mercoledì 3 febbraio 2010

Confuse alleanze

di Ivan Vaghi

Un mio amico dell’UDC all’indomani delle scorse elezioni provinciali si stava sfregando le mani per il risultato ottenuto dal suo partito. Nonostante infatti l’UDC si fosse già svincolata dagli altri partiti del centro destra, in Lombardia era rimasta alleata con PdL e Lega per le elezioni provinciali di Varese e Brescia, ovviamente vincendo. Alla mia richiesta di spiegazioni mi rispose che l’alleanza era necessaria a Varese perché così potevano avere l’assessore alle politiche sociali, ed era necessaria anche a Brescia perché in questo modo avrebbero potuto “espugnare” la provincia (ha usato proprio questo termine) e portarla via al centro sinistra. Sarà che io ci capisco poco di politica oppure sarà che non sono così cinico, ma a me non è sembrato questo grande risultato. E’ vero, Christian Campiotti è assessore in Provincia, ma è da solo contro altri 13 assessori in guerra tra loro perché tra Lega e PdL non corre buon sangue a Varese (o comunque non sempre), ed hanno già tentato di farlo fuori perché quel posto in più, così utile per determinare i rapporti di forza, fa gola a tutti. Mi chiedo anche quale potrà mai essere il peso di un solo assessore quando si devono prendere decisioni in Giunta, ma nella logica “intanto appoggiamo il sedere e poi vediamo” evidentemente non è questo un fattore importante. Su Brescia invece mi girano, se possibile, ancora di più. Perché è una provincia dove l’offensiva della Lega si è fatta più becera (ricordo giusto l’operazione White Christmas) e dove, udite udite, si presenterà come candidato per le regionali niente meno che Renzo Bossi, il maturando più pluritrombato d’Italia, nonché figlio di sua maestà Umberto I (non Savoia…). Se espugnare la città voleva dire consegnarla nelle mani di questa gente allora non c’è che da complimentarsi. Brava UDC, ben fatto. Lo so che non dovrei fare il sarcastico, perché PD e UDC saranno alleati alle prossime regionali, però mi accorgo che l’UDC sarà alleata anche con il PdL e allora torno a capirci poco. Mi diranno che si tratta di strategia politica, che quello che conta è arrivare al 51%, che se c’è la possibilità di “espugnare” qualche regione allora non bisogna andare tanto per il sottile. Intanto appoggiamo il sedere e poi si vedrà. Non sono evidentemente nato per fare politica, purtroppo per me ho buona memoria e sono anche abbastanza refrattario a rivedere i miei principi ogni volta che c’è una qualche elezione. Questo non vuol dire che non si possa cambiare idea nella vita, anzi, ma mi sembra quantomeno sospetto che la cosa debba succedere ogni volta che c’è qualche poltrona in palio. All’UDC, evidentemente, la pensano in modo diverso. Con tutto il rispetto certo, ognuno fa la politica che crede, c’è chi è nato con la vocazione dell’ago della bilancia e forse è giusto che assecondi la sua natura, ma mi chiedo: alla Politica (con la P maiuscola questa volta) fa davvero bene? O il risultato è solo quello, voluto o non voluto, di creare confusione, sospetto e rigetto da parte dei cittadini? Autocritica amici, in quanto a confusione il PD ci sta dando dentro alla grande, tanto che i nostri elettori non hanno ancora capito se le primarie sono state una buona idea o meno, se bisogna farle sempre o no, se soprattutto servono. Non hanno nemmeno capito bene come funzionano le cose in Segreteria e si chiedono quale leader o presunto tale ci abbandonerà la prossima volta. Da uno che non ci capisce niente di politica mi sorge una domanda: è una così buona idea prendersi in casa qualcuno (l’UDC) che la prossima volta è probabile che ci abbandonerà e che aumenterà il nostro tasso di confusione?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Ivan sono anch'io molto scettico che una alleanza con l'UDC possa funzionare.Nelle regioni dove si alleeranno col PD lo faranno solo per contrastare la Lega che è il loro avversario dichiarato tant'è che Casini ha affermato che "il problema è la Lega, non il PDL", quindi non illudiamoci, prima o poi torneranno a braccetto. Capisco Bersani che sogna una alleanza che va dall' IDV all'UDC; fa bene a provarci ma temo sia una utopia, meglio mantenere un buon rapporto con Di Pietro (e magari recuperargli qualche voto)che, se non altro, con il governo Prodi si è comportato fedelmente.
Roberto Colombo
P.S.: La candidatura della "trota" Renzo Bossi è una vergogna;siamo tornati ai tempi di Caligola che fece senatore il suo cavallo ... Povera Italia !