Solbiate, uno è la costruzione di nuovi parcheggi sulla provinciale (via Patrioti) davanti alle scuole elementari, e l’altro è la cosiddetta variante di via Porro. Si tratta di una strada che, nel suo progetto definitivo, prolungherà via Porro (e quindi la rotonda del cimitero) fino a via Vicenza, e sostituirà la strada sterrata che adesso corre parallela a via Novara e via Varese. Come i solbiatesi più attenti (e non solo loro) hanno sicuramente notato, l’idea non è piaciuta per niente a molti cittadini, che hanno avviato una raccolta di firme per sostenere l’osservazione alla modifica del piano regolatore necessaria per la costruzione della strada, raccolta che ha avuto un innegabile successo (oltre 500 solbiatesi sono passati dai vari gazebo organizzati in paese). Basterebbe questo dato per dimostrare l’impopolarità del progetto, che però non sarà fermato a meno di svolte clamorose. La posizione dell’amministrazione è che innanzitutto la strada che verrà costruita si fermerà per il momento in via Padova (circa a metà), che si tratta di una scelta necessaria per decongestionare il traffico nella zona dell’incrocio tra via Patrioti, via IV Novembre e via Varese, che renderà più sicuro l’incrocio tra via Varese e le provinciale, e che darà “respiro” viabilistico alla nuova zona residenziale che dovrà sorgere nell’area SIR (anche questo è un nodo cruciale). La strada sarà fiancheggiata da un viale alberato e da una pista ciclabile e non sarà consentito il traffico dei mezzi pesanti. I cittadini ribelli invece non vogliono la perdita di un’area a suo tempo dedicata a verde pubblico, compreso il sacrificio del parco giochi in via Vicenza che sarà letteralmente mangiato da una mega rotonda, sempre che il progetto definitivo trovi i finanziamenti necessari per essere completato.
L’altra questione riguarda il parcheggio sulla provinciale, con il conseguente arretramento della recinzione delle scuole elementari e l’abbattimento della fila di alberi che danno sulla strada. La posizione dell’amministrazione è che l’ingente spesa (da fonti dell’opposizione circa 64000 euro) sia necessaria per la messa in sicurezza della zona, soprattutto durante l’ora di entrata e uscita da scuola, e per ovviare al parcheggio selvaggio degli utenti delle attività commerciali presenti nei pressi. La questione ha suscitato molte reazioni perché evidentemente è molto sentita. L’elenco delle obiezioni prevede: 1) i parcheggi non risolveranno niente perché saranno solo 10 e alcuni di questi verranno utilizzati dai residenti della zona come parcheggi privati; 2) la messa in sicurezza è tutta da dimostrare perché le auto dovranno scaricare i bambini direttamente sulla provinciale; 3) l’attesa che si liberi un posto porterà diverse persone ad aspettare in doppia fila proprio sulla provinciale causando ingorghi nelle ore di punta; 4) i parcheggi saranno utilizzabili solo da chi proviene da nord (Fagnano), perché quelli che vengono dall’altra parte non potranno parcheggiare a meno di manovre azzardate e pericolose (diminuendo la sicurezza); 5) l’abbattimento degli alberi è un’azione moralmente riprovevole; 6) l’arretramento della carreggiata e quindi la perdita di uno spazio interno alla scuola potrebbe portare via posto alle auto parcheggiate all’interno (quelle degli operatori scolastici) che dovranno essere parcheggiate fuori e occupare i nuovi parcheggi rendendo inutile il tutto; 7) ci sono dei dubbi sul reale rispetto delle norme relative alla distribuzione delle aree relative alla didattica e le aree libere all’interno della scuola; 8) le piante abbattute dovrebbero essere ripiantate, ma il progetto parla di “siepe” e non di alberi; 9) non è educativo che venga premiato il comportamento scorretto di molti automobilisti legalizzando una situazione che andrebbe invece sanzionata, il tutto a scapito della scuola e dei suoi utenti.
