lunedì 28 settembre 2009

Convenzioni circolo in Provincia di Varese: i risultati

Si sono concluse le votazioni congressuali nei circoli della Provincia di Varese, e i risultati sono i seguenti: su 3488 iscritti hanno votato in 2073, cioè il 59% degli aventi diritto, e i voti sono stati così distribuiti:
Bersani: 1193, pari al 57,5%
Franceschini: 540 pari al 26%
Marino: 332 pari al 16%
Lo 0,5% rimanente, oltre che essere dovuto ai decimali, rappresenta una quota di schede bianche o nulle.

Al circolo di Solbiate Olona hanno votato, su 15 aventi diritto, in 13, determinando la seguente distribuzione di voti:
Marino: 7 pari al 53,8%
Franceschini: 4 pari al 30,8%
Bersani: 2 pari al 15,4%
Il circolo di Solbiate aveva diritto all'elezione di due persone che andranno a comporre la Convenzione provinciale (280 persone) che a sua volta eleggerà dei propri rappresentanti alla Convenzione nazionale.
Per la "mozione Marino" si è candidato Stefano Catone, per la "mozione Franceschini" Antonino Amadore e per la "mozione Bersani" Luigi Colombo; a causa di un complicato conteggio che deve essere effettuato su scala provinciale non sono ancora disponibili i nominativi degli eletti.

Il Congresso rappresenta una grande opportunità per il nostro Partito, poiché la discussione interna potrà, io spero, portarci a fare chiarezza sulla nostra identità e sulla nostra linea politica, finora troppo evanescente. Purtroppo finora il dibatitto è stato piuttosto deludente, ma c'è ancora tempo fino al 25 ottobre (giorno in cui si terranno le elezioni primarie) per discutere e confrontarsi.

Alla luce di questi dati (che trovate alla vostra destra) e della mia esperienza di presentatore della mozione Marino ritengo opportuna una breve riflessione. La mozione Marino, quella del "terzo candidato", non supportata da nessun apparato, ha ottenuto ottimi risultati nei circoli più piccoli e quindi meno "politicizzati": in questi le assemblee di circolo sono state costruttive e libere, nel senso che si è discusso nel merito della mozione, senza alcun pregiudizio, ci si è confrontati e solo in seguito gli iscritti hanno definito la propria posizione. Nei circoli con più iscritti, i tesserati si sono presentati già divisi in opposte fazioni, in Bersaniani e Franceschiniani: in questo caso lo spazio per la discussione senza pregiudizi è stato infinitamente ridotto, regalando grosse soddisfazioni (numeriche) alle mozioni Bersani e Franceschini, e azzerando la mozione Marino.
Comunque il 16% dei votanti ha scelto Ignazio Marino, e considerata la scarsa visibilità del candidato, si tratta di un forte segnale della voglia di cambiamento propria della base del Partito.
Forse sarò di parte, ma le riunioni nei circoli più piccoli a me sono piaciute, ma piaciute per davvero: è stato come quando mi ritrovo a bere una birra in compagnia dei miei amici, si discute, ci si diverte, ci si ascolta, semplicemente stando seduti attorno a un tavolo. Forse è questa la strada per vivere il Partito Democratico e, soprattutto, cambiare l'Italia.

S.C.

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