mercoledì 14 ottobre 2009

Live Report Consiglio comunale 13 ottobre 2009

Il consiglio comunale del 13 ottobre ha avuto come argomento principale le decisioni prese dall’amministrazione in merito alla legge 13, quella che consente interventi di ampliamento edilizio in deroga al piano regolatore. La legge concede però ai comuni la facoltà di includere od escludere determinate aree in base a particolari esigenze territoriali. L’amministrazione di Solbiate ha pertanto deciso di escludere la zona del centro storico, alcune vie definite già oberate di costruzioni e altre zone sottoposte a vincoli ambientali. Sono state invece inserite aree destinate al settore produttivo e artigianale per dare la possibilità alle aziende che lo desiderano di ristrutturare secondo le normative della legge (che prevede edilizia sostenibile) e sfruttando gli sgravi sugli oneri di urbanizzazione. Dai banchi dell’opposizione è arrivata una censura nei confronti della legge, che limita le prerogative locali di controllo del territorio e fa il solito favore ai soliti costruttori, ma sono arrivate anche le perplessità relative alle scelte di inclusione ed esclusione, dal momento che nelle zone escluse ci sono le strutture più fatiscenti (per quanto riguarda il produttivo) e le zone residenziali che magari meriterebbero un “aggiornamento” urbanistico, vedi zona via Varese. Nel primo caso si è ribadito che si sta parlando di zone sotto vincolo ambientale (restrizione che però non vale per la Pedemontana…), mentre nel secondo si è ritenuto che quella zona è già conciata male così e non è opportuno consentire ulteriori interventi. L’opposizione ha votato contro. Data però l’importanza della legge e delle sue possibili conseguenze non sarebbe stato disdicevole organizzare un incontro pubblico per illustrare la legge stessa e raccogliere i pareri della popolazione direttamente interessata. Ma a Solbiate non c’è proprio la tradizione per queste cose.
Il secondo punto all’ordine del giorno riguardava la modifica dello statuto della Solbiate Olona Servizi per portare da tre a uno il revisore dei conti (e diminuire così le spese). Approvato all’unanimità.Ci sono state poi due interrogazioni presentate da Progetto Solbiate. La prima riguardava la sparizione del cannone situato davanti al parco in piazza del municipio, voluta dalla precedente amministrazione che l’ha motivata con esigenze di sicurezza per i bambini e prospettando un suo spostamento nel parco della memoria. Si chiedeva Progetto Solbiate se ci sono stati dei costi per la rimozione, se ci sono state segnalazioni di effettiva pericolosità del cannone e soprattutto che fine aveva fatto il cannone stesso. Il sindaco ha risposto che non ci sono stati oneri per il comune per quanto riguarda la rimozione del cannone ma ce ne sono stati per la rimozione della base (6000 Euro), che non risultavano segnalazioni di pericolosità e che il cannone è stato demolito dalla ditta incaricata della rimozione. Il sindaco ha anche stigmatizzato le modalità con cui la precedente amministrazione ha gestito la cosa (si è trattato evidentemente, lo aggiungiamo noi, di un dispetto fatto al sindaco precedente, ora consigliere, Antonello Colombo, come se gli arredi urbani debbano servire per stupide vendette private), ma ha sottolineato che l’assenza del cannone non disturberà le notti di nessuno, vista che quella non era la posizione adatta per un “oggetto” del genere (che non era un cimelio storico in quanto mai utilizzato sul campo, ma si trattava di un fondo di magazzino di materiale militare dismesso). Non ci sentiamo di dargli torto. La seconda interrogazione riguardava la possibilità di rateizzare gli oneri di urbanizzazione a carico di quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà, a causa della crisi economica, ad onorare questo tipo di spesa. La risposta è stata che gli oneri sono già rateizzati e che eventuali situazioni di difficoltà saranno valutate e gestite direttamente dai servizi sociali. E anche in questo caso difficile dare torto all’amministrazione.

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