Ho cercato di fare lo sforzo di vedere le cose da lontano senza pensare che la nuova strada mi passerebbe sotto il naso, cosa che rende me e Tobia non molto lucidi nel giudizio, e che i parcheggi in via Patrioti mi sembrano una stupidaggine, per cui finora ho semplicemente riportato le varie posizioni. O meglio, la posizione dell’opposizione (scusate il gioco di parole), perché quella della maggioranza di fatto non c’è stata (sull’argomento tornerò poi). Vi dico come la pensiamo io e Tobia (che però finché gli do da mangiare sta sempre dalla mia parte quindi in realtà il suo è un volgare voto di scambio). Quello del traffico è un problema reale, e la scelta di far diventare a tre tempi il semaforo di via Patrioti ha peggiorato le cose. Consideriamo però anche che il traffico a Solbiate è soprattutto nella direzione nord-sud, e che lo “sfogo” dalla rotonda del cimitero verso via Varese (per il momento via Padova) servirebbe solo ai residenti, perché la maggior parte delle automobili dovrà comunque proseguire dritto e farsi comunque il semaforo (diamo per buono il fatto che la nuova strada sarà interdetta al traffico pesante). Il discorso vale ovviamente anche per i futuri residenti dell’area ex-SIR. Personalmente quindi ho qualche dubbio sull’effettivo potere decongestionante della nuova strada, considerando anche che sarà necessario istituire una serie di sensi unici con allegata rottura di palle per i residenti, in teoria tra i pochi beneficiari della nuova strada. Di veramente utile rimarrebbe il fatto che l’uscita da via Varese sarà su una rotonda e non più su un incrocio a scarsa visibilità e nei pressi di un semaforo che crea ingorghi nelle ore di punta. Dall’altra parte c’è la perdita secca di un’area che poteva essere attrezzata a verde pubblico (per i gatti ad esempio sarà una iattura, oltre che una possibile strage), anche se l’amministrazione sostiene che questa ipotesi non verrà abbandonata. Queste considerazioni vanno tenute presenti se vediamo le cose da un’altra prospettiva, da quella cioè di un solbiatese che abita in un’altra zona e che sarebbe felice di “condividere” il traffico con dei compaesani che finora ne sono stati sostanzialmente immuni, solo che la sua speranza forse non sarà comunque soddisfatta. La domanda quindi è (e ognuno si darà la risposta che vuole): ne vale la pena?
Collegata alla strada c’è la questione, già affrontata, dell’area ex-SIR. Qui penso ci sia meno da dibattere, perché in quell’area c’è una quantità imprecisata di eternit (quindi il cancerogeno amianto) che va eliminata. Della bonifica dell’area stessa se ne occuperà l’impresa che costruirà la zona residenziale e nuovi esercizi commerciali. Ad occhio direi che ci possiamo stare. Bisogna però dire che all’opposizione non sono piaciute per niente le modalità seguite per la gestione della questione, a parere loro poco trasparenti, ma qui si va su tecnicismi che faccio fatica a seguire quindi li lascio a chi vorrà approfondire (commentate i post e fate richieste specifiche, vi forniremo i riferimenti delle persone da contattare).
Per quello che riguarda i parcheggi penso che così facendo la giunta comunale abdichi da quello che ritengo essere uno dei compiti sostanziali di un’istituzione pubblica, e cioè quella di educare la cittadinanza al corretto uso dei luoghi pubblici, che siano scuole, strade, parcheggi, verde o quello che è. Spendere dei soldi e abbattere degli alberi per accontentare qualcuno non educa proprio nessuno, anzi, il tutto si consumerebbe sotto gli occhi di una intera generazione di giovanissimi solbiatesi che vedrebbero una cosa simile fatta passare per qualcosa di utile, quando invece non lo è per niente. Qualcuno pensa che sarebbe meglio spendere quei soldi (aggiungendone altri se necessario) per ideare un percorso pedonale o ciclabile che metta tranquilli bambini e genitori ed eviterebbe di prendere per forza la macchina, e che non è quindi necessario rinunciare a rendere il nostro paese più vivibile per scegliere la strada più breve.
Come accennato alcuni animi ieri sera non erano propriamente sereni, c’è chi vuole ricorrere alle vie legali (al TAR, ma costa), e chi programma manifestazioni di protesta, in ogni caso tutti quanti si sono lamentati della mancanza di volontà da parte dell’amministrazione di prendere in considerazione le proteste di molti cittadini o addirittura di rispondere con arroganza anche a semplici richieste di spiegazione. Io spero che qualcuno della giunta si renda conto del pericolo, parlo dello scollamento tra amministrazione e società civile, e che finalmente ci dia la sua versione ufficiale, presente la popolazione interessata, comprensiva di disegni, progetti e sviluppi ulteriori.
Tobia è molto perplesso, mi fa capire che vuole uscire a farsi un giro, finché è possibile.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In merito alla questione parcheggi, non ne vedo proprio la necessità!
Bisogna, anzi, disincentivare l'uso della macchina organizzando il Piedibus o servizi navetta per le zone più lontane!